Asti, fermato dalla Polizia vasto smercio di droga nel centro cittadino

Lo smercio di droga era di circa 1500 dosi di cocaina per un valore complessivo di circa 300.000 euro. 10 i presunti spacciatori denunciati, 4 arrestati, di cui uno in flagranza e sequestrato un immobile e relativi terreni acquistati con i guadagni illeciti dello spaccio

Nei giorni scorsi la Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Polizia di
Stato di Asti, a seguito di un’approfondita indagine coordinata dalla Procura della
Repubblica di Asti, ha dato esecuzione a 3 provvedimenti restrittivi, 2 custodie
cautelari in carcere e una sottoposizione agli arresti domiciliari, emessi dal G.I.P.del Tribunale di Asti, nei confronti di altrettanti soggetti gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini erano nate sul finire del 2021, a seguito del monitoraggio di numerose
cessioni, nel centro di Asti, di sostanza stupefacente di tipo cocaina da parte di HADAJ Isuf, cittadino albanese classe 72′, la figura di maggior spicco tra i soggetti indagati.

Grazie alle attività d’indagine sia tradizionali che tecniche, è stato possibile registrare numerosissime cessioni effettuate dall’albanese, a qualsiasi ora del giorno e della notte, dalla finestra della propria abitazione, durante le cene famigliari in diversi locali cittadini, e in altri snodi principali della città, come in Corso Torino, attività dallo stesso definita come vero e proprio “lavoro”. Tant’è che nel corso dell’inchiesta sono state monitorate circa 1500 dosi di cocaina (circa 3kg) rivendute dal predetto, per un valore sul mercato di circa 280.000 Euro, circa 100 Euro al grammo. Diverse cessioni avvenivano persino nei pressi di alcune scuole cittadine primarie e secondarie, anche utilizzando particolari accorgimenti, come utilizzare diverse auto ove nascondere la cocaina da rivendere, fino a nasconderla in scatole dei medicinali.

Gli altri 2 arrestati, BATTISTON Davide, classe 78′ (arrestato in carcere) e
GHIOTTI Fabiola, classe 94′(sottoposta ai domiciliari), sono emersi in quanto acquirenti di cocaina presso HADAJ, acquisti finalizzati alla successiva rivendita sulla piazza astigiana, per un quantitativo di circa 2 etti, per un valore di circa 20.000 euro

Gli altri soggetti denunciati sono ulteriori 4 albanesi e 3 italiani, che si sono evidenziati anch’essi nel corso delle indagini in qualità di presunti spacciatori di cocaina, particolarmente attivi, pur smerciando quantitativi minori.

Infine è stato altresì denunciato uno dei clienti di HADAJ per il reato di furto, in
quanto gravemente indiziato di aver pagato la cocaina attraverso il furto di attrezzi edili
di particolare valore, circa 10.000 euro.

A seguito degli accertamenti patrimoniali operati dagli investigatori della Squadra
Mobile a carico del principale indagato, la Procura della Repubblica ha richiesto ed
ottenuto dal G.I.P.del Tribunale di Asti, l’emissione di un decreto di sequestro
preventivo di un immobile e dei relativi terreni, acquistati attraverso i proventi illeciti dell’ attività di spaccio.

Nel corso delle numerose perquisizioni delegate dalla Procura sono stati sottoposti
a sequestro numerosi oggetti edili provento di delitto, assegni per un valore di 11.000
Euro, sostanza stupefacente tipo cocaina pronta allo smercio e 12.000 Euro provento
dello spaccio. Circostanza durante la quale, uno degli indagati, PRECI Nikolin, classe
1990, è stato arrestato in flagranza di reato poiché trovato in possesso di 28 “palline”
di cocaina pronte alla vendita e 12.000 euro contanti.

L’attività repressiva della Polizia di Stato in disamina si inserisce in quadro di costanti ed intense attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti cosi pericolose come la cocaina, il tutto a poche settimane di distanza dagli arresti operati nei confronti di alcuni nord africani ed italiani, nella zona ricompresa tra la Stazione
Via Dogliotti – il Movicentro – e Corso Matteotti.

Giova evidenziare che la fase in cui si sta operando è quella delle indagini e che la
responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.