Lettere al direttore

“Teatro a Canelli: sogno o realtà?”: interpellanza del Gruppo consiliare Insieme per Canelli

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Gruppo consiliare “Insieme per Canelli”.


Inizio autunno: il periodo nel quale si pubblicizzano i programmi delle stagioni teatrali che animeranno piccole e grandi Città durante l’inverno.

A Canelli, dopo il buon successo di critica della scorsa Stagione Teatrale ci chiediamo: ce ne sarà un’altra? In passato non sono state nascoste ai presenti al Teatro Balbo le difficoltà organizzative, il problema dei maggiori costi per l’inflazione, l’inadeguata risposta di pubblico. Ma, se vogliamo che il Teatro a Canelli consolidi la sua ripresa, occorre continuità: le stagioni a singhiozzo sono controproducenti.

Ecco dunque la necessità che ci si muova in tempo per una nuova e interessante Stagione teatrale. Il nostro gruppo consiliare, Insieme per Canelli, ha pertanto rivolto un’interpellanza in vista del Consiglio comunale, perché si renda pubblico “cosa bolle in pentola”, nella speranza di poter rassicurare i tanti appassionati che ci sono in Città e dintorni e creare interesse fra quanti, in città, da anni non varcano la soglia della struttura di via dei Partigiani.

Il “Balbo” è stato per anni realtà viva e partecipata: prima Cinema, poi Teatro e anche sede di tante iniziative delle Scuole in occasione soprattutto di Crearleggendo o di gruppi locali che presentavano le loro produzioni artistiche e culturali. Potrà tornare a essere questo luogo di incontro e di vita sociale? La preoccupazione nasce anche dall’osservare la storia della Moncalvina. Si tratta di una cascina abbandonata, di proprietà comunale a seguito di una donazione di privati cittadini, che si trova di fronte al complesso ex-Salesiani. Il Comune la sta ristrutturando con grandi investimenti: migliaia di euro già utilizzati per costruire e manutenere un Anfiteatro all’aperto ed ora un progetto di rigenerazione urbana del valore di 1.396.000 €, che darà una prospettiva architettonica nuova a quello spazio.

Certamente una bella iniziativa per la Città: ma a fronte di tutto questo sforzo, quest’estate la Moncalvina è stata utilizzata per un solo spettacolo. Un segnale che ci lascia perplessi: quale progetto c’è dietro queste due strutture? Perché non coinvolgere più prontamente la cittadinanza?