Alla Cardiologia dell’Ospedale di Asti intervento ad altissima complessità su giovane donna con cardiopatia congenita

A 40 anni esatti di distanza dalla prima operazione al cuore che, a soli 2 mesi di vita, le ha salvato la vita, Romina torna a sorridere. Un intervento ad altissima complessità realizzato nella sala di elettrofisiologia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, dal cardiologo Marco Scaglione e dalla sua equipe, l’ha finalmente liberata dal ripetersi continuo e sfiancante di attacchi di tachicardia mal tollerate al punto di dover ricorrere continuamente all’assistenza medica.

Originaria di Alessandria, la giovane donna era in vacanza ad Aosta quando è stata costretta a rivolgersi al pronto soccorso per l’ennesimo attacco di “flutter atriale”. Nata con un grave difetto congenito della circolazione cardiaca – le sue vene affluivano all’atrio destro anziché al sinistro – anomalia corretta con un intervento a cuore aperto a poche settimane dalla nascita. Da Aosta la paziente si è rivolta al Gaslini di Genova, dove è in cura, il quale ha creato un ponte con il reparto ospedaliero di Asti, eccellenza riconosciuta a livello internazionale per l’Elettrofisiologia interventistica e l’Aritmologia nonché punto di riferimento per i principali ospedali infantili italiani (oltre al Gaslini, il Regina Margherita di Torino, il Mayer di Firenze ecc). Come da prassi l’equipe di Scaglione ha ricostruito minuziosamente, la storia e l’anatomia della paziente tramite tracciati e Tac, per programmare la strategia con cui effettuare l’ablazione transcatetere, procedura mini-invasiva durante la quale il medico introduce un sottile tubicino flessibile (catetere) nei vasi sanguigni e lo manovra fino a raggiungere il cuore, isolando i percorsi elettrici anomali presenti nei tessuti cardiaci, causa dell’aritmia. .

L’operazione è durata complessivamente 6 ore e mezza durante le quali la paziente è rimasta tranquillamente immobile sul lettino operatorio, sotto ipnosi, una tecnica proposta nel 2018 dal reparto astigiano, primo nel mondo, è già utilizzata ad Asti su oltre 2000 pazienti.

equipe cardiologia asti dottor scaglione

Romina si è risvegliata in ottime condizioni e resterà ancora per qualche giorno, sotto sorveglianza precauzionale, nel reparto di Cardiologia astigiano che si prepara ad ospitare nei prossimi giorni altri giovani pazienti con quadri aritmologici altrettanto complessi.

All’inizio del mese di agosto l’equipe guidata da Marco Scaglione ha pubblicato sulla Rivista internazionale della Società Americana di Aritmologia un altro caso clinico di particolare interesse: un intervento di ablazione transcatetere realizzato nella sala operatoria del Massaia ha infatti contribuito a svelare l’esatta posizione e il meccanismo che origina il fenomeno di una tipologia di aritmia nel ventricolo sinistro, patologia che di norma colpisce soggetti giovani e sani, costringendoli a ricorrere all’aiuto dei medici per interrompere la crisi.

Nel novembre del 2022, la Struttura complessa di Cardiologia dell’Asl di Asti è stata riconosciuta Centro di alta specializzazione di riferimento regionale per l’Elettrofisiologia interventistica e l’Aritmologia.

Da anni il Centro astigiano è sede didattica per le scuole di specializzazione in “Malattie dell’Apparato cardiovascolare” delle Università di Torino, Modena-Reggio Emilia, Bologna e di Verona, dove il primario Marco Scaglione è anche professore a contratto di Elettrofisiologia. Il Centro fa parte della rete formativa per training in elettrofisiologia dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione ed è sede di corsi di specializzazione a livello europeo, con un percorso che insieme Asti passa anche da Amburgo e Oxford.