Montechiaro: rapporti tesi tra Amministrazione e Comitato alla base della mancata concessione della municipalità per correre il Palio

L'Amministrazione ha evidenziato lo scarso interesse dimostrato dalla popolazione, il rettore replica con l'ostruzionismo da parte del Sindaco

“Volevamo solo essere felici“: è laconico il commento che appare sui canali social del Comitato Palio di Montechiaro poco dopo la notizia dell’esclusione del Comune alla corsa del Palio 2023, comunicata ieri sera in Consiglio del Palio dal Capitano Gianbattista Filippone. Un’esclusione figlia della mancata concessione, da parte dell’Amministrazione Comunale montechiarese, della municipalità, ovvero dell’ autorizzazione al locale comitato palio di correre in piazza Alfieri in rappresentanza dell’intero comune astigiano. Una conditio sine qua non necessaria per poter partecipare come Comune non solo alla corsa ma a tutte le altre manifestazioni paliesche come il Palio degli sbandieratori. In mancanza di questa, il Capitano del Palio non ha potuto far altro che prenderne atto ed escludere il comitato bianco-azzurro dal Palio.

Il sindaco Paolo Luzi, da noi interpellato, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’argomento ma ha preferito rimandarci a una delibera della Giunta Comunale di Montechiaro, datata al 9 novembre 2022, dove il Comune negava l’autorizzazione al Comitato Palio a prendere parte alla storica corsa, evidenziando “non senza dispiacere, che risulta più opportuno e consono al momento congelare il perseguimento della tradizione del Comune di Montechiaro d’Asti di partecipare e correre il Palio di Asti, negando la municipalità”.

La delibera in questione, approvata all’unanimità dalla Giunta Comunale tratteggia un quadro non propriamente idilliaco dei rapporti che si sono venuti ad instaurare negli ultimi anni tra il Comitato Palio e l’Amministrazione Comunale.

Dal 2013, si legge nel documento, l’attività paliofila di Montechiaro d’Asti è caduta in una profonda crisi di identità e di gestione. L’Associazione che gestiva la corsa del palio nel comune di Montechiaro ha infatti cessato la propria attività nel 2020 a causa di problemi legati all’amministrazione e alla trasparenza dei bilanci.

La base sociale dell’associazione aveva richiesto in passato l’intervento del Sindaco per favorire un ricambio dei membri dei vari Consigli Direttivi che avevano determinato la mancata trasparenza nei bilanci dell’Associazione. Nel corso dell’autunno 2020, i soci della precedente associazione si erano rivolti al Sindaco di Montechiaro, richiedendo di coordinare la costituzione di una nuova associazione finalizzata a continuare l’attività paliofila montechiarese. Tale azione venne finalizzata dal Sindaco con la proposta di costituzione dell’associazione no profit “Comitato Palio Montechiaro”.

L’attuale associazione no profit “Comitato Palio Montechiaro“, i cui soci fondatori derivano anche dalla precedente associazione, è stata costituita in data 08 Novembre 2020, a seguito del “Commissariamento” di una associazione analoga alle finalità del “Comitato Palio Montechiaro” per consentire il proseguimento dell’attività paliofila nel Comune di Montechiaro, creando pertanto una nuova entità giuridica che potesse escludere problematiche legate a pregressi debiti dell’associazione commissariata, anche tributari, ed al fine di presentare un nuovo direttivo che potesse ricostituire le credenzialità del Comune di Montechiaro d’Asti in seno al Consiglio del Palio ed al Collegio dei Rettori, venute meno negli ultimi anni.

Tuttavia, prosegue la delibera, recentemente (riferendosi sempre alla data del 9 novembre ndr) un socio dell’Associazione no profit “Comitato Palio Montechiaro” si è espresso in termini ineducati nei confronti del Sindaco e del Signor Renzo Cordero, Rettore per il biennio 2021/2022, nonché Consigliere comunale, accompagnati da messaggi di intimidazione e minaccia direttamente all’indirizzo di Cordero e del Sindaco Paolo Luzi. Questa dialettica è diventata di dominio pubblico tramite il gruppo Whatsapp gestito da membri del Direttivo del Comitato Palio Montechiaro, raggiungendo così anche alcuni minori inseriti nel gruppo stesso.

L’associazione no profit “Comitato Palio Montechiaro“, alla data della delibera (sempre il 9 novembre 2022) non ha mai censurato pubblicamente il comportamento di tale socio, di fatto, secondo l’Amministrazione, avallandone l’agire nei confronti del Sindaco e quindi dell’Amministrazione comunale.

Tutto ciò, per la Giunta Comunale, ha portato a una forte svilimento dell’immagine degli amministratori e dell’Ente di Montechiaro d’Asti, aggiunto al basso numero di associati all’attuale associazione no profit “Comitato Palio Montechiaro“, tra i quali si annoverano numerose persone non residenti e comunque non native e che dunque non hanno particolare interesse verso la comunità montechiarese e conseguentemente non ne stimolano il fattivo coinvolgimento. L’Amministrazione quindi, ha evidenziato lo “scarso interesse dimostrato dalla popolazione nell’adesione alla vita associativa del “Comitato Palio Montechiaro”, che fa sorgere importanti e sostanziali dubbi in merito ad un interesse generale dell’Amministrazione nel sostenere e dare prosieguo alla partecipazione della Corsa del Palio di Asti”.

Rimanda tutte le accuse al mittente il rettore di Montechiaro, Fabrizio Ferraris: “Quello che è successo ieri è una sconfitta non solo per il nostro paese , ma per tutto il mondo del Palio – afferma – non partecipare al Palio di Asti, per una comunità come la nostra, che conta 1200 abitanti, è una dispersione enorme di un patrimonio dell’intera comunità”.

Anche il rettore ripercorre il lungo e travagliato percorso che ha portato all’esclusione del Palio, puntando però il dito verso il primo cittadino, reo, a detta del rettore, di aver ostacolato in tutti i modi la partecipazione del comitato all’evento astigiano. “E’ vero, ci sono stati alcuni messaggi non consoni che sono girati nei confronti dell’Amministrazione durante la campagna elettorale per l’elezione del rettore lo scorso ottobre – dichiara – ma il socio che si è reso protagonista di questi fatti è stato sanzionato dai probiviri del Comitato con l’esclusione di un anno da tutte le attività, credo che sia una pena piuttosto pesante per un paliofilo”. 

Quello che contesta il rettore, invece, è l’ostruzionismo dellAmministrazione nei confronti del Comitato Palio: “Abbiamo cercato in tutti i modi di trovare un’intesa con l’Amministrazione, ma da parte mia ho trovato un muro nei nostri confronti.  Non penso sia corretto che un sindaco si trinceri dietro le delibere di Giunta: il primo cittadino parla di fratture e di situazioni tese, ma io sono una persona pacifica e dialogante e ho sempre cercato un rapporto costruttivo con l’Amministrazione. Poco dopo la mia elezione, è arrivata la doccia fredda della mancata concessione della municipalità. Forse il sindaco immaginava che bastasse iscriversi al Palio entro i termini di regolamento, il 15 di novembre, e poi eventualmente “sanare” la questione successivamente. Purtroppo il regolamento del Palio parla chiaro e siamo stati esclusi per questa mancanza”.

L’esclusione, come era lecito aspettarsi, è stata una doccia fredda per i tanti simpatizzanti biancoazzurri: “Mi spiace tantissimo per il nostro gruppo sbandieratori e musici che non potrà partecipare al Paliotto – continua il rettore – c’è un gruppo di giovanissimi che per la prima volta si era avvicinato alle bandiere e a cui verrà negata la possibilità di essere in piazza San Secondo”.

Ora, archiviata la delusione il Comitato Palio lavorerà per ricucire i rapporti e scongiurare l’esclusione permanente dal Palio di Asti: “Vogliamo in ogni modo ricomporre la frattura, e spero che il Sindaco non si intestardisca sulle sue decisioni: se Montechiaro non otterrà la municipalità entro il 15 novembre 2023, sarà escluso per sempre dal Palio di Asti”.