Don Luigi Berzano ricorda Giovanni Goria a ottant’anni dalla sua nascita

Riceviamo e pubblichiamo


GIOVANNI GORIA, 80 ANNI
Lo ricorda don Luigi Berzano

“Il suo agire politico rappresenterebbe oggi una grande utopia, perché quello che avveniva allora noi oggi , ritornando al passato, lo vediamo come utopia, perché oggi il mondo della politica non si interseca più con le grandi passioni di tipo sociale e umano e anche di tipo religioso”. Lo afferma don Luigi Berzano, sacerdote e sociologo, ricordando Giovanni Goria, Presidente del Consiglio e più volte ministro, nell’ottantesimo dalla nascita e a quasi trent’anni dalla scomparsa.

In una videointervista di Carlo Cerrato diffusa sui canali social della Fondazione Goria, don Berzano, Parroco di Valleandona dal 1975 e professore emerito dell’Università di Torino, ricorda gli anni giovanili dello statista, l’impegno sociale e politico negli anni pre-Sessantotto, gli studi in economia a Torino, le prime esperienze di dialogo tra cattolici e comunisti. Ricorda inoltre l propria esperienza di vice parroco a Mombercelli e poi ad Asti nella Parrocchia di San Pietro. Qui, nel 66, nei mesi della occupazione delle Ferriere Ercole nacque l’esperienza di Pensieri Nuovi periodico di approfondimento e dibattito politico culturale. Ne uscirono otto numeri, Gianni Goria era uno degli animatori del gruppo di cui facevano parte studenti, operai, sindacalisti di diversa estrazione. Berzano ricorda po l’amicizia con padre Enzo Bianchi, astigiano di Castel Boglione e coetaneo di Goria.

“Pensieri Nuovi – ricorda don Berzano aveva per ogni numero un tema monografico. Il primo numero era esattamente sulla confessione. Questo dice come le tematiche interne alle comunità cristiane erano presenti. In quel periodo si cominciava a capire che la confessione spesse volte sostituiva la psicanalisi. Il primo numero aveva una riflessione sulla confessione come momento terapeutico fondamentale per i cristiani per riflettere sulla loro vita. Questo è un elemento che oggi spesse volte nel mondo della politica non esiste piú, il mondo della religione rimane staccato. In Gianni Goria tutte queste varie dimensioni rimanevano molto presenti.
L’ultima volta che Gianni Goria venne qua (alla parrocchia di Valleandona) disse: “Non vengo qui per confessarmi ma vengo qui per parlare”. Questo è l’elemento della confessione come confronto sincero tra i credenti”.

Al ricordo di Giovanni Goria affidato, a 80 anni dalla nascita, alle parole di don Berzano, seguiranno nei prossimi mesi altri approfondimenti d iniziative per il 2024 in cui cadono il trentesimo della scomparsa dell’uomo politico e di governo avvenuta nel 1994 e il ventesimo della costituzione della Fondazione culturale a lui dedicata.

Per l’intervista completa clicca qui —–>>>> https://fb.watch/m5XbotnoXG/ oppure qui —>>> https://www.instagram.com/reel/CvRrVUTosYE/?igshid=NjIwNzIyMDk2Mg==