La minoranza sul Centro Diurno: “Rimpallo insopportabile: ci sarà qualcuno che possa affrontare la questione?”

Mario Malandrone (Ambiente Asti): " Davvero nessuno in ASL o tra i nostri amministratori ha pensato a un piano B?" E parafrasa Brecht: "Ci sarà pure un giudice a Berlino?"

La minoranza ha presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale in seguito a quanto da noi riportato in un recente articolo, dove si raccontava l’improvvisa cessazione del servizio del Centro Diurno Alzheimer in seguito alla chiusura della Casa di Riposo Città di Asti, con conseguente disagio per le famiglie degli ospiti e la ricerca da parte delle lavoratrici della struttura di un’altra sede dove proseguire l’attività.

“Tre cose abbiamo chiesto dopo il disastro – spiega il consigliere di Ambiente Asti Mario Malandrone, che ha presentato l’interrogazione a firma anche dei colleghi Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti si Può)la prima era la garanzia dei lavoratori e purtroppo la strada è lunga, anche se i comunicati sono trionfanti. La seconda erano delle risposte per il centro diurno. Non ce ne sono, eppure era prevedibile questo dramma. Infine anche il futuro per il dormitorio ed è appeso a un filo”.

Quindi sarebbe opportuno dire che chi aveva responsabilità, politiche ha fallito fino ad ora: ha fallito nella previsione degli effetti e sui tempi – prosegue il consigliere – e non può essere una scusa la celere fine della Casa di Riposo: era nell’aria e si è dormito su alcuni servizi all’interno, in particolare sul Centro Diurno. Davvero nessuno in ASL (con cui il centro diurno è convenzionato), tra i nostri amministratori ha pensato a un piano B? La questione del centro diurno era da affrontare e va affrontata velocemente”.

“Il rimpallo istituzionale è insopportabile, ci si rimpalla la responsabilità – attacca Malandronenonostante sia un servizio unico in città, l’Asl indica il Comune come soggetto che dovrebbe risolvere il problema, il Comune abbozza una risposta insufficiente. Alle famiglie, ai lavoratori, ai pazienti va tutta la nostra solidarietà, perchè stanno sopperendo a ciò che chi sarebbe responsabile di fare non sta facendo. Come disse Brecht, “Ci sarà pure un giudice a Berlino?”, ci sarà pure qualcuno in ASL, tra gli amministratori del Comune che prende in carico la questione?”

In allegato, l’interrogazione in merito:

interrogazione centro diurno