Clima di ottimismo nell’indagine congiunturale dell’Unione Industriale della Provincia di Asti

Il 18,9% delle imprese intervistate che prevedono un aumento dell'occupazione

L’Unione Industriale della Provincia di Asti ha condotto un’indagine congiunturale sulle aziende associate riguardante le previsioni per il secondo trimestre 2023.

I risultati mostrano un clima piuttosto ottimista con il 18,9% delle imprese che prevedono un aumento dell’occupazione, il 29,7% che si aspetta un aumento degli ordini totali e l’85,20% che prevede una costante per gli ordini di esportazione. La percentuale di aziende che prevede di far ricorso alla cassa integrazione è diminuita, mentre la percentuale di aziende che si aspetta aumenti per quanto riguarda i prezzi di materie prime, energia e logistica-trasporti è diminuita.

L’Unione Industriale della Provincia di Asti ha commentato, tramite il proprio presidente Andrea Amalberto, che nonostante ci siano insidie previste per l’anno in corso, il tessuto imprenditoriale dimostra ancora una volta di essere solido e strutturato per rispondere alle sfide che si trova ad affrontare. A livello regionale, gli indicatori registrano un miglioramento del clima di fiducia, in particolare nell’inversione di tendenza del comparto manifatturiero.

Le previsioni di aumento per ordini e produzione migliorano rispetto a dicembre, con un saldo tra previsioni di aumento e riduzione che si attesta su valori tipici delle fasi di espansione. La percentuale di utilizzo della CIG scende al 7,8%, vicino ai minimi storici, mentre gli investimenti si mantengono intorno al 30% delle aziende.