Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci (meno uno): intervista a Massimo Fungo, sindaco di Rocchetta Tanaro

Per il nostro Speciale 118 Sindaci [diventati 117 dopo l’ultima tornata elettorale con l’accorpamento di Moransengo-Tonengo, NdR] pubblichiamo oggi l’intervista a Massimo Fungo, sindaco di Rocchetta Tanaro.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?
Assolutamente no, però, poi crescendo è anche cresciuta in me l’idea di fare qualche cosa per il paese.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?
Facevo già parte della Amministrazione come vicesindaco. Dal sindaco precedente è arrivata la proposta e questo già nel pieno della legislatura. Ho avuto tempo per pensarci, l’ho fatto veramente per molto tempo.
Poi, a Gennaio, pochi mesi prima delle elezioni, con tutte le considerazioni fatte sull’impegno oltre il mio lavoro, il supporto della famiglia (alla quale sapevo già che avrei avuto molto meno tempo da dedicargli) il supporto degli amici e di quelli del gruppo, ho deciso di affrontare questa esperienza.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?
Nel 2009, con il sindaco Sergio Aliberti ero già stato scelto come assessore. Poi ho ricoperto la carica di Vicesindaco con il mandato del Sindaco Elsa Aliberti.
Notevoli esperienze, ma a fare il sindaco, si impara solamente facendolo.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?
L’emozione c’è stata, ed è stata forte, ma ho immediatamente pensato che era arrivata l’ora del fare e del fare bene. Devo tenere i piedi per terra ma assumermi le responsabilità ed impegnarmi di realizzare le cose nel miglior modo e nel più breve tempo possibile.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?
Senza dubbio l’emergenza COVID. È stato un periodo complicatissimo per tutti, le informazioni erano quelle che erano, frammentate, confuse, a volte contraddittorie, senza contare che era da poco che avevo assunto questo incarico. In più, avendo una casa di riposo comunale, c’era l’aggravante dei decessi legati al Covid all’interno della struttura con il conseguente clamore mediatico … gestire la situazione senza farsi prendere dalla paura, che aveva comunque colto tutti a livello planetario, non è stato affatto semplice.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?
A parte le innumerevoli riunioni ai vari Enti di appartenenza sul territorio, direi l’organizzazione in generale della macchina comunale (nei piccoli Comuni bisogna fare in modo che le risorse interne collaborino tra loro per rispondere a tutte le richieste della comunità, cosa sicuramente più semplice da gestire nei Comuni più grandi e, per questo, più strutturati) e la creazione di sinergie e collaborazioni con i vari Comuni, la Provincia, la Regione e le aziende del territorio.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?
In una realtà provinciale in cui spesso le case di riposo sono state chiuse o sono entrate in profonda crisi, sicuramente è stato salvare la nostra: dopo la mal gestione del precedente concessionario, il Comune ha assunto per un anno l’intera gestione della struttura per poi riuscire, attraverso un project financing, ad appaltarla all’azienda Anteo.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?
In un piccolo Paese il Sindaco è un punto di riferimento e pertanto deve essere disponibile fisicamente e presente a tutte le attività che si svolgono. Il mio numero di telefono è ormai conosciuto da tutti e, quotidianamente vengo contattato per le più diverse problematiche, dai lavori pubblici, alla scuola, alla sicurezza del territorio comunale e, spesso, anche per questioni private. Inoltre abbiamo un sito internet comunale che viene costantemente aggiornato.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?
Sì, posso dirmi nel complesso soddisfatto … l’impegno profuso è stato tantissimo e i risultati raggiunti hanno sicuramente ripagato una buona parte di questo impegno. Purtroppo, però, c’è il rammarico legato al fatto che spesso, a causa della burocrazia assurda e farraginosa, gli obiettivi che ci si pone non vengono raggiunti in tempi ragionevoli.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?
La creazione, lo sviluppo ed il mantenimento di gruppi di volontari, persone davvero innamorate del proprio paese che dedicano tempo e mezzi … solo facendo squadra si portano a casa i risultati

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?
Mi ripeto … la burocrazia è eccessiva e per questo i tempi legati ad ogni opera sono sempre troppo lunghi.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.
Come per tutti, il problema della sicurezza è percepito come prioritario: per questo motivo abbiamo un sistema di videosorveglianza che aiuta tutti a stare più tranquilli, oltre al costante collegamento con la stazione dei Carabinieri di Castello di Annone con i quali c’è un’ottima collaborazione e con i quali abbiamo anche tenuto nel salone consiliare degli incontri proprio incentrati su questo tema.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?
Purtroppo gli ultimi anni, tra pandemia e guerra, sono stati davvero duri dal punto di vista economico. Il Comune è sempre disponibile ad accogliere ogni tipo di manifestazione e richiesta di aiuto, coinvolgendo poi gli Enti preposti, come il Cogesa, per la gestione delle situazioni di difficoltà.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Sì, ce ne sono diverse: Protezione Civile, Proloco, Consulta Giovanile, Banda Municipale, Gruppo Alpini, Avis e il gruppo dei frustatori.
Il nostro Paese è un paese vivace, ricco di storia, di aziende di rilievo, soprattutto nel panorama enogastronomico, e con la voglia di valorizzare il territorio portando il nome di Rocchetta Tanaro in giro per il mondo. Le iniziative sono innumerevoli e nei prossimi mesi ci saranno eventi davvero importanti e di prestigio per la nostra piccola ma fervente comunità … se non ci fosse collaborazione tra tutti, tutto questo non sarebbe possibile.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?
Abbiamo in corso alcuni progetti importanti che vogliamo riuscire a concludere a breve ma, sicuramente, uno di quelli che più di tutti vorremmo vedere realizzato a breve, ma del quale noi come Comune non possiamo fare più di quello che abbiamo già fatto in termini di sollecitazione degli Enti competenti, è la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Tanaro.