Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: intervista a Enrico Alessandro Cavallero sindaco di Costigliole d’Asti

Nuovo appuntamento con “118 Sindaci”, oggi vi proponiamo l’intervista a Enrico Alessandro Cavallero, sindaco di Costigliole d’Asti.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Da bambino no. Poi, con il tempo, mi sono appassionato alla politica grazie a esperienze giovanili, ma questo pensiero non correva ancora nella mia mente.
Poi nel 2004 alla mia prima esperienza di politica attiva sono stato eletto Consigliere Provinciale e, svolgendo tale funzione, ho incominciato a pensare che forse il Sindaco del luogo in cui sono nato, in cui vivo, e che amo con tutto il mio cuore, lo avrei potuto e saputo fare.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Dopo l’esperienza da Consigliere Provinciale, mi ero candidato alle elezioni comunali, fui eletto, ma nel gruppo di minoranza.
Così, nel tempo, l’intenzione di diventare sindaco si affievolì.
Arrivano le elezioni del 2019.
Dei miei amici volevano contrapporre alla lista del vecchio sindaco uscente, una nuova lista con intenti molto incisivi per il futuro del paese. Mi proposero la candidatura e stavo meditando su questa richiesta. Lo comunicai alla famiglia e mio figlio Andrea, che allora lavorava a Genova, per telefono mi disse: “Papà vuoi mollare? È finalmente venuto il momento che aspettavi da tempo! Mi hai sempre insegnato ad essere determinato nella mia vita e oggi lo devi essere tu!”.
Anche la mia amica di infanzia e di sempre Laura Bianco, mi disse: “Enrico è la nostra ora, non possiamo non dare un’alternativa al nostro paese, diamoci da fare per rivitalizzarlo come sempre abbiamo pensato di fare da quando eravamo giovani”.
Ho capito che non potevo più sottrarmi. Mi sono candidato a sindaco con una lista dal nome “Costigliole Viva”, non scelto a caso, e con una squadra di consiglieri tutti alla prima esperienza amministrativa ma motivati da una forte amicizia e dall’amore per Costigliole, questo è stato percepito e premiato dai concittadini e così abbiamo vinto le elezioni.
Oggi la mia cara amica Laura Bianco è assessore e mi sta dando un grande supporto morale nei momenti di difficoltà e nell’amministrare questo paese importante e difficile sotto molti aspetti.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Consigliere Provinciale dal 2004 al 2011, Consigliere Comunale dal 2009.
Poi dal 1984 ho iniziato il mio lavoro nell’amministrazione pubblica sempre a Costigliole. Ho ricoperto vari ruoli fino all’ultimo nella polizia locale della Comunità Collinare di cui Costigliole fa parte. Il mio lavoro lo ho svolto sulle strade, sulle piazze e comunque sempre a contatto con i cittadini con i quali ho sempre avuto un rapporto stretto quasi confidenziale di cui vado fiero. Ritengo inoltre che la mia attività lavorativa sia stata molto utile per acquisire importanti competenze fondamentali per amministrare.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Forse rappresento un caso, che se non unico, è senz’altro molto raro. Ho l’opportunità di amministrare un comune in cui ho lavorato da dipendente per 40 anni, in cui la mia famiglia è presente da generazioni, in cui sono nato, per questi motivi mi sono detto: ora che faccio il Sindaco a tempo pieno “Darò tutto me stesso a questo impegno”. Dal giorno dopo alle elezioni, sono tutti i giorni in Comune, sono stato assente solo nella settimana in cui ho avuto il covid e il giorno dei funerali di mia mamma. Al mattino arrivo prima dei dipendenti e non sono mai mancato un solo giorno nemmeno nel periodo in cui ho gestito l’emergenza COVID. Le mie giornate sono lunghissime, spesso gli impegni si protraggono fino a tarda sera e non mi fermo nemmeno nei fine settimana anche perché sono consapevole delle mie responsabilità che mi sono assunto di fronte ai miei concittadini.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Sicuramente l’emergenza COVID.
Sono stato chiamato a scelte impopolari e molto criticate, pochi miei colleghi lo hanno fatto, ma che si sono rivelate importanti per tutelare non solo la salute, ma anche la vita umana dei miei concittadini.
Sono stato il primo sindaco ad adottare provvedimenti per gli accessi agli uffici comunali, a chiudere, quando ancora nessun decreto lo imponeva, le case di riposo, i cimiteri, i parchi giochi, i circoli e tutti i luoghi di ritrovo e di aggregazione.
Sono stato il primo in Italia a disporre, con una ordinanza, l’utilizzo delle barriere in plexiglas e o vetro nelle attività commerciali aperte durante il lock down.
Durante la prima emergenza covid, a Costigliole abbiamo avuto un solo contagio, nessun decesso nemmeno nelle due case di riposo e nelle 3 comunità (oltre 300 persone).

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Ad alcuni problemi amministrativi legati al passato, alla valorizzazione, alla cura e alla pulizia del paese, alla valorizzazione della bellezza del nostro territorio ed al decoro urbano.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

I parcheggi. Era dagli anni ottanta che a Costigliole non veniva realizzato un posto auto in più, anzi per qualcuno era anche impossibile farlo.
Oggi, dopo quattro anni di studi, valutazioni, lavoro e calcoli ci sono 80 posti auto in più con una spesa minima e per il futuro abbiamo in progetto di realizzarne, nel centro storico, altri 40.
Mi ha dato anche molta soddisfazione l’essere riuscito a bloccare il progetto di un ascensore già appaltato, ma che, oltre a non essere accettato dai cittadini avrebbe avuto dei costi di manutenzione ordinari esorbitanti, e non sarebbe stato accessibile ai deboli, agli anziani e ai disabili. I soldi risparmiati sono stati utilizzati per la creazione di 35 posti auto vicino ai servizi e alle attività commerciali

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Usiamo spesso i social, Instagram, Facebook, durante la pandemia ho realizzato 70 dirette, ed è molto efficiente un servizio di messaggeria telefonica.
Io e i miei assessori siamo sempre disponibili a parlare con tutti, abbiamo avuto diversi incontri nelle frazioni ma riceviamo anche in Comune dal 2019 aperto tutti i giorni come il mio ufficio, non abbiamo mai fatto scelte senza confrontarci con i Costigliolesi, sempre disponibili a darci dei suggerimenti e qualche volta anche critiche.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Non sono io che devo giudicare se ho lavorato tanto e bene, il bilancio lo devono fare i miei concittadini.
Però, posso dire che, per l’impegno messo da me e dai miei collaboratori, che è sempre stato il massimo, una certa soddisfazione c’è.
Sicuramente mi ricandiderò nel 2024 e insieme a me ci saranno tanti degli attuali consiglieri e assessori.
Mi candiderò per portare avanti i lavori ed i progetti che ho ancora in corso, che hanno subito dei ritardi a causa pandemia e della crisi energetica come ad esempio quello della “Cittadella Sportiva”.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Non perdere mai il contatto con i concittadini. Molti amministratori dopo e la presenza fisica in campagna elettorale, tendono a essere meno presenti.
Solo senza interrompere il dialogo con i cittadini si riesce a comprendere bene quello di cui il territorio ha bisogno e si rende efficace la funzione di sindaco.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di una semplificazione della macchina amministrativa e di più personale, bisogna avere al possibilità di assumere più dipendenti.
I comuni sono sempre di più e incessantemente investiti di nuove competenze, e al personale in organico vengono chiesti sempre maggiori impegni e sono soggetti a sforzi non indifferenti.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

La sicurezza è stata oggetto del mio lavoro per tanti anni. Avevo già formalizzato un opuscolo sul tema, che ho distribuito alla cittadinanza e che ho qui a disposizione.
Su questo tema cerco di mettere a disposizione dei cittadini le mie esperienze.
Anche per queste mie pregresse attività lavorative, il rapporto con la Polizia Locale e i carabinieri è ottimo e riusciamo a dare ottime risposte alle esigenze dei concittadini.
Fondamentali anche le altre mie esperienze, negli anni ottanta a Beirut come componente del corpo interforze sotto l’effige dell’ONU, poi sono stato attivamente presente come Servizio Civile Nazionale, sia durante l’alluvione del 1994 sia durante i soccorsi per il terremoto in Emilia Romagna.
Sono stato abituato ad intervenire nelle emergenze e questo mi è stato utile

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Chiaramente il periodo della pandemia e della crisi energetica ha lasciato molte famiglie in condizioni disagiate, c’è chi ha perso il lavoro, c’è chi ha dovuto ridurre la propria attività e chi ha dovuto riattivarsi.
Il comune ha fatto tutto il possibile per venire incontro alle esigenze, con molta attenzione ai capitoli di spesa, nell’offrire nuovi servizi, mantenere quelli esistenti senza aumentare le tasse una grandissima soddisfazione contiamo di continuare così anche in futuro.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

La sinergia fra il comune e le associazioni no profit è molto importante.
Abbiamo un ottimo rapporto con l’Associazione Nazionale Carabinieri che durante il periodo del COVID si è prestata per dare supporto al comune nell’organizzare le vaccinazioni e altre operazioni.
L’associazione è sempre presente alle manifestazioni organizzate dal comune e sono degli ottimi collaboratori per il servizio di protezione civile.
È fondamentale avere dei volontari che mettono a disposizione le loro esperienze al comune e ai cittadini.
Abbiamo tre Pro Loco, Gli Alpini, La Croce Rossa e molte altre. Tutte lavorano in sinergia con il comune.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Costigliole è un paese importante e difficile. Ha circa 150 km di strade comunali, 4 frazioni importanti e il castello. Il territorio è a confine con i tre UNESCO: Langhe Roero e Monferrato, ha un tessuto produttivo rilevante, è la capitale del Barbera e siamo fra i paesi più vitati d’Italia; ci sono ancora enormi potenziali da far emergere e sviluppare.
A Costigliole ci sono imprenditori che hanno investito molto, e abbiamo una grande offerta di strutture ricettive, anche con eccellenze.
Sono convinto che una buona amministrazione porterà dei miglioramenti sensibili sul paese che risulteranno determinanti per riportare Costigliole in quella collocazione che le compete.
Il nostro progetto, è la realizzazione del programma che abbiamo proposto ai cittadini e credo che, nonostante il periodo della pandemia che ci ha limitato molto, chi viene oggi in paese possa già notare alcuni cambiamenti sensibili rispetto al passato. Tanto faremo ancora.
Tutte le nostre scelte non saranno mai imposte ma condivise coi nostri concittadini.