Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci (meno uno): intervista a Chiara Zogo, Sindaco di Vinchio

Per il nostro Speciale 118 Sindaci [diventati 117 dopo l’ultima tornata elettorale con l’accorpamento di Moransengo-Tonengo, NdR] pubblichiamo oggi l’intervista a Chiara Zogo, Sindaco di Vinchio.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?
Sinceramente no.
I bambini solitamente pensano a giocare e a divertirsi.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?
E’ stata una proposta concordata e condivisa dalla precedente amministrazione di cui facevo parte. Ci ho riflettuto per diverso tempo prima di dare una risposta definitiva.
Fa parte del mio carattere ragionare a fondo, prima di prendere decisioni.
Ero infatti, consapevole dell’impegno che mi sarei presa nel caso in cui avessi vinto le elezioni, ma poi mi sono convinta ed ho accettato.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?
Si, ero consigliere comunale nei cinque anni precedenti.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?
Ero felicissima, quasi da non rendermene conto.
Soprattutto andavo fiera del fatto che le persone avessero deciso di dare la fiducia al nuovo gruppo.
Al tempo stesso, però, non nascondo che la felicità del momento era in parte smorzata dal timore di deludere le aspettative del paese.
Dopodiché è cresciuta in me la responsabilità di lavorare seriamente e con impegno per il bene del nostro territorio e dei suoi abitanti.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?
Sicuramente il periodo dell’emergenza Covid è stato molto impegnativo e difficile da dimenticare. I sindaci si sono trovati in prima linea ad affrontare un momento terribile per tutte le fasce d’età: è stato difficile. Il pensiero era costantemente rivolto ai cittadini, dai più anziani ai più giovani. Fortunatamente il supporto e la collaborazione della Regione, delle associazioni e di tutti i Sindaci, è stato fondamentale per affrontare quel triste periodo.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?
Nello specifico non saprei individuare una materia o un argomento particolare. In generale il maggior tempo lo dedico all’ascolto e alla gestione dei problemi dei cittadini, la normale quotidianità.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?
La maggior soddisfazione l’ho avuta con la buona riuscita dell’assunzione di un nuovo cantoniere, che era assente da anni ma che ritengo sia fondamentale per garantire ordine e decoro nel paese.
Sono soddisfatta, inoltre, dei tanti lavori pubblici realizzati.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?
Comunico costantemente con i cittadini, il mio numero di cellulare privato è indicato sulla porta d’ingresso degli uffici comunali perciò chiunque sa di potermi contattare a qualunque ora e a qualunque giorno. Sicuramente questo comporta sacrifici ma lo faccio con impegno e dedizione.
Utilizzo, inoltre, un sistema di messaggistica telefonica per informare i cittadini su qualunque argomento.

Soddisfatta di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?
Sicuramente c’è sempre da migliorare però posso affermare con estrema sincerità e in tutta trasparenza, di impegnarmi sotto ogni aspetto sottraendo molto tempo alla mia vita privata.
Mi piace ciò che faccio e spero di poterlo replicare nel prossimo mandato se i miei concittadini lo vorranno.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?
Non mi sento di dover dare consigli ai miei colleghi in quanto sono sicura che ognuno cerchi di fare al meglio il proprio lavoro. Posto che per me, l’attenzione ai bisogni del cittadino è sempre la priorità.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?
Sicuramente di maggior personale e di maggiori risorse economiche.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.
I cittadini sono sensibili a questo problema. Stiamo lavorando all’installazione di un impianto di videosorveglianza. La vicina stazione dei carabinieri è sempre presente e disponibile.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?
Si, i bisogni sociali della popolazione sono molti ed in continua evoluzione. Le difficoltà economiche, come ben sappiamo, stanno toccando molte famiglie: ricordo personalmente di aver consegnato la spesa a diverse famiglie del paese. Per affrontare meglio questo problema è necessario un continuo ascolto.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?
Sono diverse le associazioni di volontariato che si supportano: dalla Protezione Civile alla Croce Verde e, ognuna di loro, lo fa con professionalità e passione. Non potrei chiedere di meglio.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?
Il mio sogno è quello di riuscire a diffondere più amore per il proprio paese in tutti i concittadini.
I sacrifici da parte dell’amministrazione sono molti, la cura del paese non è mai sufficiente. Per farlo al meglio, però, è necessaria la collaborazione delle persone. Dobbiamo apprezzare, curare e valorizzare maggiormente il nostro territorio, ma dobbiamo farlo lavorando tutti insieme.