Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci (meno uno): intervista a Giuseppe Rattazzo, sindaco di Rocchetta Palafea

Per il nostro Speciale 118 Sindaci [diventati 117 dopo l’ultima tornata elettorale con l’accorpamento di Moransengo-Tonengo, NdR] pubblichiamo oggi l’intervista a Giuseppe Rattazzo, sindaco di Rocchetta Palafea.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?
Da bambino assolutamente no, erano altri i pensieri dei ragazzini, ma all’età di 16/17 anni era diventata una mia aspirazione in contrapposizione al pensiero di una mia amica che aveva la stessa ambizione ma idee diverse dalle mie.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?
È nata, si può dire, pochi mesi prima delle elezioni.
Ero restio nel dire si alle pressioni da parte del mio predecessore e da parte di alcuni altri componenti della passata amministrazione.
Poi, visto che non si prospettavano altre candidature, ho accettato.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?
Si, sono stato vicesindaco per tre mandati. Per questa mia esperienza ero ostile alla mia candidatura.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?
Non ci sono stati primi pensieri dopo avere appreso l’esito dello spoglio, visto che la nostra lista ha vinto con un solo voto di scarto. Mi sono solamente reso conto che il paese era diviso in due.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?
Sicuramente l’avvicendamento dei segretari e delle persone impiegate in comune.
Il primo Segretario comunale che ha collaborato con la nostra amministrazione, per raggiunti limiti di età, è andato in pensione; ne abbiamo trovato un altro, a scavalco, molto bravo ma con tantissimi comuni da seguire, anche lui raggiungendo l’età della pensione ci ha lasciato. È seguito un terzo, sempre a scavalco ed oggi ci ritroviamo ad averne un quarto (neo Segretario con 8-9 comuni e una unione).
Anche per quanto riguarda l’ufficio anagrafe abbiamo avuto avvicendamenti di personale. Una Signora ha vinto un concorso in un altro Ente, abbiamo dovuto attendere 6 mesi prima di assumerne un’altra, perché dovevamo lasciare il posto libero per un eventuale ripensamento, poi un ragazzo che ha vinto un concorso e se n’è andato ad Acqui, una ragazza dipendente di un altro comune (periodo covid), richiamata in sede, e oggi abbiamo una giovane e brava ragazza a progetto con la regione Piemonte 23 ore la settimana, per un anno, poi vedremo. In media una persona diversa all’anno… fate voi?

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?
La ricerca del Segretario e del personale è certamente stato l’impegno più impegnativo e faticoso, spero di avere risolto il problema.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?
La messa in sicurezza dell’area “Torre”, ancora da ultimare, mi ha dato delle belle soddisfazioni. Quando sarà ultimata sarà un fiore all’occhiello del paese. Non devo dimenticare l’area del cimitero, nell’arco di 4 anni ha cambiato volto, naturalmente in meglio. Anche se abbiamo ricevuto critiche, il cambiamento si nota.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?
Utilizzo i metodi classici, contatti personali, whatsapp, il numero del mio portatile è a disposizione di tutti per tutti i giorni della settimana.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?
Non continuerò per altri mandati, ero scettico ad accettare la candidatura 4 anni or sono e ora sono fondamentalmente convinto che non fa per me. Il metodo di lavoro tra il privato e il pubblico è completamente diverso, non riesco ad adattarmi. A fine mandato cercherò di considerare il lavoro di Enologo come passatempo e dedicarmi alla vecchia passione della bicicletta.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?
Non mi sento di dare consigli ai miei colleghi, sono io che devo imparare da loro.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?
Sicuramente di maggior personale e di maggiori risorse economiche, ci servirebbe avere un servizio di Polizia Locale (Vigili), non una convenzione come adesso.
Occorre che le ordinanze che facciamo di qualsiasi genere, si facciano poi osservare.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.
La situazione oggi è abbastanza tranquilla. Abbiamo installato un sistema di video sorveglianza che fa da deterrente, purtroppo in periferia c’è l’abbandono di rifiuti di diverse tipologie, c’è una inciviltà totale da parte di qualcuno.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo?
Cosa si può fare per affrontarli meglio?
Non sono aumentati rispetto al passato, ma sono cambiati perché sta invecchiando la popolazione. Il paese non offre più nulla, non abbiamo più il negozio di alimentari, neppure il bar. È una tristezza per gli anziani, forse il solo momento di ritrovo è quando si incontrano dal dottore.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Un servizio civile in paese non esiste.
Devo dire che c’è un po’ di volontariato, la Pro Loco, ma sono sempre gli stessi, pochi, che si prestano ad aiutare il comune.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?
Il mio sogno è quello di riuscire a diffondere più amore per il paese in tutti i compaesani.
Ci vorrebbe più collaborazione per la cura del territorio e del concentrico che non è mai sufficiente. Abbiamo un cantoniere per 2 giorni alla settimana e un imprenditore agricolo che ci aiuta per 6 ore la settimana nei mesi estivi, cosa possiamo fare con questa forza lavoro?? Speriamo in un futuro migliore.