Lettere al direttore

Coordinamento Asti Est: “La vergogna di via Gancia: famiglie povere trattate come disoneste”

Riceviamo e pubblichiamo.


In riferimento alla comprensibilissima rabbia dei proprietari privati della palazzina di Via Gancia, recentemente sgomberata per rischio crollo, l’Atc accampa le sue ‘motivazioni’. La scusa è sempre la stessa: non abbiamo soldi. Per questo non si sono fatti i lavori di manutenzione necessari.

L’Atc è il maggior proprietario dell’immobile, dove la maggioranza degli inquilini sono quindi assegnatari di alloggi popolari. E sembra quasi indirettamente scaricare la colpa dei mancati lavori su questi ultimi. Ma se una famiglia indigente vive in una di quelle case perché non può permettersi un alloggio privato, va da sé che non può fare spese per la manutenzione. E’ l’Ente che deve provvedere alla manutenzione degli immobili e se si rifiuta di farlo è inevitabile che prima o poi possa accadere il disastro di via Gancia. Ora le poche famiglie che con grandi sacrifici hanno acceso un mutuo, si ritrovano con un pugno di mosche. Adesso è comodo per l’ATC dire ‘arrangiatevi’. E, per quanto riguarda gli inquilini di alloggi popolari, va ancora detto che le spese condominiali sono altissime, sproporzionate per essere di edilizia residenziale pubblica.

Molte famiglie non ce la fanno a pagare e diventano morose, e pure morose colpevoli. Già, il livello di Isee che viene adottato come soglia per distinguere tra moroso colpevole o incolpevole è bassissimo. Così tantissime famiglie povere vengono trattate come disoneste. Buoni a pretendere e a prendere, ma assenti quando devono mettere in pratica i loro doveri.

Brunella Testoni per Coordinamento Asti Est