Prosegue il Festival Internazionale di Musica Guglielmo e Orsola Caccia con il “recital concetrico” dell’arpista Valerio Lisci

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Dopo il raffinato concerto d’apertura di domenica 6 agosto che, sull’ampio e suggestivo sagrato della Chiesa di San Francesco, ha visto protagonista Erika Grimaldi – Soprano, Gianni Mongiardino – Tenore, mirabilmente accompagnati al pianoforte dal Maestro Giulio Laguzzi, con un programma musicale interamente dedicato ad alcune memorabili pagine del melodramma italiano (in foto), il Festival Internazionale di Musica Guglielmo e Orsola Caccia prosegue con il primo dei due “Recital Concentrici” in cartellone, eseguito dal giovane e brillante Arpista Valerio Lisci.

Il concerto si terrà sabato 12 agosto alle 21, presso il Cortile di Palazzo Testafochi. Valerio Lisci, riconosciuto dalla critica come arpista virtuoso, dotato di una spiccata sensibilità musicale, è stato Primo Premio al “Korea International Harp Competition” di Seoul, Primo Premio al “Reinl-Stiftung Foundation Competition” di Vienna e Medaglia d’argento all’11th Usa International Harp Competition. L’artista presenterà al pubblico un programma che intreccerà abilmente composizioni con forma, stile e periodi differenti.

RECITAL CONCENTRICO: AUTENTICA MAGNETICA ENERGIA
Tra le figure geometriche, il Cerchio è simbolo di tutto ciò che è Celeste: il Cielo, l’Anima, l’Illimitato, Dio. Il Cerchio è simbolo del Tempo Ciclico, infinito e universale. Nel Cristianesimo il Cerchio rappresenta l’Eternità. Il suo significato si esprime anche nell’architettura come simbolo dell’Armonia. La sua forma, presso tutti i popoli, sottintende dinamicità e animazione ed evoca la necessità di cambiamento, di evoluzione: il raggiungimento di un livello superiore. Il cerchio è inoltre simbolo di protezione, difesa ed esso può essere rappresentato in un oggetto, in una struttura architettonica oppure attraverso la gestualità.

Disporre una platea attorno ad un oratore, un cantante o un artista di qualunque natura, in maniera circolare, decuplica magicamente l’attenzione nell’ascolto e la concentrazione nell’esecuzione, generando una sorta di energia palpabile che riesce a far vibrare l’anima e sintonizzare le menti. Questa disposizione inoltre avvantaggia il contatto tra l’esecutore e il pubblico, assicurando l’immediato e diretto passaggio delle emozioni.

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