Raduno dei trattori d’epoca a San Damiano d’Asti: da CarlindePaolo un omaggio al territorio e alla tradizione agricola fotogallery

“Chi è bun a fè festa l’è bun a travajè” e la famiglia Ponte continua a non perdere occasione di dimostrare quanto questo proverbio piemontese sia vero. A sottolinearlo è il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, in occasione di un evento molto speciale ospitato a Gorzano dalla cantina CarlindePaolo.

Tra le dolci colline vitate di San Damiano d’Asti si è infatti svolta una due giorni davvero speciale, con un evento che ha attirato l’attenzione di amanti dell’agricoltura e del territorio: il raduno nazionale dei trattori d’epoca, svoltosi il 14 e 15 luglio con la cantina di Gorzano come quartier generale, ha riunito numerosi partecipanti, con circa 150 trattori venuti da diverse parti d’Italia, oltre ad altri imprenditori locali, rappresentanti delle Istituzioni e appassionati che non sono voluti mancare a questo momento di valorizzazione delle tradizioni contadine, in cui il territorio locale ha radici molto forti.

L’evento ha avuto un significato particolare per la famiglia Ponte, i veri protagonisti dell’organizzazione, nel ricordo di papà Franco, “instancabile contadino innamorato della terra” come lo ha descritto, in poche parole, Giancarlo, ripercorrendo in breve i primi passi dell’azienda CarlindePaolo, creata dal nulla nel 2000 insieme al papà e al fratello Davide, allora 17enne. “E’ stato lui a suggerire il nome della nostra azienda quando io, a 22 anni, gli ho proposto di affrontare questa avventura. Nonostante fosse solito restare dietro le quinte, papà ci ha ispirato e sempre incoraggiato nel realizzare i nostri sogni.”

“Il raduno dei trattori d’epoca era l’unica pausa che si concedeva, un momento di gioia e passione condivisa, le sue uniche ferie” come ama ricordare con affetto Giancarlo e per questo, quest’anno, la famiglia Ponte ha voluto ospitare il quarto Raduno nazionale. Un ricordo di papà Franco condiviso con tante delle persone presenti oggi a fare festa a Gorzano, una festa nel nome della semplicità, della tradizione e della voglia di stare insieme. Tra gli altri, anche Albano e Renato, in rappresentanza degli “J’Amis dij Tratur veĵ”, tra gli organizzatori dell’evento, hanno reso omaggio a Franco: “Diceva sempre, ‘prima o poi faccio una festa a casa mia’ e adesso l’abbiamo fatta, nel suo ricordo” le loro parole pensando a lui, quando partecipava con il suo trattore d’epoca ai raduni altrove, lontano dalla sua Gorzano.

La presenza nei cuori della famiglia Ponte di papà Franco si è concretizzata in un evento che ha messo in evidenza il legame forte che c’è in campagna tra uomo e mezzi di lavoro, tra cui si crea un rapporto imprescindibile. Guardando questi trattori, in effetti, si respira l’aria della fatica e ogni trattorista, orgogliosamente legato al suo mezzo storico, ha un bagaglio di aneddoti legati alla sua passione, al suo sudore ma anche alla soddisfazione che c’è dietro il lavoro su un trattore. E se potessero parlare loro, i trattori d’epoca, chissà quante ne racconterebbero. E i trattori, insieme ai trattoristi, hanno anche ricevuto una speciale benedizione da Don Giancarlo D’Ugo.

Per partecipare al raduno, c’è chi è partito dalla provincia di Lodi ed è arrivato fino a qui, sul suo trattorino, per un lungo, o per meglio dire, lento viaggio di 160 km tra andata e ritorno. C’è chi è arrivato in vespa da Brescia pur di non mancare, chi è arrivato da lontano, da Correggio, chi ha apprezzato la calorosa accoglienza dei fratelli Ponte sottolineando che “Non ci era mai capitato che ci aspettassero all’uscita dell’autostrada, un’accoglienza così non si è mai vista!“. Un’accoglienza che si è declinata in diversi giri turistici sul territorio e in un grandioso pranzo al fresco, nella cantina, in perfetto stile “CarlindePaolo”, con i quattro fratelli Ponte, Giancarlo, Davide, Lorenzo e Paolo, a coordinare e tutta la loro grande famiglia e il loro rodato staff, che lavorano sempre con la massima attenzione affinché tutto sia perfetto.

Il raduno è stato anche un’occasione per promuovere il territorio e coinvolgere altri imprenditori locali. La presenza di Giovanni Negro, rinomato imprenditore del Roero, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le diverse realtà territoriali. “Se camminiamo insieme, siamo una potenza!” ha affermato Negro, evidenziando l’importanza di unire le forze per promuovere il territorio e accogliere i turisti.

Sempre in quest’ottica, il raduno ha offerto una vetrina alle eccellenze locali, come l’Enoteca delle Colline Alfieri, Ciaurin con i loro prodotti di verdura fresca, Gasprin con i salumi tipici e le nocciole dell’azienda agricola Marco Morando. Queste presenze hanno dimostrato, ancora una volta, che i “Carlin”, con i loro eventi, non si limitano a valorizzare solo la propria realtà aziendale, ma amano promuovere l’intero territorio e le sue specialità enogastronomiche.

Presente anche il Presidente dell’Ente del Turismo Langhe, Monferrato e Roero, Mariano Rabino, e i sindaci di diversi Comuni astigiani, come Roberta Franco di Cantarana, Roberto Palma di Maretto, Silvio Tealdi di Ferrere, la Consigliera Comunale Debora Biglia in rappresentanza di Asti e il padrone di casa, il sindaco di San Damiano d’Asti Davide Migliasso che ha sottolineato l’importanza di eventi come il raduno dei trattori d’epoca nel valorizzare il territorio. Migliasso ha elogiato la famiglia Ponte per il loro impegno e investimento nella promozione di San Damiano d’Asti, evidenziando l’entusiasmo e la dedizione di chi lavora dietro le quinte per organizzare tali eventi. Hanno accompagnato il sindaco in questo importante evento per la città di San Damiano diversi componenti della Giunta e del Consiglio Comunale.

Non sono mancati momenti di intrattenimento durante il pranzo, con l’artista e musicista Marco Zeta che ha allietato la giornata con la sua allegria contagiosa, culminata in un “fuori programma” con “‘O Sole mio” dedicato ad un gruppo di americani in visita alla cantina che hanno apprezzato particolarmente la calorosa accoglienza.

Inoltre, la partecipazione di Azzurra TV del VCO (Verbano Cusio Ossola) ha garantito una maggiore visibilità al raduno, mettendo in luce i veri protagonisti dell’evento: i trattoristi. Attraverso interviste e approfondimenti, la televisione che trasmette sul digitale terrestre al canale 17 ha contribuito a rendere ancora più emozionante l’atmosfera del raduno e farà parlare dell’evento ben al di fuori dei confini astigiani.

Un ricordo speciale che si sono portati tutti a casa, oltre alle vibranti emozioni di due giorni spensierati, è una bottiglia di Barbera d’Asti con un’etichetta speciale dedicata all’evento, con tanto di immagine di Franco Ponte sul suo trattore arancione, orgogliosamente esposto in prima fila nel cortile della cantina, a ricordarlo in modo indelebile.

Il raduno dei trattori d’epoca a San Damiano d’Asti ha dimostrato ancora una volta come la valorizzazione delle tradizioni agricole possa trasformarsi in un momento di grande promozione del territorio. La passione, la storia e le storie raccontate dai partecipanti hanno reso questo evento un’esperienza unica e coinvolgente, lasciando un segno indelebile nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare.