Cup Piemonte, l’appalto è in scadenza

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Il prossimo 20 luglio scadrà l’appalto del CUP Piemonte. Qual è l’orientamento della Regione in merito alla gestione del servizio di Centro Unificato di Prenotazione, data l’imminente scadenza dell’appalto? Questa l’interrogazione che il consigliere Pd Mauro Salizzoni ha rivolto alla Giunta regionale.

La gara, aggiudicata nel 2018 e in scadenza a luglio, prevede che la Regione Piemonte decida se prorogare l’appalto, esperire una nuova gara con nuovi criteri o internalizzare nuovamente il call center con la relativa forza lavoro.

“L’attuale gara prevede un contratto di cinque anni, prorogabile di altri tre. Il contratto che regola il servizio del Cup, cosi come la gara d’appalto, non sono imputabili a questa amministrazione, bensì a quella precedente – precisa in una nota l’assessore alla sanità Luigi Icardi E’ invece responsabilità della Giunta Cirio aver aumentato le risorse per il servizio aggiungendo ai 15 milioni annui previsti dal contratto ulteriori 3 milioni per aumentare i servizi erogati. Questo ha comportato un cospicuo numero di assunzioni, oggi sono 200 i dipendenti Cup assunti con contratto collettivo nazionale dei multiservizi. Intendiamo implementare la piattaforma che gestisce il servizio – continua l’assessore – anche perché non sarebbe consigliabile, in questo momento, un cambio di gestione.

Icardi ha concluso dichiarandosi disponibile ad avviare un tavolo con i sindacati per valutare la possibilità di generare un “premio di produzione” per i lavoratori a fronte del grande sforzo che si sta facendo per il recupero delle liste d’attesa.

I lavoratori precari del CUP lamentano i bassi livelli salariali e di garanzia del contratto multiservizi e il fatto che siano inquadrati con contratti part time senza possibilità di ottenere aumenti dell’orario di lavoro. Questo ha riferito in aula il consigliere Mauro Salizzoni – si tratta di lavoratori che, nel corso degli anni, hanno sviluppato una professionalità che rischia di andare perduta nel caso di un mancato rinnovo dei contratti.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni del consigliere Pd Domenico Ravetti su Chiarimenti in merito alla situazione del personale in servizio presso i dipartimenti di Neurologia affidati e gestiti da ASL AL; di Mauro Salizzoni su Criticità Centro Unificato Prenotazioni (CUP); di Maurizio Marello sul Tunnel di Tenda – apertura; della consigliera Sarah Disabato M5S su Quali tutele per i/le dipendenti dello stabilimento Amazon di Orbassano gestito da Afs Service s.r.l.;  di Silvio Magliano moderati sull’Ospedale Civico Città di Settimo, nuova asta andata deserta: quali sono, a questo punto, le intenzioni della Giunta?

«Il contratto del Cup, con le relative condizioni, è stato sottoscritto nell’anno 2018 quando a governare la Regione c’era la precedente amministrazione Chiamparino. Fu sempre una precedente amministrazione inoltre a decidere, negli anni della giunta Bresso, di esternalizzare il servizio sostituendo lavoratori dipendenti a tempo indeterminato con lavoratori interinali, nell’ordine di due interinali per ogni lavoratore assunto.

In particolare, durante la Giunta Chiamparino fu fatta la gara che regola tuttora l’appalto con la società Rekeep, aggiudicato a suo tempo in base a regole e condizioni stabilite dall’allora amministrazione. Per quel che riguarda il lavoro domenicale, fu proprio quella gara a considerarlo una premialità, che ha contribuito all’aggiudicazione e, se fosse eliminata, questo potrebbe esporre l’intero appalto a ricorsi e contenziosi da parte degli altri concorrenti.

È quindi del tutto evidente che non sono imputabili a questa amministrazione la gara e poi il contratto che regola il servizio del Cup».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio regionale, ha ricostruito le condizioni del contratto in essere sottoscritto dalla precedente Amministrazione regionale per la gestione del Centro unico prenotazioni.

«È nostra responsabilità, invece, e la rivendichiamo con convinzione – ha evidenziato l’assessore Icardi -, aver aumentato le risorse previste per il servizio, aggiungendo ai 15 milioni annui previsti dal contratto ulteriori 3 milioni di euro, per aumentare i servizi erogati dal Cup, che è passato dalla gestione di 2,5 milioni di chiamate annue agli attuali 4 milioni di chiamate annue. Questo ha comportato anche un cospicuo numero di assunzioni: oggi i dipendenti del Cup sono 200, assunti con il contratto collettivo nazionale dei multiservizi».

Icardi ha poi informato che l’attuale gara d’appalto prevede un contratto di cinque anni, che scadrà a luglio, prorogabile di altri tre.

«Questa Giunta regionale – ha detto l’assessore Icardi – intende implementare l’attuale piattaforma che gestisce il servizio, perché non sarebbe consigliabile in questo momento un cambio di gestione, che creerebbe un inevitabile periodo di assestamento. Siamo comunque disponibili, pur in una situazione che abbiamo ereditato e non determinato, ad avviare un tavolo con i sindacati per valutare, nei limiti imposti dall’attuale contratto, la possibilità di generare un “premio di produzione” per i lavoratori, a fronte del grande sforzo che si sta facendo all’interno del Piano straordinario di recupero delle liste d’attesa che la Regione ha avviato nel 2022 e che continua nel 2023.

Per quanto riguarda la richiesta di internalizzare il servizio, saranno valutate le condizioni e le possibilità di riportare all’interno dell’ente una serie di attività, in un’ottica di migliore gestione dei servizi e dei costi».

Nei prossimi giorni, ha concluso l’assessore regionale alla Sanità, Azienda Zero e Assessorato alla Sanità affronteranno questi temi per un successivo confronto con le organizzazioni sindacali.

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