Al via un laboratorio teatrale per una partecipazione attiva a “La Passiùn di Gesü Crist” di Castagnole Monferrato

La tradizionale azione scenica tornerà il Giovedì Santo 6 aprile a Castagnole Monferrato

Il Giovedì Santo 6 aprile a Castagnole Monferrato (AT) tornerà “La Passiùn di Gesü Crist”, azione teatrale popolare itinerante che giunge quest’anno alla ventunesima edizione dall’anno della ripresa, operata dalla comunità castagnolese su impulso del drammaturgo Luciano Nattino e dell’antropologo Piercarlo Grimaldi.

Appuntamento fisso nella Settimana Santa astigiana, la Passiùn è un esempio di tradizione recuperata, salvata dall’estinzione, di nuovo posizionata nella circolarità del calendario rituale contadino, patrimonio della comunità e ormai attesa dai numerosi “Pellegrini della notte”, così Luciano Nattino definì il pubblico che ogni anno raggiunge Castagnole per sentirsi parte di un rituale di antica memoria, al contempo un momento di riflessione laica sulle sofferenze del Cristo uomo e vittima, che è entrato nelle consuetudini di
credenti e non.

Il rispetto della tradizione e dei suoi simboli distintivi (come il canto di questua, la legatura delle campane, i suoni delle tarabacule..) non esclude la componente di innovazione, di rilettura, che è lecita ad ogni edizione ed è funzionale a mantenere la vitalità della manifestazione. E quindi ci sarà spazio per nuovi ospiti e per nuove parole che restituiscano l’immagine del tempo presente e la pongano simbolicamente ai piedi di Gesù, uomo innocente e sofferente, nella notte che commemora la sua agonia.

Un incontro aperto, come sempre, a tutte le confessioni, a credenti e cercanti, che vedrà la partecipazione attiva della comunità di Castagnole, di artisti ospiti che proporranno il loro punto di vista, di gruppi di ogni età e provenienza.

Data l’essenza collettiva e comunitaria dell’azione rituale e la centralità del ruolo del pubblico partecipante, in cui ciascuno è attivamente coinvolto, si propone quest’anno un percorso di preparazione all’evento del Giovedì Santo, che comprenderà una conferenza di approfondimento teorico (a cura dell’antropologo Piercarlo Grimaldi e di Claudio Bernardi, docente di sociologia dell’Università cattolica di Milano) e un laboratorio teatrale condotto dal regista dell’edizione 2023, Tommaso Massimo Rotella, con ospiti.

Il laboratorio teatrale, che si svolgerà a Castagnole Monferrato a casa degli alfieri (Località Bertolina 1) presso la Sala Julian Beck, nei sabati 11, 18, 25 marzo e 1 aprile dalle ore 15 alle ore 18, ha un carattere fortemente pratico.

La prima parte verte sull’esplorazione dell’uso del proprio corpo e della propria voce ai fini della rappresentazione. Quindi si porterà l’attenzione, sempre attraverso esercizi e giochi teatrali singoli e di gruppo, al rapporto tra il proprio corpo e lo spazio in cui si agisce.
Le tre dimensioni esplorate serviranno per introdurre il concetto di “spazio teatrale” come dimensione distinta dallo spazio di uso quotidiano, concetto fortemente legato alla capacità di immaginare, la facoltà propria di ogni essere umano che rende possibile l’atto teatrale stesso.

La seconda parte del percorso laboratoriale affronterà la lettura dei testi selezionati per l’edizione 2023 della manifestazione del Giovedì Santo.

L’ultima fase riguarderà la creazione condivisa delle azioni sceniche che verranno ambientate e provate nel centro storico di Castagnole Monferrato: azioni teatrali che richiamano la ritualità e la teatralità popolare, fatte di gesti significativi, fortemente simbolici, anche coreografati.

Risultato finale sarà una drammaturgia creata ad hoc per il gruppo, che da un lato rispetta la continuità col passato, grazie all’inclusione degli elementi caratterizzanti il rito tradizionale (l’antico canto di questua, il crocifisso ligneo, le tarabacule…), e dall’altro è caratterizzata secondo il tema dell’anno, che verrà comunicato durante lo svolgimento del percorso.
In occasione del laboratorio verrà inoltre aperto a casa degli alfieri l’Archivio: unico nel suo genere, creato dal drammaturgo Luciano Nattino, contiene una raccolta composita e complessa che documenta oltre 50 anni di attività artistica dalla compagnia teatrale “Casa degli alfieri”. Testimonia di un immenso patrimonio di lavoro d’arte comune, sviluppatosi tanto sul territorio di appartenenza quanto a livello nazionale ed internazionale, e conserva traccia delle più importanti collaborazioni con altri artisti ed enti. Tra le “carte di
valore” le ricerche e i documenti su “La Passiùn di Gesü Crist”.

Il percorso laboratoriale, che si rivolge tanto alla comunità castagnolese quanto a chiunque sia interessato ad un coinvolgimento attivo nelle azioni teatralizzate, è gratuito ed aperto a tutti gli interessati dai 16 anni in su, anche a chi non ha esperienze teatrali pregresse.

La frequenza a tutti gli incontri è fondamentale per preparare al meglio la rappresentazione. L’adesione al laboratorio implica altresì la presenza dei partecipanti alla manifestazione del Giovedì Santo il 6 aprile, dalle ore 21.

Per informazioni e per prenotare la partecipazione al laboratorio: cell.3287069085 (orario pomeridiano) info@archivioteatralita.it .

L’iniziativa è realizzata e finanziata da Casa degli alfieri – Archivio Teatralità Popolare con il Comune di Castagnole Monferrato, con il contributo della Regione Piemonte per la valorizzazione e promozione dei beni archivisticidi interesse culturale, con la collaborazione della Fondazione Radiciper le memorie di Langhe, Roero e Monferrato e della rivista Astigiani.

info: 339 2532921 – info@archivioteatralita.it – www.archivioteatralita.it


Photo credit Maurizio Agostinetto

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