Caro Libri, per l’Ali e Federcartolai alcuni dei dati che circolano sono “gonfiati”

Il governo Meloni intervenga stanziando nella legge di bilancio più fondi per le famiglie in povertà assoluta e prevedendo una detrazione fiscale sul modello di quella garantita per le spese mediche e sportive” lo chiedono in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dall’Associazione Italiana Editori e l’Associazione librai italiani e Federcartolai aderente a Confcommercio.

L’Associazione librai italiani (Ali) e Federcartolai ritengono opportuno precisare a proposito del “caro libri” che alcuni dati che circolano in questi giorni in televisione e sui giornali risultano essere ampiamente gonfiati. Uno zaino può arrivare a costare anche 50 euro, un astuccio 19, penne matite e gomme 6, un diario agenda sui 14 euro, una calcolatrice scientifica 19 euro, quaderni e blocchi 10, i libri, che sono la voce più costosa, possono arrivare a 300/400 euro, ma parlare di importi vicini ai 1.300 euro è da considerarsi fuorviante.

A confermare le posizioni di librai e cartolai anche i numeri pubblicati da Aie, l’Associazione degli editori italiani, che stimano un aumento medio di circa 3,2%, ben al di sotto dell’attuale livello di inflazione. Ecco alcuni esempi della Federazione dei cartolai:
a fronte di prezzi per la plastica cresciuti circa del 15-20% l’aumento di prezzi è rimasto contenuto entro il 10%; per la carta e cellulosa aumentata circa del 15%-20% gli incrementi sono sotto all’8%; libri e zaini (standard) hanno registrato variazioni tra il 5 e l’8%; più stabili restano i prezzi relativi a colori e matite (+3-5%).

L’Associazione librai italiani (Ali) e Federcartolai dissentono anche dal consiglio di rivolgersi ai grandi magazzini, dimenticando ancora una volta quel patrimonio di conoscenza, cortesia e professionalità proprio del commercio di vicinato ma anche “Il servizio di fornitura dei libri scolastici per le primarie” (il cui costo è per legge sostenuto dal comune di residenza) che è offerto solo dalle cartolerie e librerie e non dalla grande distribuzione che lo ritiene anti-economico.

Ma l’Associazione librai italiani (Ali) e Federcartolai stanno anche chiedono da tempo al governo di sostenere le famiglie attraverso l’introduzione di detrazioni fiscali per le spese scolastiche esattamente come avviene per le spese mediche o per la palestra.

A proposito si sostegno alle famiglie – conclude Claudio Brunoritengo sia doverososo sottolineare che anche quest’anno, tramite gli Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo, organismi partitetici formati da Confcommercio per la parte datoriale e da Filcams-Cgil, Fiscat-Cisl e Uiltucs-Uil in rappresentanza dei lavoratori , è stato confermato lo stanziamento di 45.000 euro per i “buoni libro” a cui potranno accedere gli studenti della scuola media inferiore, superiore ed universitari. Un impegno concreto di sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, che nell’arco di questi 16 anni ha stanziato complessivamente circa 300 mila euro.”