25 Aprile nell’Astigiano: storie invisibili dietro tracce visibili

Con il 25 aprile si celebra la Festa della Liberazione e si ricorda in particolare la lotta per la Resistenza messa in atto dai partigiani dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

Langhe, Monferrato e Roero furono protagoniste della Resistenza e sono ancora molte le tracce che troviamo sul nostro territorio che ricordano persone che in quel periodo hanno dato la vita per la libertà. Ci sono tracce visibili sui muri, sulle strade, nelle piazze: cippi, targhe, monumenti che sono li per raccontare storie invisibili. Sono lì tutto l’anno, non solo il 25 aprile, ma, come capita per tutte le ricorrenze, se va bene catturano l’attenzione un solo giorno ogni 365.

Eppure, se solo ci fermassimo un secondo a leggere una lapide o un cippo, saremmo riportati indietro nel tempo, a tu per tu con storie e persone che non ci sono più. I segni ci sono, tangibili, concreti, più o meno visibili, e raccontano.

mongardino partigiano

Come i proiettili che vediamo ancora incastonati nel muro al Sacro Monte di Mongardino: qui, il 26 marzo 1945, due partigiani furono raggiunti da una raffica di colpi sparati dai nazisti piazzati ai piedi del colle di Sant’Antonio. Alcuni li colpirono a morte: a ricordarli, una lapide che riporta il loro nome, e i resti ben visibili del rastrellamento, con i proiettili a colpire la mente ed il cuore, segni evidenti rimasti lì per non dimenticare.

mongardino partigiano

Tanti sono i cippi lungo le strade. Vi siete mai fermati a capire come mai sono lì? Sono stati installati per subire l’indifferenza del passante o piuttosto per ricordare? Per citarne uno, vi parliamo del cippo che si trova sulla strada salendo dal centro di Belveglio verso Località Bricco: una lapide tra il verde ricorda la triste storia di Giovanni Raimondi, siciliano proveniente da Corleone, in provincia di Palermo, fucilato a 23 anni proprio in quel bosco. Era partigiano della 100a Brigata, VIII divisione Garibaldi Asti, e morì per mano nazifascista il 29 marzo 1945. La lapide fu fatta realizzare e posizionare in sua memoria dai compagni di lotta.

belveglio cippo partigiano

Questi sono solo due esempi, chissà quante tracce visibili sono disseminate in provincia di Asti per raccontare storie invisibili. Se volete segnalarcele, potete inviare una foto e l’indicazione del luogo a direttore@atnews.it oppure via whatsapp al 3288521505 .