Alla scoperta degli orologi astronomici con Marco Guarino: è ad Asti l’unico artigiano d’Italia

L’Italia è terra d’inventori, di artisti e di creativi. Dal design alla moda, dalle invenzioni scientifiche alle scoperte che hanno rivoluzionato la storia e le abitudini quotidiane della società. L’orologeria da polso, inventata da Patek Philippe nel XIX secolo, fa parte di questa lunga lista. Ma gli orologi affondano le origini nella notte dei tempi. Come non ricordare l’orologio di Galileo Galileo del 1630 oppure l’astrario del Dondi, datato 1300 e ancora gli orologi da torre del Brunelleschi. Il Belpaese è patria, da sempre, di persone che hanno portato innovazione, grazie a talento e idee geniali. Marco Guarino è uno di loro.

Cinquantenne, originario di Chieri (To), dal 2007 risiede ad Asti dove ha il suo laboratorio. L’unico italiano indipendente in grado di costruire orologi con complicazioni astronomiche a livello artigianale. Pezzi unici, con una precisione certosina, studiata per mesi e, in alcuni casi, per anni. che impreziosiscono chi li indossa. In Europa queste figure professionali si attestano a circa venti (dato che esclude le grandi maison). La sua esperienza, acquisita nel tempo, l’ha portato a traguardi d’eccellenza fino a solcare la Svizzera, punto di riferimento del settore. La storia di Guarino e la grande passione per le lancette inizia nell’età dell’infanzia e prosegue senza mai fermarsi, cercando di evolversi e di raggiungere obiettivi sempre più alti, arrivando al recente traguardo di bussare alla porta dell’Accademia Orologiai Creatori Indipendenti di Ginevra. Porta che si è aperta nel 2020 con l’opportunità di entrare a far parte di una realtà accessibile a pochi. Un’opportunità colta al volo che il destino gli ha regalato.

“La prestigiosa Ahci – racconta entusiasta il titolare di “Marc & Darnò” – è un sogno. Potrei definirla la Ferrari dell’orologiera. Tutto è nato per caso, tre anni fa, alla fiera del lusso di Tortona (Al) “Watches of Italy: W.O.I.”, a cui parteciperò nuovamente in questo fine settimana di sabato 14 e domenica 15 ottobre. In quell’occasione ho esposto un esemplare unico del valore di 20000 euro e conosciuto Vincent Calabrese, italo-svizzero, fondatore dell’Accademia elvetica. Approfondendo il discorso, mi ha chiesto di mandare alcuni miei lavori per poterli visionare e valutare”. Quando si dice: la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto. Dall’incontro nasce una combinazione magica che aiuta Guarino ad avvicinarsi poco alla volta alla Svizzera. Dopo una serie di lunghe e impegnative fasi, il professionista chierese entra nella categoria “applicante”, con all’attivo 33 soci; ora attende la tappa successiva che dovrebbe poi portarlo all’accettazione definitiva in Ahci. “La data fatidica – prosegue – sarà nel 2024 con il giudizio per diventare “candidato” per 3 anni circa, con il compito di partecipare almeno a una o due fiere internazionali all’anno con pezzi sempre più di alto livello, dalle finiture perfette. Poi, finalmente, il verdetto ufficiale dell’Accademia”.

Come il mistero che si cela dietro al tempo che scorre, con le sue fasi lunari e solari, Guarino dovrà avere molta pazienza e non mancherà di guardare spesso il quadrante dei suoi preziosi e rari oggetti. Il suo lavoro è il frutto di una gavetta impegnativa e dell’amore per il tempo e l’arcano dei suoi segreti, in un settore, quello dell’accessorio, nato per abbellire il polso delle donne (nella versione da tasca per gli uomini) e oggi con un boom mondiale di nicchia. All’attivo un diploma di perito elettrotecnico tra Chieri e Asti, un periodo di formazione all’Istituto Tecnico Industriale “Amedeo Avogadro” di Torino, un concorso vinto in Rai con il lavoro, dal 2006, come elettricista, attualmente nel reparto servizi tecnici dell’Auditorium Rai, un corso alla scuola orologiai della capitale subalpina, la più antica d’Italia e finalmente l’apertura del laboratorio per dedicarsi all’attività tanto aspirata.

“Da bimbo – commenta Marco – avevo già questa passione. Ritagliavo gli orologi delle pubblicità dalle riviste di mia mamma e li indossavo al polso. Sono sempre stato curioso del tempo e di cosa si cela dietro ai meccanismi, oltre che dare una mano nell’officina di bici di mio papà Antonio. Ho studiato molti libri (quasi tutti in lingua francese) per avere le basi della materia, molto complessa. Negli anni, ho acquistato poco alla volta i primi macchinari (torni, frese…) per costruire gli accessori. Il primo lavoro importante della carriera mi è stato commissionato da un cliente di Roma. Il primo in assoluto, invece, fu comprato da un amico di Moncucco Torinese che mi commissionò, nel 2021, un orologio a fasi lunari”.

La grande passione per l’astronomia ha portato Guarino a specializzarsi negli orologi astronomici, che aggiungono all’ora corrente, i meccanismi di complicazione delle fasi lunari. Vera e propria nicchia. I suoi clienti-estimatori, per l’80 percento sono stranieri, di cui la metà da Oceania, Usa, Canada, India e Asia (esclusa la Cina); italiani per il restante 20 percento. I tempi di lavorazione e i prezzi di questi pezzi unici? “Tutto dipende dalla complessità. Da un minimo di un mese fino a due anni, come nel caso dell’orologio con calendario perpetuo siderale, con lo studio dell’equazione del tempo del meridiano. Si calcola il tempo che la Terra impiega per compiere un giro completo intorno alle stelle. Sono meccanismi delicati che adoro. La precisione è la parola d’ordine. Stesso discorso per i prezzi: da un minimo di qualche migliaio di euro fino a 20 mila euro”. Marco Guarino ha un altro importante desiderio: “Vorrei far conoscere gli intricati ingranaggi meccanici ai giovani. Ci terrei molto che nel territorio si prendesse coscienza anche di questa attività. Mi piacerebbe divulgare alle nuove generazioni, anche attraverso incontri nelle scuole, l’opportunità di imparare un mestiere quotato. In Svizzera si cercano figure professionali da inserire nelle aziende. E’ un settore di nicchia, ma ben remunerato”. Per ammirare i lavori di Marco Guarino e avere maggiori informazioni: Instagram marcdarno_official, all’omonima pagina Facebook e su www.marcdarno.com/.