Lettere al direttore

Pista ciclopedonale senza sbarramento: “L’impressione é che a volte ad Asti sia sempre un pò come vivere sull’orlo del baratro…”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato, le foto e l’interpellanza di Massimo Cerruti del M5S Asti a riguardo di un fatto accaduto sabato scorso.


SABATO scorso 11/03/2023 pomeriggio.

foto argine depuratore massimo cerruti
PRIMA FOTO: la pista ciclopedonale senza nessuno sbarramento
foto argine depuratore massimo cerruti
SECONDA FOTO: di li a pochi metri il baratro con uno strapiombo verticale di parecchi metri

Per puro MIRACOLO non é successa una tragedia e grazie all’accortezza di mia figlia di 11 anni che in bicicletta é riuscita a fermarsi appena in tempo e urlare spaventata: “Papá… la strada non c’é più!!”

Sabato scorso complice la bella giornata di sole percorrevo in bicicletta insieme ai miei figli la stradina ciclopedonale sull’argine che arriva sino in corrispondenza del depuratore a San Fedele; nonostante vi fosse un importante cantiere ancora aperto e coinvolgente anche suolo comunale, l’ingresso non era inibito da regolare recinzione. Anzi, tutto portava a pensare che il transito potesse essere assolutamente regolare.
In realtà invece di lì a pochi metri la stradina si interrompeva improvvisamente senza ulteriori segnalazioni o barriere con un pauroso strapiombo verticale di parecchi metri e solo un miracolo ha voluto che ci si fermasse appena in tempo;

Consideriamo che quella zona è frequentata ogni giorno da molta gente, famiglie, bambini, ciclisti, podisti e così era anche quel sabato.
Da una rapida ricerca scopro da organi di stampa datati 24 giugno 2022 che venne “chiuso il tratto pedonale che costeggia il depuratore sito in Villaggio San Fedele, al termine di strada Quaglie, parallelamente al corso del Tanaro per consentire lo svolgimento delle attività propedeutiche ai lavori presso l’impianto gestito da Asp”.
Tali interventi prevedevano la realizzazione di una stazione di pompaggio sullo scarico in Tanaro del depuratore tali da consentire il recapito delle acque al di sopra della quota dell’argine e nel periodo estivo scorso, approfittando dei bassi livelli di fiume erano previste operazioni di scavo per la creazione di un canale interrato profondo tale da migliorare la tenuta degli argini.

Alla data di sabato gli scavi profondi riferiti all’estate passata erano ancora tutti in essere e, cosa inaccettabile, il cantiere non era per nulla sbarrato comportando un rischio enorme per l’incolumità delle persone.
Essendo il cantiere sul territorio del Comune di Asti, avendo quest’ultimo il dovere di vigilanza ed infine detenendo il Comune stesso la quota di maggioranza di Asp ho provveduto ad interpellare Sindaco e Giunta per sapere:
per quale ragione il cantiere era colpevolmente aperto all’accesso pedonale e ciclabile in una zona così tanto trafficata dai cittadini astigiani; per quale ragione la recinzione di un cantiere così importante (importi da milioni di euro di cui 70.000 euro solamente per oneri di sicurezza…) sarebbe dovuta essere costituita da una semplice e leggera rete rossa di plastica rimovibile e deteriorabile e non da apprestamenti più stabili e sicuri come staccionate o simili; per sapere chi è l’impresa appaltatrice, il direttore dei lavori, il coordinatore per la sicurezza, il piano di sicurezza, la data di consegna dei lavori, il tempo a disposizione e la data di fine lavori e se l’impresa attualmente sta rispettando il crono programma; in quale modo l’Asp e l’Amministrazione Comunale di Asti stanno vigilando da un punto di vista della regolarità amministrativa, di sicurezza, le tempistiche e quali iniziative intende prendere per garantire l’incolumità dei cittadini messa ora severamente a repentaglio.

Le domande le ho poste nelle sedi opportune, ATTENDO risposte adeguate da cittadino, padre e consigliere.
Sono stato fortunato e STAVOLTA é andata davvero bene… però l’impressione é che a volte ad Asti sia sempre un pò come vivere sull’orlo del baratro…

Massimo Cerruti
M5S Asti

Interrogazione argine

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