Fotovoltaico, Coldiretti: “Bene il provvedimento regionale per salvaguardare le aree agricole”

Furia: “al suolo occorre garantire la sua vocazione originaria per la produzione di cibo”

Le disposizioni, approvate dalla Giunta regionale, volte a regolamentare l’installazione degli impianti per la produzione di energia da fonte fotovoltaica, hanno l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare le aree agricole piemontesi, soprattutto, quelle ad elevato interesse agronomico.

In particolare, andranno a tutelare gli areali individuati dai disciplinari di produzione DOP, IGP, DOC e DOCG, motivo di vanto ed eccellenza dell’astigiano e del Piemonte, oltre alle zone rurali più produttive, ricadenti in I e II classe di capacità d’uso del suolo, in modo che la produzione energetica, per effetto della possibilità di installare esclusivamente impianti agri-voltaici, non sia in contrasto con quella agricola, ma integrata.

E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte nel ricordare che – la priorità deve sempre essere quella di preservare, nel tempo, la continuità e la capacità produttiva dei terreni agricoli, le relative colture e produzioni di qualità -.

“Trattasi di un primo passo importante mirato a frenare le speculazioni e l’occupazione impropria di suolo agricolo – afferma il Presidente di Coldiretti Asti Monica Monticone, – ma che occorre sia completato, al più presto, attraverso la definizione di una specifica legge regionale che dia definitiva garanzia dell’uso prioritario del suolo per la produzione di cibo e blocchi ogni tipo di abusivismo energetico”.

“Trattasi, altresì, di un ulteriore e fondamentale passaggio subordinato all’approvazione da parte del Governo di un Decreto attuativo interministeriale, per porre fine al fotovoltaico a terra nelle aree di interesse agricolo – aggiunge il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia. – Salvaguardare le nostre campagne, per garantire la sovranità alimentare nazionale, fermando le speculazioni ed il consumo di suolo, con distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agri-voltaici che sottraggono il suolo dalla sua vocazione originaria, deve restare una priorità senza se e senza ma”.

Fonte immagine depositphotos.com