Le piste ciclabili di Asti su “Striscia la Notizia”, il vicesindaco Morra: “Realizzate sulla base di un progetto di un professionista”

Il Vice Sindaco Stefania Morra interviene in merito al servizio televisivo andato ieri in onda a “Striscia la Notizia” (per visualizzarlo clicca QUI), in cui il Comune di Asti viene attaccato sulle modalità di realizzazione dei tratti di pista ciclabile.

Di seguito ecco la nota stampa diramata dal Comune di Asti in cui sono specificate le caratteristiche e spiegate le scelte che hanno portato alla realizzazione di quanto ora si vede in città.

La pista ciclabile di Corso Alfieri è stata realizzata sulla base di un progetto redatto da un professionista che si occupa di mobilità, trasporti e ambiente.
La scelta è stata quella di realizzare una pista ciclabile monodirezionale lungo Corso Alfieri e rendere il tratto di corso Alfieri non una strada di scorrimento ma, viste anche e soprattutto le sue caratteristiche costruttive e la sua ubicazione nel centro storico, una strada a velocità moderata (30 km/h) che, contestualmente consentisse il traffico promiscuo auto-bici nella medesima direzione di marcia. Questa scelta ha peraltro consentito di aumentare il numero di parcheggi, rispetto alla situazione ante lavori, ciò al fine di andare incontro alle necessità delle attività commerciali presenti.

Nella fattispecie la pista ciclabile di Corso Alfieri si configura normativamente come pista ciclabile in carreggiata su corsia riservata monodirezionale come da art. 6 comma 2 lett. a del D.M. 557 del 30/11/99 e meglio precisato al punto 4 delle “Linee Guida sperimentali per lo sviluppo della mobilità ciclabile” emanate il 18/04/2020.
Per il raccordo con la pista ciclabile di C.so Genova, non potendo realizzare il proseguimento della pista di corso Alfieri per mancanza fisica dello spazio sulla carreggiata di Via Calosso, si è optato per l’utilizzo delle “corsie ciclabili” (Bike lane) introdotte con il Decreto Rilancio del 2020 così come definite dall’art. 3 comma 12-bis del Codice della Strada e successive precisazioni di cui al punto 7 delle “Linee Guida sperimentali per lo sviluppo della mobilità ciclabile” emanate il 18/04/2020.

In particolare si è potuta inserire la “corsia ciclabile”(normativamente una cosiddetta “bike lane” e non una “pista ciclabile”) nella sola direzione di marcia dei veicoli lungo tutto il perimetro della rotatoria di piazza I Maggio, con i ciclisti che percorrono l’anello che hanno il diritto di precedenza sia nei confronti delle auto che entrano in rotatoria sia nei confronti di quelle che ne escono.
Sul fatto della colorazione “rossa” della corsia ciclabile su Piazza 1° Maggio si rileva come la colorazione delle corsie e piste ciclabili sia utilizzata in tutto il mondo. Rosso, blu, giallo e verde sono colori spesso utilizzati nelle varie nazioni, anche se in Italia abitualmente viene utilizzata la colorazione “rossa”.
Studi esistenti hanno dimostrato che corsie ciclabili colorate migliorano infatti la sicurezza dei ciclisti nelle aree di conflitto (intersezioni con corsie automobilistiche).
Uno studio danese ha mostrato che nelle intersezioni ciclabili dove la corsia ciclabile è stata colorata di celeste, il numero di incidenti che coinvolgono biciclette si è ridotto del 38%, e il numero di ciclisti morti o gravemente feriti è diminuito del 71%.

All’altezza di corso Genova, in corrispondenza di una piccola area di parcheggio è stato poi predisposto un breve tratto di corsia ciclabile bidirezionale (ad uso esclusivo) delimitata da striscia gialla continua, che permette il collegamento con la pista esistente su Corso Genova, attraverso un’ulteriore breve tratta di corsia ciclopedonale esistente. Quanto sopra per evidenziare come tale pista ciclabile di raccordo non termini contro una “serranda”, come erroneamente voluto rappresentare, bensì vada ad interallacciarsi con semplice innesto a T con una corsia ciclo-pedonale esistente.


Nella foto, un frame del filmato andato in onda.