Salvatore Bullara: “I dipendenti pubblici non sono influencer e non necessitano di essere ‘fighi’”

Salvatore Bullara, responsabile CISL FP, lancia un appello appassionato rivolto soprattutto ai giovani e all’amministrazione pubblica.
“L’anno 2023 – spiega Bullara – è iniziato con le “preoccupazioni” di vari ministri riguardo il fatto che al momento della nomina dei vincitori dei vari concorsi pubblici, questi rinuncino a prendere servizio e le sedi rimangano vacanti finché, scorrendo le graduatorie, si riesca a trovare qualcuno che accetti.”

Un problema che va oltre il desiderio di apparire “fighi”. Bullara osserva che la realtà è molto più complessa: i concorsi pubblici non stanno attirando i candidati a causa degli stipendi inadeguati, spingendo molti a preferire il settore privato.

“Sia vari casi pratici portati alla ribalta dai media nazionali sia situazioni strettamente locali fanno capire che il motivo per la disaffezione ai concorsi pubblici non sono né la mancanza di valorizzazione del merito né le prospettive di carriera, ma molto più banalmente e drammaticamente, prima di tutto lo stipendio troppo basso! – prosegue Bullara – E’ infatti di senso comune (evidentemente non per i politici) che chiunque, al momento di valutare quale posto di lavoro soddisfa le proprie aspettative di carriera, esclude in partenza quelli che non gli consentono di arrivare a fine mese. Qualunque giovane oggi, tra un posto pubblico con un minimo di responsabilità e uno privato sceglie il privato!”

La notizia preoccupante è che il governo ha annunciato la mancanza di risorse per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali nel 2024, il che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.
“La cosa è molto grave in quanto questa legge di bilancio è l’ultima nella quale si possono stanziare le somme per il triennio 2022-2024.”

Questo problema ha conseguenze gravi, soprattutto in relazione ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che richiedono competenze specializzate che il settore pubblico fatica a trattenere. Per affrontare questa sfida, Bullara sottolinea l’urgente necessità di aumentare gli stipendi dei dipendenti pubblici, recuperando almeno l’inflazione degli ultimi anni. Inoltre, è fondamentale condurre una campagna educativa per sensibilizzare la società sull’importanza dei servizi pubblici.

“Ora, voglio dirla chiaramente, qui non si fa quella che sarebbe una, peraltro legittima, difesa degli interessi di categoria, ma di una riflessione talmente ovvia che se nessuno dei nostri politici governanti la fa mi viene il sospetto che si voglia scientemente mandare la pubblica amministrazione al collasso, per scopi che non riesco e voglio nemmeno immaginare. – prosegue – Se i dipendenti pubblici sono pagati poco rispetto alle responsabilità che rivestono, questi (o almeno i più bravi ed intraprendenti) sceglieranno sempre di lavorare nel privato, e le pubbliche amministrazioni non saranno mai in grado di assicurare dei servizi efficienti alla popolazione.”

Altre misure cruciali includono un sistema di valutazione del personale obiettivo e piani concreti per migliorare l’efficienza dei servizi.
Bullara continua affermando che i giovani cercano lavori dignitosi e stabili, non solo “fighi”, e che solo riconoscendo il valore dei dipendenti pubblici si potrà evitare il declino del settore pubblico, evitando uffici semivuoti e garantendo servizi efficienti alla società.

“No, i giovani e i dipendenti pubblici non sono influencer, non vogliono, non cercano e non hanno bisogno di un lavoro “figo”, ma solo di un lavoro dignitoso, che li soddisfi e li realizzi professionalmente, riconoscendo loro (anche, ma non solo, economicamente) di essere una parte importante della società. Fintanto che non si prenderà coscienza di questo, dovremo rassegnarci a trovare uffici semivuoti e difficoltà di ogni tipo nella erogazione dei servizi a causa della carenza di personale.”

La carenza di personale è già evidente in alcuni uffici pubblici di Asti, sottolineando l’urgenza di affrontare questa problematica in modo concreto e immediato. I numeri illustrati dal responsabile CISL FP sono emblematici:
Prefettura di Asti: attesi 5 funzionari. Vincitori accettanti la nomina 0. Si prosegue a scorrere la graduatoria. Ispettorato del lavoro di Asti: attesi 6 funzionari ispettori tecnici. Vincitori inizialmente accettanti 0. Dopo mesi e lo scorrimento della graduatoria i posti coperti sono arrivati a 4. ACI di Asti: richiesti 2 funzionari amministrativi da procedure di mobilità. Richieste pervenute 0. INPS di Asti, unica nota positiva, vincitori accettanti l’assegnazione ad Asti: 13 su 14 posti disponibili.”