Sgombero di corso Casale: “Restituito alla legalità un pezzo di città”

In atto attività investigative sugli allacci abusivi della luce e sui subaffitti all'interno della palazzina

“Abbiamo ripristinato finalmente la legalità e risolto una situazione di degrado nella palazzina di corso Casale” così il prefetto di Asti Claudio Ventrice commenta i risultati dello sgombero di questa mattina che ha visto il sequestro della palazzina di Corso Casale ai civici 126 e 132.  Alle operazioni di questa mattina, che si sono svolte poco prima delle 8, hanno partecipato Carabinieri, Digos, Guardia di Finanza e Polizia locale. Presenti anche i Servizi Sociali del Comune, l’Enpa per prendersi cura di alcuni gatti randagi presenti nel palazzo, i tecnici dell’Enel per mettere in sicurezza gli allacci abusivi, i tecnici del gas per sequestrare le bombole rinvenute negli appartamenti.

Devo ringraziare tutte le forze dell’ordine, coordinate dal Questore Sebastiano Salvo, la Digos, guidata da Mario Berardi e la Squadra Mobile con Federico Mastorci, che ha fatto un lavoro certosino di indagine, il Comune di Asti che ha messo a disposizione i propri uffici per il grande lavoro di inclusione sociale. L’operazione di oggi dimostra che quando tutte le Istituzioni lavorano insieme i risultati si raggiungono e si raggiungono molto bene”.

“Quella di Corso Casale è una situazione che risale al 2015 – spiega il Questore di Asti Sebastiano Salvoil risultato di oggi è frutto di un lavoro di indagine lento. Abbiamo in una prima fase segnalato 13 persone, con rilevamenti investigativi che risalivano al gennaio 2023, in una seconda fase sono state indentificate altre 23 persone”.

“Abbiamo sempre messo al primo posto le esigenze delle persone che vivevano all’interno dello stabile – continua il questore – dobbiamo fare un plauso all’Amministrazione è riuscita a dare una risposta adeguata a tutte le situazioni di fragilità e non prima dell’intervento delle forze dell’ordine”.

“Ora–  continua – c’è attività investigativa in atto per gli allacci abusivi e le attività di subaffitto. Sono in corso i lavori di messa in sicurezza e di sigillatura dello stabile. Le forze di polizia stazioneranno in loco per 48 ore, fino a quando verrà installato un allarme anti-intrusione”. La Palazzina è stata restituita alla proprietà, che è stata nominata custode giudiziale dell’autorità giudiziaria”

“Il primo obiettivo, che ha mosso tutta la nostra attività, è stato la salvaguardia della dignità e dell’integrità della persona – ha affermato il Procuratore Laura  Deodatoanche  per la palazzina di Corso Volta, che presenta problematiche simili, interverremo nell’ottica di non ghetitzzare i residenti”.

Conclude il sindaco Maurizio Rasero: “Voglio ringraziare la istituzioni che hanno dato insieme una risposta a questo problema. I servizi sociali fin da subito hanno collaborato con il tavolo:  avevamo il dovere morale di dare una risposta a queste persone. Grazie a questo lavoro abbiamo risolto la maggior parte dei problemi e siamo riusciti ad intervenire in maniera soft rispetto alle problematiche presenti. I nostri servizi sociali erano presenti con un assistente sociale, un mediatore culturale ed un educatore: solo due persone erano presenti questa mattina nella palazzina e  sono state prese i n carico dai nostro Servizi”.


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