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Ultimo giorno di scuola: gli alunni della primaria di Tonco intervistano la maestra Claudia Arri, neo pensionata

Questa mattina è suonata per l’ultima volta la campanella dell’anno scolastico 2022/2023 non solo per gli studenti, ma anche per molti insegnanti: alcuni di loro a settembre non torneranno più in cattedra perché arrivati alla meritata pensione.

E’ questo il caso di Claudia Arri, maestra alla scuola primaria di Tonco. Alunne e alunni di quinta si sono trasformati in giornalisti e hanno intervistato la loro insegnante.

Di seguito il testo dell’intervista.


Giornalisti per un giorno: la classe 5^ di Tonco intervista la maestra Claudia Arri neo pensionata

TOMMASO: Come ci si sente, dopo più di quarant’anni di servizio, ad abbandonare il mondo della scuola?

MAESTRA: Un po’ tristi e un po’ felici. Felice perché ho dei bellissimi ricordi degli anni passati con i bambini; triste perché gli alunni e le giornate trascorse con loro mi mancheranno.

RACHELE: Come ha vissuto i cambiamenti della scuola durante gli anni lavorativi?

MAESTRA: Io e le mie colleghe più anziane effettivamente abbiamo vissuto molti cambiamenti nel corso del tempo. Siamo passati dal “maestro unico” ai moduli, dal tempo pieno ai due pomeriggi. Per non parlare dei continui stravolgimenti nei programmi, nelle metodologie (con la comparsa delle nuove tecnologie) e nella valutazione. Per me la parola d’ordine è stata “adattamento”, mi sono adeguata ai cambiamenti non senza qualche difficoltà.

BEATRICE: Com’è stato nel corso degli anni il rapporto con i suoi numerosi alunni?

MAESTRA: Tranne che in pochi casi, molto bello! D’altronde i bambini non sono tutti uguali e neanche i genitori. Può succedere di avere qualche incomprensione con i genitori, ma l’importante è far capire che si è dalla loro parte, dalla parte del bene dei loro figli.

ALEXANDRA: Lei si ricorda quando era un’alunna come noi, cos’è cambiato da allora?

MAESTRA: È cambiato moltissimo! Quello che mi pare più significativo è il cambiamento del rapporto tra insegnante e alunni. Ai miei tempi si stava seduti nel banco tutto il tempo, non c’erano i lavori di gruppo; la maestra, una sola, parlava dalla cattedra e noi ascoltavamo passivamente. Adesso invece i bambini sono più coinvolti nella lezione, poi ci sono le LIM e i computer che rendono tutto più piacevole.

AMEDEO: Se tornasse indietro nel tempo farebbe la stessa scelta lavorativa?

MAESTRA: Sì, sicuramente, perché ho capito che l’insegnamento è la mia strada, anche se qualche volta ho avuto dei momenti di sconforto, ma penso capiti a tutti. Comunque, a pensarci bene, avrei anche voluto aprire un agriturismo, perché oltre al contatto con le persone mi piace anche moltissimo la natura.

SAMANTHA: Ha mai avuto momenti di scoraggiamento in cui pensava di aver sbagliato strada?

MAESTRA: Sì, qualche volta, ma poi ho pensato ai visi dei bambini e mi sono subito fatta coraggio.

REBECCA: Cosa pensa di fare adesso che ha finito la sua carriera lavorativa?

MAESTRA: Mi riposerò un po’, poi ho molti progetti in testa. Sicuramente farò del volontariato e magari mi rimetterò a studiare.

COLLEGA MAESTRO ANDREA: Cosa ti senti di consigliare a un/una giovane insegnante che inizia il suo percorso?

MAESTRA: Per fare questo lavoro deve piacerti stare con i ragazzi, ti devi sempre entusiasmare, non aver paura di spenderti e sicuramente avere molta, molta pazienza.

Tonco, 5 giugno 2023
Gli alunni di 5^