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Speciale 118 Sindaci: intervista a Davide Migliasso, sindaco di San Damiano d’Asti

Per il nostro Speciale 118 Sindaci ecco l’intervista a Davide Migliasso, sindaco di San Damiano d’Asti.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?
Si. Già da bambino era mio desiderio diventare Sindaco del mio comune.
Si trattava di una passione che è sempre cresciuta e che è andata ad aumentare col passare degli anni.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?
Essendo un mio desiderio, sentivo soprattutto dentro di me il piacere di intraprendere quest’avventura perché mi sentivo portato per ricoprire questo ruolo.
Mi sono guardato intorno ed ho creato una squadra di persone che, come me, avessero il desiderio di mettersi a disposizione e al servizio della comunità in cui viviamo e collaboriamo.
Così nell’autunno del 2018 ho iniziato a cercare i contatti per creare un gruppo di lavoro con le persone interessate.
Siamo partiti con un gruppo di 30 persone da cui si è poi costituita la lista.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?
Si, cinque anni di esperienza come “Difensore Civico” e poi altri cinque anni di esperienza come “Presidente del Consiglio Comunale”.
Ho deciso di candidarmi anche perché con queste esperienze mi ero creato la consapevolezza di essere pronto per questo ruolo.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?
Un’ emozione così forte che resterà sicuramente un bellissimo ricordo per tutto il resto della mia vita, anche perché era il mio grande sogno nel cassetto che sono riuscito a realizzare grazie alla fiducia dei concittadini sandamianesi.
Appena saputo di essere stato eletto mi è venuto un forte senso di ringraziamento rivolto a tutta la cittadinanza che aveva creduto in me, ma anche un senso di gratitudine nei confronti della mia squadra che aveva lavorato e lavora tuttora, con un forte senso di condivisione, di passione e di professionalità.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?
La gestione del periodo emergenziale del COVID, dove il nostro comune, essendo di grandi dimensioni, siamo la quarta città in provincia, necessitava di una organizzazione ben strutturata per affrontare questa gravosa emergenza sanitaria con gravi risvolti nel campo sociale, socio-assistenziale ed economico ma attraverso una rete molto ben organizzata, con la regia dell’amministrazione comunale e con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, dell’ASL delle parrocchie, delle farmacie, delle forze dell’ordine e dei medici, ogni giorno abbiamo cercato di esaudire le richieste e fronteggiare questa grave crisi.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?
Sono un sindaco molto presente, sono in comune tutti i giorni e, pur avendo attribuito ai miei collaboratori della maggioranza molte deleghe, e ritengo che tutte le deleghe abbiamo la stessa importanza e tutti ci devono mettere lo stesso impegno, ci sono sempre e mi rendo disponibile ad avere una visione di 360 gradi su tutte le tematiche in cui si articola la vita amministrativa.
Mi permetto di dire che non ci sono materie che prevalgono sulle altre, tutte le materie sono collegate fra di loro.
Tutto ciò è reso possibile nel mio comune oltre alla mia presenza assidua, anche alla presenza e dalle elevate capacità dei miei collaboratori.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?
Ritengo che ci siano stati più atti che meritano di essere citati.
Nei nostri quattro anni di mandato, pur in presenza di una pandemia, abbiamo pure lavorato instancabilmente e molto.
Potrei citare gli incontri annuali con la cittadinanza, cosa mai fatta prima d’ora.
L’intensificazione delle relazioni con le istituzioni e gli enti e con tutte le realtà presenti nella nostra città.
Poi mi sono impegnato per la realizzazione della videosorveglianza capillare su tutto il territorio comunale.
L’attribuzione della qualifica di “Fiera nazionale del tartufo bianco” e la realizzazione di tutti gli eventi natalizi inseriti nel circuito del “Magico Paese di Natale”.
Gli innumerevoli bandi ministeriali, regionali, degli istituti di credito a cui abbiamo partecipato e vinto che ci consentono di realizzare importanti obiettivi senza dover attingere dalle risorse proprie.
La panchina gigante del circuito “Big Bench Community” accessibile anche ai disabili.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?
Con i cittadini comunico giornalmente e personalmente con gli incontri in comune, sia con appuntamenti fissati, sia telefonicamente, sia con i messaggi e, o sui social.
Mi sento il sindaco di tutti e amo anche girare per la città ed incontrare casualmente i concittadini, anche quelli che qui gravitano dai comuni limitrofi e ascoltare le richieste e le segnalazioni e attivarmi per risolvere le problematiche proposte e per affrontare eventuali problemi che mi vengono manifestati.
Per me fare il sindaco è mettersi al servizio dei cittadini ed amministrare insieme a loro e ai miei collaboratori nella massima condivisione, trasparenza e correttezza.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?
Sono molto soddisfatto perché mettendo tanto impegno, dedizione, passione, e con un riscontro molto positivo da parte dei cittadini; questo mi da la carica giusta per continuare con un ritmo molto sostenuto.
Non nascondo che la vita amministrativa e politica per me sono una grande passione completamente disinteressate da aspetti economici e di ego personali motivo per cui mi piacerebbe continuare questa esperienza per il prossimo mandato, continuando sempre il lavoro con grande impegno e nell’interesse dei concittadini.
I miei incarichi anche nella nostra Unione “Terra di vini e di tartufi”, in Provincia, nel consorzio socio-assistenziale COGESA, sono per me motivo di grande soddisfazione ed evidenziano questa mia grande passione.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?
Secondo me l’azione più efficace è proprio quello di progettare, attuare e amministrare nella massima condivisione, cercando di essere leader ma non autoritario, e di avere una buona visione strategica.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?
Più personale a disposizione, maggior snellezza nelle procedure burocratiche, più facilità di accesso ai bandi e maggiori trasferimenti di risorse finanziarie.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.
Nella città di San Damiano abbiamo voluto fronteggiare dal 2020 il problema della sicurezza partecipando al bando del Ministero degli Interni relativo alla videosorveglianza e aggiudicandoselo, cosa che ci ha permesso di passare da 7 a 75 telecamere piazzate nei punti strategici delle nostre strade.
Le telecamere non sono solo presenti nel concentrico ma in tutte le borgate e le frazioni. Sono sicuramente uno strumento molto importante a supporto della attività delle forze dell’ordine.
La sicurezza è importante prevenirla, perciò ho aggiunto dei tavoli tecnici settimanali di confronto con la Polizia Municipale e l’Arma dei Carabinieri, ai quali si aggiunge la collaborazione della Questura, in cui viene evidenziata sempre la loro massima presenza sul territorio in attività di prevenzione e di controllo, e che auspico possa mantenersi e incrementarsi ancora di più perché è assolutamente necessario.
Abbiamo anche organizzato incontri pubblici con forze dell’ordine e cittadinanza proprio sul tema sicurezza e intendiamo continuare su questa linea.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?
Nonostante la pandemia e gli effetti della guerra sopraggiunti dal momento in cui ho assunto questo ruolo di Sindaco, ad oggi noto che non c’è stato un aumento rilevante di bisogni sociali, seppur permangono alcune importanti necessità di cittadini che hanno difficoltà lavorative, di emergenza abitativa e bassi redditi.
Non manca da parte nostra, degli enti e delle associazioni di questo comparto la massima disponibilità di aiuto e supporto per fronteggiare al meglio le necessità.
Collaboriamo attivamente con la CARITAS, la CROCE ROSSA e la cooperativa ARBOR VITAE.
Organizziamo anche incontri pubblici con il Centro per l’Impiego di Asti, la scuola CPA Guglielminetti ed il COGESA.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Assolutamente si.
Un fiore all’occhiello della nostra città è proprio il volontariato e tanti sono gli attori di questo bellissimo contributo.
Abbiamo costituito il “Registro dei Volontari” dove ognuno si può iscrivere presso il Servizio Sociale del Comune. Abbiamo istituito la “Festa del Volontariato” che si tiene ogni prima domenica del mese di ottobre di ogni anno.
San Damiano può contare su oltre 50 associazioni di volontariato che collaborano col comune per l’organizzazione di molti eventi e manifestazioni e. che si sono rese sempre pienamente disponibili nel periodo della emergenza COVID, e che abbiamo coinvolto nel nuovo progetto dei servizi alla domiciliarità, denominato: “San Damiano una città che cura”.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?
Sogni e progetti ne ho tanti, diversi realizzati e altri che vorrei ancora attuare.
Il nome della nostra lista “San Damiano Riparte” esprime proprio l’obiettivo di dove vogliamo portare la nostra città.
Stiamo lavorando e lavoreremo per realizzare una città sempre più sostenibile, con realizzazioni di marciapiedi ciclopedonali che uniscano le borgate e le frazioni con il concentrico.
L’abbattimento delle barriere architettoniche, una città più accogliente e ordinata.
Una attrazione turistica e sportiva di riferimento per tutto il territorio che ci circonda.
Il recupero delle aree dismesse con la conseguente valorizzazione del decoro urbano.
Contiamo sia molto importante anche investire nella viabilità con l’asfaltatura di nuove strade e l’installazione di nuovi punti luce.
Una piscina pubblica, sarebbe un mio grande sogno nel cassetto così come avere una nuova grande Stazione dei Carabinieri.