Il vino fa male alla salute? Se ne parla a Roatto insieme al nutrizionista Giorgio Calabrese

Periodicamente si riaccende il dibattito sulla pericolosità del vino, nelle ultime settimane per la decisione dell’Irlanda che intende inserire sulle etichette delle bottiglie di vino, primo Paese europeo, la dicitura “nuoce alla salute“, come già succede per i pacchetti di sigarette.

L’alcool, anche se in quantità minime, è un veleno? Possiamo continuare a bere vino con moderazione oppure dobbiamo diventare astemi? È un tema che tocca moltissime persone, e quindi numerosi opinionisti, presunti esperti e pochi scienziati stanno intervenendo, riportando posizioni favorevoli e contrarie: ad esempio ci sarebbero seri problemi di rischio di cancro consumando vino o addirittura problemi neurologici, il cervello si restringerebbe a causa dell’alcool.

Dall’altra parte, pur non negando la tossicità dell’alcool, si ricorda che nel vino sono contenute numerose sostanze in grado di regolare positivamente la risposta antiossidante e stimolare la produzione di neuro protettivi, riducendo lo stress ossidativo e potenziando la capacità intrinseca del cervello di rispondere a uno sbilanciamento nella produzione di radicali liberi.

Per cercare di fare chiarezza, la neonata associazione culturale con sede a Roatto “La Stele di Nettuno”, con il patrocinio del Comune di Roatto e la collaborazione del Circolo Legambiente Valtriversa ha invitato il professor Giorgio Calabrese, noto nutrizionista e docente universitario, consulente scientifico del Ministero della Salute, giornalista pubblicista, ricercatore, ospite di numerose trasmissioni televisive (TG2 Salute, Medicina 33, Porta a Porta, Uno Mattina e tanti altri), a parlare sul tema.

L’incontro, a ingresso libero, è stato organizzato per sabato 18 marzo alle 17 e si terrà nella chiesa parrocchiale di Roatto, in piazza Piemonte. Ampio spazio verrà lasciato alle domande del pubblico presente.