Chiusura del Maina, Malandrone: “Quali impegni sono stati presi per il ricollocamento?”

Il consigliere ha denunciato la difficoltà dei lavoratori a trovare un nuovo impiego, sottolineando come ci sia stata solo la ricollocazione di due dipendenti su 51

La chiusura della Casa di Riposo città di Asti continua a scatenare una serie di problematiche per i lavoratori che vi lavoravano. Secondo quanto riportato da Mario Malandrone, consigliere comunale di Ambiente Asti, che ha presentato un’interpellanza in merito,  51 dipendenti a tempo indeterminato hanno perso il posto di lavoro, mentre altrettanti a tempo determinato si trovano senza lavoro.

Malandrone ha evidenziato come tali lavoratori non possano accedere ad ammortizzatori sociali e come per i lavoratori a tempo indeterminato si sia aperta la procedura di mobilità. Inoltre, ha sottolineato che dal mese di dicembre tali lavoratori sono senza reddito.

Tra i dipendenti della Casa di riposo, vi sono OSS, personale sanitario, addetti alle cucine, addetti alla manutenzione e personale amministrativo. La situazione di questi lavoratori è dunque particolarmente delicata.

Malandrone ha poi denunciato la difficoltà dei lavoratori a trovare un nuovo impiego, sottolineando come ci sia stata solo la ricollocazione di due dipendenti su 51, uno in Provincia di Alessandria e uno nel Torinese.

Il consigliere comunale ha inoltre parlato della richiesta da parte della Regione a Finpiemonte per ottenere la garanzia dell’anticipo degli stipendi dei dipendenti, che non lo ricevono da un paio di mesi. Ha poi evidenziato come il Comune di Asti abbia nuovamente avanzato la richiesta alla Casa di riposo relativa all’IMU, nonostante ci siano state sentenze sfavorevoli in merito.

Malandrone ha chiesto al Comune di Asti quanti dipendenti siano stati ricollocati, quale impegni abbia preso per ricollocare i dipendenti della Casa di riposo, a che punto sia la procedura di mobilità dei dipendenti e qual sia stato il coinvolgimento dei Comuni, della Provincia di Asti, degli Enti, dell’ASL e dei Consorzi Assistenziali del territorio nel tentare di ricollocare i dipendenti della Casa di Riposo.

Il consigliere comunale ha anche chiesto quanti siano stati ricollocati sul territorio astigiano, quali siano state le ragioni che hanno portato il Comune di Asti a richiedere il pagamento dell’IMU alla Casa di riposo Città di Asti e se sia vero che il Comune di Asti abbia sempre avuto sentenze sfavorevoli in merito.

Malandrone ha poi chiesto a quanto ammonta la cifra messa a bilancio da parte del Comune di Asti negli ultimi 10 anni, quali sono state le motivazioni che hanno portato alle sentenze sfavorevoli per il Comune di Asti e quali sono state le conseguenze per la Casa di Riposo nel dover mettere a bilancio l’IMU in precedenza, considerando che si è dimostrato che questa tassa non dovrebbe essere dovuta come richiesta dal Comune di Asti.

Infine, il consigliere comunale ha chiesto quali azioni siano state intraprese dal Comune di Asti dopo le diverse sentenze rispetto alla Casa di Riposo, per evitare che la tassa venga nuovamente richiesta in futuro.

Leggi l’interrogazione: Casa di riposo Città di Asti