Un’importante novità INPS per i dipendenti pubblici astigiani

Finalmente anche i dipendenti pubblici astigiani potranno avere l’estratto conto INPS certificativo, così come già da anni avviene per i dipendenti privati: è questa un’importante novità che riguarda anche moltissimi cittadini della provincia di Asti.

Cos’è l’estratto conto INPS certificativo, anche chiamato “Ecocert”?

Di recente, in un articolo vi avevamo spiegato quanto sia importante conoscere la propria situazione contributiva semplicemente facendo riferimento alla documentazione che ciascuno può scaricare in autonomia dal portale INPS, per avere un’idea di massima del proprio futuro in base ai contributi versati. L’ecocert, di cui si fa richiesta all’INPS, è un documento che certifica lo stato dei contribuiti e che fa fede per poter avere il diritto al trattamento di quiescenza, cioè poter godere della pensione.

Ma come si differenzia l’ecocert? E perché è così importante?

A spiegare l’importanza di questo documento è Salvatore Bullara, grande esperto di temi previdenziali per il pubblico e il privato.

“L’estratto conto certificativo, previsto dalla legge 88 del 1989, si differenzia dal normale estratto conto che è liberamente e facilmente scaricabile dagli assicurati accedendo al portale INPS con le proprie credenziali, per il suo valore, appunto, certificativo dei periodi e della consistenza del conto previdenziale dell’assicurato, ed è dunque fondamentale per avere la certezza del diritto al trattamento di quiescenza, la data di raggiungimento di tale diritto e la possibilità di calcolo dell’importo della pensione.” Spiega Bullara.

Quando si avvicina il momento di andare in pensione, prima di dare le dimissioni, è importante verificare di avere raggiunto davvero i requisiti per poter ricevere l’assegno mensile dall’INPS. Qualora si riscontrasse, dopo le dimissioni, qualche carenza in anni addietro nel versamento dei contributi da parte del datore di lavoro, questa situazione potrebbe compromettere il diritto al trattamento nei tempi immaginati. Con l’ecocert in mano si possono evitare questo tipo di problematiche. Situazione simile potrebbe verificarsi in caso di periodi da riscattare e di ricongiunzione onerosa, di cui deve essere verificato lo stato di pagamento dell’onere. Qualora emergesse almeno un periodo in stato “in corso non regolare” saranno necessarie le opportune verifiche e l’eventuale regolarizzazione del pagamento degli oneri al fine dell’emissione del documento e, dunque, della certezza di poter andare in pensione.

Se i privati potevano già richiedere l’ecocert all’INPS, di fondamentale importanza è la raggiunta possibilità di richiederlo anche per i dipendenti pubblici. Ecco, nel dettaglio, perché ci è voluto così tanto per ottenere questa possibilità.

“A causa della riorganizzazione amministrativa – ci spiega l’esperto Bullara – che a partire dagli anni ‘90 ha visto prima l’accorpamento di diversi Enti nell’INPDAP e poi il riassorbimento di quest’ultimo nell’INPS e l’effettiva complessità della materia relativa alla contribuzione dei dipendenti pubblici l’estratto conto certificativo non era mai disponibile per i dipendenti pubblici, e per avere la certezza della data di decorrenza del diritto a pensione e dell’importo era necessario il mod. PA04, un documento elaborato dall’Amministrazione (o da più amministrazioni nel caso il dipendente avesse cambiato datore di lavoro pubblico nel corso della sua vita lavorativa), che però, per la sua complessità le Amministrazioni rilasciavano spesso solo in prossimità del momento del pensionamento, con il risultato che nel caso ci fossero stati dei buchi nella storia previdenziale del dipendente, a distanza (a volte) di decenni diventava difficile, quando non addirittura impossibile, ricostruire l’accaduto, con tutte le possibili conseguenze per il dipendente.”

Da poco è arrivata la svolta, grazie al “popolamento” delle banche dati dell’INPS da parte delle Pubbliche Amministrazioni datrici di lavoro, e una sperimentazione sull’emissione degli ecocert per i dipendenti degli enti locali e della sanità fatta in cinque capoluoghi di provincia, tra cui Asti.

“Oggi l’ecocert per i dipendenti di queste Amministrazioni è stato reso disponibile per tutti i residenti in Piemonte, mentre per i dipendenti pubblici residenti nelle province della sperimentazione, e quindi anche ad Asti, la possibilità di ottenere la certificazione della propria situazione contributiva in tempi certi è estesa a tutti i dipendenti pubblici, che siano dipendenti dello Stato o degli Enti Locali, Insegnanti, dipendenti della sanità o ufficiali giudiziari.” Sottolinea Bullara, mettendo dunque in evidenza il fatto che in provincia di Asti i dipendenti pubblici in vista della pensione possano richiedere l’ecocert, per essere sicuri di avere tutti i requisiti richiesti per lasciare il lavoro. “Prosegue dunque senza sosta l’opera di armonizzazione normativa e amministrativa dell’Istituto previdenziale, allo scopo da una parte di semplificare l’azione amministrativa e dall’altra di rendere più facile e trasparente la fruizione delle prestazioni agli assicurati.”