Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: intervista a Umberto Fasoglio, Sindaco di Cocconato

Ricominciamo con il nostro speciale 118 Sindaci: oggi incontriamo Umberto Fasoglio, Sindaco di Cocconato.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, ma solo perché da bambini si pensa ad altro. Ma poi, crescendo, sono sempre stato coinvolto nelle attività di tipo sociale e ricreativo, non solo a Cocconato ma anche nei paesi vicini.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Mi sono aggregato al gruppo che si candidava solo quando si stavano organizzando le liste per le elezioni. Pensavo (e questa era la mia volontà) di poter dare il mio contributo come consigliere, quindi di entrare nella amministrazione in modo graduale. Ma ad un certo punto, il Sindaco in carica (che oggi fa parte del gruppo consigliare) sul quale puntavamo, decise di non ricandidarsi nel ruolo.
A questo punto il gruppo decise che, volendo la continuità con l’azione del Sindaco precedente, la candidatura di un giovane e nuovo (in questo ruolo) come avrei potuto essere io, sarebbe stata la soluzione più idonea (già il sindaco precedente era stata eletta molto giovane) per garantire sia la continuità sia le nuove iniziative.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Assolutamente no. Questa è per me un’esperienza del tutto nuova. Nessun precedente in alcuna amministrazione pubblica, io ho una attività privata.
Per fortuna ho vicino delle persone che mi sostengono e mi aiutano a formarmi quell’esperienza che loro hanno già maturato.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Subito la felicità, condita con quel po’ di orgoglio personale derivato dal fatto di rendersi conto che moltissime persone di Cocconato avevano puntato su di me, giovane, per provare a continuare a muovere il paese verso un futuro migliore.
Ma subito è arrivata la concentrazione per continuare a sviluppare e portare a termine i progetti già in corso e, nel contempo, individuare e proporre progetti nuovi.
Non bisogna mai fermarsi.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Tutto il mandato non è stato affatto semplice. Prima c’è stato il Covid che da noi ha fatto danni e, purtroppo, morti. In questo caso la mia attività di farmacista mi ha aiutato anche a dare qualche risposta in più di quanto hanno potuto fare la maggior parte dei miei colleghi.
Ma il problema più complesso è stato nell’affrontare il caso della crisi dell’azienda CONBIPEL che sul nostro territorio da lavoro a 250 persone compresi interi nuclei famigliari.
Grazie all’impegno del Commissario Straordinario che ha lavorato benissimo, siamo riusciti a trovare un accordo con la nuova proprietà in cui si è assicurata la continuazione dell’attività in loco fino almeno al 2027. Per quanto è stato possibile, come Comune, siamo andati incontro ai nuovi amministratori, e siamo riusciti a dare un po’ più di sicurezza ai nostri concittadini coinvolti.
Si è trattato di una operazione lunghissima e difficilissima, le persone e gli enti coinvolti erano molti, c’erano sindacalisti, esperti e avvocati, una vera e intricata matassa da sbrogliare. Sono state effettuate le scelte giuste e si è arrivati a una soluzione che ha garantito la qualità della vita dei Cocconatesi.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

A causa della mia impegnativa attività professionale, confesso di sentirmi un po’ in colpa nel confessare che, pur dedicandomi il più possibile al mio ruolo, ho delegato due importantissimi settori al Vicesindaco e ad un Assessore, i quali, essendo molto esperti, mi rendono molto più tranquillo dedicandosi, il primo alle scuole e al sociale, e il secondo alle strade e a lavori pubblici. Ma tutta la squadra mi da un grande supporto.
In ogni caso io intervengo su ogni iniziativa per coordinare il lavoro in piena collaborazione con i due che operano.
Devo dire che senza queste due persone che sono presenti a tempo pieno, io non avrei più tempo da dedicare alla mia azienda.
Tutto il mio tempo lo dedico maggiormente a tutti i problemi che non sono coperti dalle altre due persone. E ce ne sono molti. Cocconato non è molto grande, ma è il maggior paese della zona. Gestiamo qui i servizi di un territorio molto vasto, io mi occupo di tutto e c’è da lavorare.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Sicuramento il raggiungimento dell’accordo sulla CONBIPEL che garantisce la presenza dell’azienda sul territorio per almeno altri tre anni.
Ma ci sono stati anche altri motivi di soddisfazione, come sono anche arrivate delle delusioni, e anche errori.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Utilizzo tutti i canali della comunicazione, i social, i classici manifesti, ma io sono portato per l’approccio diretto.
Dopo la impossibilità di promuovere incontri durante il COVID, da quest’anno ci siamo messi ad organizzarne con la popolazione, in centro e nelle frazioni, per portare alla conoscenza di tutti le problematiche che stiamo affrontando nella gestione amministrativa del Comune. Lo stiamo facendo anche ora anche se stiamo incominciando l’ultimo anno di legislatura, ma ci teniamo che il programma venga portato avanti e il gruppo spera di essere confermato alla guida del paese.
Personalmente io sono sempre disponibile a parlare con tutti, in comune, per strada, o anche se mi vengono a trovare nel mio posto di lavoro.
Il mio numero di cellulare è disponibile per tutti. Io rispondo a tutti.
Mi piacerebbe girare un po’ di più nelle strade e specialmente nelle frazioni del paese, ma confesso che mi manca il tempo, almeno 4 ore al giorno le devo dedicare a dormire.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Sono molto autocritico nei miei confronti, e spesso mi sorge il dubbio di non fare sempre tutto bene. Quindi sono soddisfatto per alcune cose realizzate, per altre lo sono di meno.
Ma in generale, e considerando che siamo stati bloccati dalla pandemia, sono soddisfatto del lavoro mio e del mio gruppo. Abbiamo molti cantieri aperti per andare incontro alle esigenze dei cittadini e per attirare nuove persone nel venire ad abitare a Cocconato.
A proposito di proseguire con l’incarico, devo dire che la domanda me la sono già posta, ma non sono ancora riuscito a darmi una risposta.
Il concetto che come gruppo ci siamo imposti è quello di puntare sempre sui giovani, anche col rinnovamento. Il gruppo andrà avanti e personalmente non ho ancora deciso. Devo fare una serie di ragionamenti che riguardano la mia vita professionale.
Poi vedremo.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Ritengo che la comunicazione e la trasparenza siano gli elementi essenziali per ricoprire bene il ruolo di Sindaco, anche se portando tutto alla luce del sole aumentano le possibilità di essere criticato, anche perché devi vere il coraggio di dire pubblicamente dei no e dei non so.
Poi è importante coinvolgere i giovani avvicinandoli, invitandoli ad assistere alle riunioni del consiglio comunale e discutere con loro dei problemi del paese.
Ho l’idea che nella vita tutti i cittadini dovrebbero, almeno per un mandato, fare il consigliere comunale.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

C’è una crisi enorme dovuta alla scarsità di dipendenti comunali, sia in numero, sia in qualità. La burocrazia imposta necessita di personale preparato.
Ma queste operazioni di completamento degli organici e di qualificazione del personale non dipendono da noi sindaci, devono venire dall’alto.
Comunque qui a Cocconato abbiamo in organico persone competenti e preparate sia per quanto riguarda l’area tecnica e l’amministrazione.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Per fortuna il territorio è ben presidiato dai carabinieri e i casi di furti e raggiri sono stati veramente limitati negli ultimi tempi.
Abbiamo installato delle telecamere e continuiamo a installarne. Alcune nuove telecamere penso di doverle installare nei punti di raccolta dell’immondizia perché in questo settore c’è veramente bisogno di intervenire per educare le persone alla corretta raccolta dei rifiuti.
Poi, in paese, data la sua disposizione, c’è da sempre il problema dei parcheggi. Ora stiamo lavorando alla creazione di uno spazio più appropriato, ma nel frattempo, per la gestione del traffico nel centro, in caso di necessità intervengono i Vigili urbani che sono a disposizione e che operano per più comuni della zona.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Purtroppo noto che la società è diventata più pretenziosa. C’è una alta rivendicazione dei propri diritti, ma un basso esercizio dei propri doveri.
Ma noi abbiamo il dovere di sostenere ed aumentare i servizi per la popolazione e cerchiamo di farlo nel miglior modo possibile.
Per il problema della crisi energetica ci siamo adoperati per trovare, per le nostre aziende del territorio, dei contratti con tariffe agevolate.
Cerchiamo di intervenire per agevolare i servizi per la popolazione anche quando questi non sono di competenza del comune.
Noi siamo sempre a disposizione della cittadinanza.
Per quanto riguarda i servizi sanitari e sociali ci serviamo ella struttura dell’Ente Territoriale di competenza, e poi abbiamo l’opera dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa locale e del 118.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Ci sono tantissime organizzazioni di volontariato che collaborano col comune. Ne cito alcune: Associazione Palio, Pro Loco, Comitato Gemellaggio, Associazione Carabinieri in congedo, Associazione Alpini, il Circolo del Tuffo, l’Associazione Sportiva Coccosport ecc.
Ci sono i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa, competenti per tutto il territorio Nord Astigiano, le cito a parte perché fanno un lavoro encomiabile.
Per quanto riguarda Vigili del Fuoco e Croce Rossa 118, il comune sta provando di dare una mano, cercando di trovare più persone, di ogni età, ma specialmente giovani, disponibili ad aggiungersi ai volontari che già operano.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Sogni ne ho veramente tanti! Di notte dormo poco e passo il tempo da sveglio a pensare a tante cose che vorrei fare per il paese, e poi alcune di esse provo a “buttarle giù” in modo completo.
Mi piacerebbe che tutti noi amministratori del territorio trovassimo un accordo per lavorare tutti insieme (quindi non solo per Cocconato) per il bene dei nostri comuni.
Tutti insieme, si avrebbe una visione del territorio molto più completa e si potrebbero intraprendere opere per rivitalizzarlo, anche perché se lo merita.
Nel frattempo un progetto è stato finanziato attraverso un bando del San Paolo e ci stiamo lavorando sodo. Si tratta di ristrutturare il palazzo Babilano, di proprietà comunale, attrezzandolo di spazi e servizi adibiti a quelli che oggi chiamiamo “coworking” e “costuding”. Questi spazi diventeranno disponibili per chi vuole lavorare o studiare distante dalla città, ma insieme ad altre persone per non stare isolato, poter scambiare esperienze e avere quei contatti oggi indispensabili nel mondo moderno
Il completamento di questo progetto servirebbe per ravvivare completamente la vita del paese. Le persone che scegliessero questo stile di vita nel nostro paese, contribuirebbero anche a migliorare la vita economica, sociale e culturale del territorio.
Al progetto materiale se ne aggiunge uno di marketing territoriale. Vogliamo unire Enogastronomia e Cultura, due cose che nel nostro paese non mancano ma che dobbiamo cercare di fare viaggiare allineate, per motivare delle persone, stufe della vita cittadina di venire ad abitare nel nostro territorio, dove troveranno gli stessi servizi, ma anche più tranquillità e distensione.
Ho altri due progetti.
Il primo è quello di intervenire sul completamento del campo sportivo con annessa pista di atletica, il tutto in collaborazione con la nostra Associazione Sportiva.
E poi di restaurare il salone poliambulatoriale di via Rosignano per metterlo a disposizione delle associazioni dove potranno situare la loro sede.
Un altro progetto in mente è quello di allestire un’area camper. Abbiamo molti turisti, alcuni dei quali giungono dal Nord Europa. Non sarebbe male allestire uno spazio apposito.
Per questi ultimi progetti stiamo cercando i bandi opportuni per poterli finanziare.