Successo ad Asti per lo spettacolo “Sono solo nella stanza accanto” nella Giornata Mondiale contro il bullismo

Lo spettacolo si ispira ad un recente fatto di cronaca: il 23 febbraio 2018 il diciassettenne Michele Ruffino si getta da un ponte nei pressi di Torino

Il Comune di Asti non è rimasto indifferente alla Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo del 7 febbraio. L’Assessorato alla Cultura ha fortemente sostenuto lo spettacolo teatrale “Sono solo nella stanza accanto”, andato in scena allo Spazio Kor nella rassegna Teatro Scuola.

L’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi: “Tenevo molto a questa giornata. Ho desiderato sin dal primo momento portare ad Asti questa rappresentazione di grande gusto che vede in scena due giovani appassionati di videogiochi che pur lontani geograficamente si conoscono poco alla volta svelandosi l’un l’altro torti e conflitti di cui sono protagonisti. Ero certo che parlare di un tema così
importante come quello del bullismo attraverso il teatro e il linguaggio dei giovani avrebbe fatto breccia nelle menti degli studenti. I videogiochi, WhatsApp, i social, sono strumento di affermazione dei ragazzi di oggi ed è forse questo il modo per parlare loro di temi così importanti. Il male esiste e non si può far finta di nulla, né tantomeno sconfiggerlo, ma parlarne ci aiuta a riconoscerlo e identificarlo nelle sue innumerevoli manifestazioni. A fine spettacolo un talk con Jessica Ruffino, sorella di Michele, vittima di bullismo e suicida a 17 anni. È venuta ad Asti per riflettere insieme a noi. La ringrazio moltissimo. Il Comune non vuole lasciare indietro nessuno: fare cultura significa anche raccontare di un mondo imperfetto e che non ci piace, ma che va affrontato”.   

Lo spettacolo (di Giacomo Ferraù Tobia Rossi, e con Edoardo Barbone, Eugenio Fea, Eco di fondo / Caterpillar) vede protagonisti due gamer adolescenti i quali sospettano che un loro compagno di gioco on line, assente da qualche giorno, sia il ragazzo suicida di cui parlano tutti i media. Il dubbio fa precipitare i due ragazzi in un vortice di dubbi e riflessioni, paure e segreti indicibili. Un racconto dolceamaro di crescita e scoperta di sé che induce a riflettere sulla piaga sociale del bullismo e sulle contraddizioni del nostro presente. “Credo che questo appuntamento per i ragazzi delle scuole sia stato molto formativo e toccante: un’occasione per riflettere su un tema purtroppo molto attuale e che tocca moltissimi giovani e giovanissimi e su cui è giusto che l’amministrazione comunale tenga alta l’attenzione” – ha commentato il Sindaco Maurizio Rasero.

Lo spettacolo si ispira ad un recente fatto di cronaca: il 23 febbraio 2018 il diciassettenne Michele Ruffino si getta da un ponte nei pressi di Torino. Il ragazzo subiva dai compagni di scuola umiliazioni e continue torture psicologiche, che hanno alimentato le fiamme del palazzo della sua esistenza, fino a renderlo invivibile. “Uno spettacolo che rende, a nudo e crudo, viva la storia di Michele – ha spiegato Jessica Ruffino, sorella del ragazzo – ed è importante ricordarsi che più che dare retta alle
parole altrui bisogna ascoltarsi, amarsi, inseguire e realizzare i propri sogni. Un grazie al Comune di Asti per aver portato questo spettacolo e la storia di mio fratello a giovani ragazzi che hanno una vita davanti e sono alla continua ricerca di sé stessi. Un grazie alle compagnie e ad Eugenio ed Edoardo per emozionarmi ogni volta”.

Il Progetto Teatro Scuola 2023 del Comune di Asti prosegue fino al 21 aprile, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Asti, Fondazione Piemonte dal Vivo e Teatro degli Acerbi.


spettacolo bullismo
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