Le Rubriche di ATNews - Il Tri-angolo di Mengozzi

Il Tri-Angolo di Fabio Mengozzi: La Sinfonia degli addii

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Quinto appuntamento del 2023 con la rubrica mensile che arricchisce le proposte per i lettori di Atnews.it.

La Sinfonia degli addii

Franz Joseph Haydn (1732-1809) fornì un fondamentale contributo allo sviluppo della forma e dello stile della sinfonia, tanto da esserne considerato il padre. E molti furono i grandi autori che ne raccolsero l’eredità portando avanti la forma sinfonica in vari modi, da Mozart e Beethoven sino a Brahms, Ciajkovskij, Mahler, Bruckner.

Tra le 104 sinfonie composte da Haydn, una in particolare riserva un curioso colpo di scena finale che le valse il titolo di “Sinfonia degli addii”. Si tratta della “Sinfonia n.45”, composta nel 1772. A quell’epoca il compositore austriaco lavorava presso gli Esterházy, una delle più antiche famiglie nobiliari ungheresi. In qualità di maestro di cappella, Haydn componeva e dirigeva brani curando la preparazione dell’orchestra.

Dal momento che il principe trascorreva lunghi periodi nella tenuta di Esterhàz e ciò implicava la forzata lontananza dei musicisti di corte dalle rispettive famiglie, Haydn si fece carico del malcontento degli orchestrali decidendo di inscenare nella sua sinfonia una sorta di addio da parte di quest’ultimi: nel finale della composizione, infatti, progressivamente gli strumentisti cessano di suonare e si allontanano spegnendo una candela. Un atto di protesta simbolico, dimostrativo, in un’epoca ancora lontana dal mettere in atto politiche di tutela dei lavoratori.

Fabio Mengozzi

“Il Tri-angolo di Mengozzi” prende spunto da un intervento sul nostro quotidiano del musicista astigiano di fama internazionale Fabio Mengozzi, compositore, pianista, direttore d’orchestra e docente di musica, in seguito ai fatti di Corinaldo (clicca QUI).

L’obiettivo della rubrica è quello, sempre nel massimo rispetto delle scelte musicali di tutti, di fornire con nozioni semplici un punto di vista alternativo da quello che offrono ogni giorno i media, di educare ed indirizzare i giovani alla musica profonda, spirituale, in modo da ampliare le possibilità di scelta nell’ascolto della musica.

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