A Mombaruzzo il Comitato Oltre lancia la sottoscrizione della Convenzione di Faro per valorizzare i Comuni della Valle rio Cervino

“Oltre”, il Comitato per la tutela e la valorizzazione delle Colline del Monferrato, nato per contrastare la realizzazione dell’Impianto di essicazione ed ossidazione fanghi nell’area dell’ex Fornace di Quaranti, facendosi portavoce del pensiero della comunità della Valle del Rio Cervino e Casalasco e dei Comuni limitrofi ha proposto l’istituzione della Comunità Patrimoniale Valle Rio Cervino, estesa fino ai territori dei comuni che circondano la vallata, Mombaruzzo, Maranzana, Quaranti, Castelletto Molina, Fontanile, e Bruno, collegato quest’ultimo alla vallata del rio Cervino tramite la Zona di Salvaguardia.

Dopo mesi di lavoro, l’iniziativa si è concretizzata lo scorso venerdì 9 giugno, nel Teatro SOMS di Mombaruzzo, con un incontro per presentare la sottoscrizione della Convenzione di Faro per la valorizzazione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico dei Comuni della Valle rio Cervino.

L’incontro, organizzato dal Comitato Oltre, è stato coordinato dal Presidente Gianfranco Calvi ed ha visto gli interventi e la partecipazione di numerosi rappresentanti di istituzioni, enti e privati cittadini del territorio, a testimoniare la sensibilità verso il tema della tutela e della valorizzazione di un territorio che fa del paesaggio il suo punto di forza. Oltre ai Sindaci dei Comuni della Valle rio Cervino, sono intervenuti Fabio Isnardi, Presidente Unione Collinare Vigne & Vini, Simone Nosenzo, in rappresentanza della Provincia di Asti, Massimo Carcione, referente C.P. Regione Piemonte, Marco Devecchi, Presidente Osservatorio del Paesaggio dell’Astigiano e Monferrato, e Mariangela Migliardi, consigliera comunale di Mombaruzzo.

“L’ impianto di essiccazione e ossidazione dei fanghi a Quaranti – spiega proprio Migliardi – sarebbe terribile per il territorio, basti pensare al via vai continuo di camion in stradine così piccole come le nostre. Non sarebbe sicuramente un beneficio in un territorio che si è cercato di valorizzare in questo periodo per la sua bellezza. La comunità patrimoniale nasce quindi con l’intento di far conoscere i profondi legami storici che intercorrono tra questi borghi e per mettere in evidenza tutto quello che è stato fatto in questi anni, da amministrazioni, privati e associazioni, per tutelarlo e promuoverlo. Sappiamo che è un percorso lungo e impegnativo, però vorremmo riuscire a concretizzare questo progetto che è partito bene: ci sono già state le adesioni dei Sei comuni e di una trentina di operatori economici, associazioni e privati, a testimonianza della sensibilità delle persone che vivono in questa parte di Monferrato.”

La Comunità Patrimoniale ha l’obiettivo di valorizzare gli aspetti del patrimonio culturale materiale o immateriale propri del territorio, per farle conoscere, valorizzarle, conservarle e trasmetterne la conoscenza alle generazioni future. In Europa sono nate con la “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società”, avvenuta a Faro, in Portogallo, il 27 ottobre 2005 mentre in Italia sono state istituite a partire dal 24 settembre 2020, data in cui l’Italia ha ufficialmente ratificato la Convenzione di Faro.
La Convenzione di Faro si basa sul principio che il patrimonio culturale di un paese sia in tutto e per tutto un’eredità che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione.

E’ con questi presupposti che il Comitato “Oltre” ha avviato la sottoscrizione della sottoscrizione della Convenzione di Faro per la valorizzazione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
dei Comuni della Valle rio Cervino.

“Obiettivo dell’iniziativa è offrire una immagine di territorio coesa che, superati i campanilismi, colga nel lavorare insieme una opportunità, sia nell’offerta che nell’attrattività che ne risulterà, di cui tutto il territorio non potrà che beneficiare. – spiega il Comitato Oltre nella proposta di sottoscrizione Non solo un singolo bene, ma un ventaglio di offerte messo a disposizione dei fruitori, che avranno motivo di tornare e/o fermarsi più giorni, con conseguente positivo coinvolgimento delle strutture ricettive, degli operatori della ristorazione, delle cantine sociali e private, delle ditte di produzione di amaretti, e quant’altro presente sul territorio. Da qui la spinta a far nascere nuove realtà economiche laddove vi siano carenze.”

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