Il Sacro Monte di Mongardino pronto a tornare a risplendere: nuovi lavori al via per tornare ad antica bellezza

Il Sacro Monte di Mongardino sta per tornare ad antichi splendori: per questo l’amministrazione comunale di Mongardino, guidata da Barbara Baino, insieme alla Parrocchia San Giovanni Battista, hanno voluto organizzare un momento pubblico per ringraziare i protagonisti del lungo percorso di rinascita e fare il punto dei lavori realizzati e pronti a partire.

Il lavoro di recupero del Sacro Monte è iniziato tra il 2012 e 2013. Nato per opera di Don Giuseppe Taliano, grazie al beneficio di Sant’Antonio, il piccolo Sacro Monte si sviluppa sull’omonimo colle, nella tenuta privata della famiglia Tartaglino ed è composta da 13 cappelle della Via Crucis, quattro cappelle iniziali e l’ultima, la Cappella del Sepolcro, di proprietà della famiglia Tartaglino che se ne prende cura direttamente.

“L’ultimo grande intervento risale tra gli anni 1909 e 1939, restaurato dalla cittadinanza, con le statue di terra sostituite da quelle di gesso. Da quel momento furono pochi e piccoli i passi verso il recupero del bene che, negli anni, fu lasciato andare.” comincia così, da lontano, l’illustrazione del percorso che sta portando alla rinascita del Sacro Monte, illustrato dal Sindaco Barbara Baino.

Nel 2013 si pensò di recuperarlo creando un grande progetto che doveva superare diversi step, essendo il bene passato dalla proprietà delle famiglie di Mongardino alla Diocesi di Asti. “Un grande lavoro per chi sono tantissime persone da ringraziare a partire da Don Marco Andina, Piergiorgio Pascolati, Gianfranco Miroglio, Enzo Gianotti e Giovanni Tartaglino. E’ stato emozionante fare questo percorso che ci ha portati fino a qui oggi, sono grata del lavoro fatto insieme.”

Il primo step è stato fare approvare il progetto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali. In quella fase, oltre al progetto in cui fu determinante il contributo dell’architetto Pascolati, Miroglio coinvolse gli studenti del Liceo artistico per uno studio grafico delle tavole delle singole stazioni e la brochure. Il secondo step fu l’approvazione del progetto da parte della CEI che accolse la richiesta e finanziò i primi lavori con 108 mila euro, fondi provenienti dall’8×1000. Lo step successivo per far partire il progetto arrivò grazie ai contributi da parte di Fondazione CRAsti e Fondazione CRT  con altri 53 mila euro e i lavori riuscirono così ad iniziare nel 2020. Simbolico ed emblematico il fatto che partirono dopo la prima fase acuta di pandemia, fu una pietra miliare per la storia di questo gioiello architettonico e storico.

Mongardino

Seguì poi il coinvolgimento dell’architetto Stefania Toso e la partecipazione al bando Luoghi della Cultura di Compagnia di San Paolo per il recupero di parte delle sculture e la promozione del bene. Con un contributo da 40 mila cofinanziato da Comune, Parrocchia e Pro Loco si realizzò anche il sito e la app di Mongardino dove si trova la storia del Sacro Monte. Oltre a farlo conoscere, permette di avere un servizio utile ai turisti. Inoltre, come amministrazione, c’è stato lo sforzo di mappare una rete sentieristica che si sviluppa intorno al Sacro Monte “grazie all’aiuto dell’ing. Morra e al Gal Terre Astigiane. Così chi cerca la rete sentieristica regionale potrà conoscere anche il Sacro Monte”.

Nel frattempo i lavori sono andati avanti. Oltre al restauro architettonico delle prime quattro cappelle, si è proceduto con il restauro interno della cappella dell’ultima Cena, ad opera di Ilaria De Ambrogio e del suo staff di collaboratrici. Di recente, altri 120 mila euro sono stati assegnati da Regione Piemonte grazie ad un bando per il restauro dei luoghi della cultura, e serviranno per il restauro delle statue di circa otto/nove cappelle, a partire da quella della Natività. “L’obiettivo è il restauro di tutte le cappelle, per cui serviranno circa altri 90 mila euro circa. Speriamo di finire i lavori di restauro entro un anno, per riportarlo al più presto ad antico splendore. Un altro obiettivo è di inserirlo nel circuito dei Sacri Monti piemontesi, sarebbe molto importante per fare conoscere il nostro bene. Importante è anche rinsaldare il legame tra i giovani di Mongardino e il Sacro Monte e fare in modo di custodire il bene nel tempo, con interventi di manutenzione.” prosegue Baino. Le parole del Sindaco, insieme a quelle di Enzo Gianotti, dimostrano il grande amore di questa comunità verso un simbolo della vita locale, persone che hanno trascorso ore e ore a cercare soluzioni per riportare in vita un bene che si stava perdendo, letteralmente sgretolando. Della “squadra vincente” fanno parte anche altre persone di Mongardino, a partire dalla famiglia Tartaglino, la cui azienda agricola si sviluppa intorno al Sacro Monte, e Virginio, presidente della Pro Loco che rappresenta un gruppo di persone che sono fiere di fare qualcosa per il bene del loro paese. E tante, tante altre persone, aziende ed enti, che nel corso dell’incontro Baino ha voluto ringraziare uno ad uno.

Alla presentazione del percorso di recupero del Sacro Monte erano presenti anche Don Andina, per la Diocesi di Asti, come detto, proprietario del bene al di fuori della stazione finale, Andrea Gamba, Consigliere della Provincia di Asti, che ha sottolineato come questa del Sacro Monte “sia una storia di successo grazie al senso di comunità da parte di un gruppo di persone, spesso sempre le stesse ma sotto vesti diverse”, Mario Sacco, Presidente di Fondazione CRAsti, Annapaola Venezia, vicesegretario generale di Fondazione CRT, che hanno speso parole di ammirazione e di sostegno per un’iniziativa così importante, sottolineando l’impegno che ci hanno messo per raccogliere fondi e consenso per il recupero del Sacro Monte e farlo conoscere sempre di più nel panorama delle mete del turismo, religioso e non. Presente anche Giovanna Quaglia, Presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Monferrato e Roero, che ha ricordato che il primo passo ufficiale dell’Associazione, dopo il riconoscimento del 2014 da parte dell’Unesco, fu proprio a Mongardino.

Ricordiamo che per visitare il Sacro Monte di Mongardino, è necessario contattare preventivamente i numeri: 366 3311334 oppure lo 0141 291232, per concordare la visita con la famiglia Tartaglino, sempre disponibile per fare ammirare questo gioiello ai turisti che arrivano a Mongardino.


Proprio il Sacro Monte e il percorso che si snoda intorno era stato oggetto di un nostro approfondimento in primavera, per farlo conoscere al pubblico dell’outdoor attraverso il nostro blog dedicato. Per saperne di più clicca QUI.