Si ragiona sull’Asti del domani: “Più ZTL e isola pedonale, ma no a iniziative spot. Non siamo la stampella dell’Amministrazione”

Mario Malandrone (Ambiente) presenta i risultati della consultazione sulla viabilità cittadina: "Il 43% rinuncerebbe all'auto se la mobilità fosse buona dal punto di vista dei trasporti pubblici e sicura per perdoni e ciclisti"

Si muove la discussione all’interno del mondo politico astigiano (ma non solo) per definire quale sarà l’assetto futuro del piano del traffico cittadino, che porterà con sé nuove estensioni della zona pedonale e della ZTL.

Il sindaco Maurizio Rasero, da parte sua, ha già chiesto alle opposizioni di collaborare per mettere in campo nuove azioni: “Se riuscissimo a trovare un’intesa su alcune cose da fare insieme – questo il ragionamento del primo cittadino – avremmo tempi molto più celeri rispetto all’approvazione dell’iter del PGTU“.

L’opposizione, invece, coordinata dal consigliere di Ambiente Asti Mario Malandrone ha lanciato nei giorni scorsi una consultazione per saggiare gli umori della cittadinanza sul tema, raccogliendo idee e proposte. Le risultanze sono state discusse in una riunione che si è tenuta sabato scorso alla Casa del Popolo.

“Noi siamo, e lo dice il nostro programma di coalizione,  per l’ampliamento di isola pedonale e ZTL, ma in un progetto complessivo di città futura – spiega Mario Malandrone al termine dei lavorila scorsa Amministrazione ha investito sul PGTU, a cui abbiamo risposto con osservazioni puntuali. Per noi non è comprensibile un atteggiamento a spot, a interventi viari improvvisati su una mappa bianca che non analizzi flussi di traffico e che prescinda da pianificazione di trasporto pubblico e mobilità sostenibile. Questa idea della condivisione a scatola chiusa non ci convince. Noi di proposte ne abbiamo fatte molte. La cornice è l’inquinamento presente in città e la mobilità presente, se si agisce sulla serrata del centro, occorre pianificare alternative, senza caricare le periferie di inquinamento”.

Nel campione, oltre l’80% vuole più ZTL

Dai dati dell’opposizione, nel campione di 160 intervistati il 92% ritiene necessario un nuovo piano e il più dell’80% ritiene importante allagare isola pedonale e ZTL. “E’ chiaro che un nuovo assetto ci interessa, ed è anche un obbligo di legge arrivare a un 70% pedonale nei prossimi anni e ad un 100% di ZTL: la cornice in cui questo deve svolgersi è fatta di trasporto pubblico locale efficiente. Il tema è la mobilità di molti cittadini soprattutto delle frazioni. Ben l’ 87% ritiene non adeguato il trasporto pubblico locale e da un voto che va da scarso a insufficiente: a questo va aggiunto un piano complessivo sulle barriere architettoniche dove in questi anni non  si è fatto nulla”.

Inoltre per la coalizione “va aggiunta un’integrazione tra piste ciclabili. Quasi il 90% le ritiene inadeguate. È da tenere conto che la maggior parte di loro, ben il 43%, rinuncerebbe all’auto se la mobilità fosse buona dal punto di vista dei trasporti pubblici e sicura per perdoni e ciclisti, mentre il 25% già sceglie di non usarla”.

“Non siamo l’ancora di salvezza dell’Amministrazione”

Sull’ allargamento le opposizioni concordano che occorra partire dal centro e da aree come Piazza Roma , zona museale, Cattedrale piazza Medici eanche su altre vie che connettono la stazione al centro, ma occorre innestare su questo il trasporto pubblico locale: “I soldi che l’Amministrazione mette a bilancio dagli stalli blu, dovrebbero andare per il trasporto pubblico, mobilità inclusiva e sostenibile. Il piano deve essere complessivo prendere spunto dai PUMS , non tralasciare le periferie e i quartieri  e non pensare il piano come oliare il passaggio delle auto serrando il centro anche al trasporto pubblico locale”.

“Abbiamo sempre fatto proposte ma non siamo l’ancora di salvezza di un Amministrazione che non è riuscita a allargare né isola pedonale ,né la Ztl, n§é a migliorare i trasporti . Le nostre idee le abbiamo espresse su un progetto complessivo: abbiamo fatto proposte su intermodalità ( ferrovie sospese, nuovo trasporto pubblico locale, corsie ciclabili, intermodalità dai parcheggi di scambio all’uso dei mezzi pubblici ,alla bici ) e continueremo a costruire proposte coi cittadini”.

“L’offerta di condivisione che fa il sindaco – conclude Maladrone –  non può essere a spot, ma rientrare in questa visione complessiva e collettiva di funzioni e bisogni della città. Tutte le nostre proposte le conosce molto bene, le facciamo da anni in Consiglio: ascolteremo le proposte dell’Amministrazione ma proposte ne abbiamo fatte e ne facciamo.


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