Con il progetto “Scrivere una legge” una classe dell’Istituto Andriano diventa per un giorno l’aula del Senato

La classe seconda del corso socio sanitario dell’Andriano di Castelnuovo Don Bosco si è trasformata per un giorno nell’aula del Senato, grazie al progetto “Scrivere una legge” ideato e coordinato dal docente di diritto del corso stesso, il prof. Vito Quagliara.

Lo scopo principale del progetto è stato quello di stimolare le ragazze e i ragazzi a trovare delle possibili soluzioni a problemi particolarmente sentiti o comunque ritenuti importanti per la collettività. E di far conoscere e comprendere loro come viene esercitata la funzione più importante del Parlamento, quella legislativa. Il progetto ha impegnato la classe sia in aula che a casa per un paio di mesi.

Il lavoro è stato suddiviso in due fasi. La prima, teorica, ha riguardato lo studio del Parlamento, l’unico organo centrale eletto direttamente dal popolo italiano, nella sua completezza e complessità, nel ruolo che la Costituzione gli assegna, quello di perno fondamentale della democrazia su cui si fonda il nostro Paese. La seconda fase ha visto la realizzazione pratica del progetto. La classe è stata suddivisa in quattro gruppi parlamentari, ognuno dei quali con il compito di scrivere una proposta di legge ordinaria da discutere e approvare in aula.

La prima di queste, con una modifica dell’art.97 del codice penale si propone di abbassare l’età di imputabilità dei minori dai 14 ai 12 anni. L’obiettivo è quello di responsabilizzare i minori al rispetto delle regole ed educarli a un comportamento civile e rispettoso della comunità attraverso, in caso di gravi violazioni accertate, la realizzazione di attività anche ludiche concertate con i genitori e gli psicologi che li seguiranno in questo percorso.

La seconda proposta, mediante una modifica della legge n.104 del 1992, si pone l’obiettivo di estendere il diritto alla pensione di inabilità per i cittadini stranieri che versano in tale condizione e che non posseggono ancora i requisiti richiesti per poterla ottenere, in modo tale da dare un concreto aiuto economico nell’ottica di una reale integrazione e inclusione sociale.

La terza proposta prevede una modifica della legge n.194 del 1978 e riguarda la possibilità per le donne minorenni che hanno già compiuto i 16 anni di interrompere volontariamente la gravidanza senza il consenso dei tutori legali o del giudice tutelare. Scopo della proposta è quello di evitare situazioni di forte disagio, sia fisico che psicologico, per le minorenni costrette contro il proprio volere a portare avanti gravidanze indesiderate, con le conseguenze che ciò comporta. La minorenne verrà seguita, in tutto il percorso, dai servizi di consulenza e sostegno previsti per questi casi.

Infine, l’ultima proposta di legge riguarda lo sport da far praticare a scuola anche al di fuori dell’orario scolastico. L’obiettivo è quello di far capire ai ragazzi l’importanza dello sport sia come momento di integrazione e aggregazione sociale sia come strumento di condivisione di valori fondamentali, primo fra tutti il rispetto. Tutte e quattro le proposte sono state approvate. L’esperienza è stata coinvolgente e molto positiva per tutta la classe, come lo sono stati anche i risultati raggiunti. Da riproporre nei prossimi anni.