Domani la protesta dei mercatali astigiani: “stallo alla messicana” tra falchi, colombe e Amministrazione Comunale

E' in fase di valutazione anche uno sciopero dei banchi per mercoledì 17 gennaio. Oltre al braccio di ferro tra ambulanti e Comune, dissidi interni tra il G.O.IA. e la commissione mercatale

Si terrà domani, martedì 10 gennaio la protesta degli ambulanti del mercato unico  di piazza Alfieri e piazza Libertà di Asti. L’inizio della manifestazione è prevista per le ore 16. Sul tavolo ci sono diverse richieste da parte dei mercatali: innanzitutto la decisioni del Comune di Asti a riguardo della riduzione  dell’orario ( dalle 19 alle 15.30 )  e anche contro la proposta di unificare il mercato spostando tutti gli operatori di Piazza Alfieri e Piazza Liberta in Piazza Campo Palio. Altra questione in sospeso è poi quella del canone unico, materia molto sensibile su cui gli ambulanti avevano fatto sentire la propria voce già nei mesi scorsi.

Dopo il ritrovo alle ore 16, i dimostranti faranno un percorso a piedi fino in comune con la richiesta di parlare col Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore Mario Bovino
Mercoledì 11 e sabato 14 gennaio si rinnoverà la protesta con un sit -in dei commercianti, che rimarranno sul posto con cartelloni e furgoni. E’ in fase di valutazione anche uno sciopero del mercato per mercoledì 17 gennaio.

Se una parte degli ambulanti, quelli che fanno riferimento al G.O.I.A. recitano la parte dei falchi, altri, rappresentati dalla commissione mercatale cercano di buttare acqua sul fuoco delle proteste. Alcuni rappresentanti infatti rivendicano la decisione di posticipare di un’ora il mercato (dalle 14.30 inizialmente previste alle 15.30) come frutto di un paziente lavoro di dialogo con l’Amministrazione.

Sulle prime ci era stato detto che i banchi dovevano essere smontati, e lo stallo doveva essere lasciato vuoto, per le 14 con sgombero totale alle 14.30. Chiaramente un orario che ci avrebbe penalizzato – spiegano in una nota – la la novità questa volta e che ci siamo seduti a parlare. Ma non solo, parlando ci siamo anche ascoltati a vicenda e così il mercato non chiuderà più alle 14 ma un ora dopo, con sgombero alle 15.30. Una mano tesa che di certo non mancheremo di stringere. Di tutto possiamo essere accusati, meno che di essere stati teneri con questa Amministrazione quando si è trattato di far valere le ragioni dell’intera categoria degli ambulanti astigiani. In occasione delle tasse richieste, con sit in in Comune, oppure in occasione della vicenda, non ancora conclusa, della risistemazione del Mercato di piazza Alfieri. In troppe occasione le nostre giustificate motivazioni hanno cozzato contro un muro di gomma: questa volta no. Un inizio? Forse. Ma quello che abbiamo veramente ottenuto e di cui siamo fieri è stato qualcosa di più: è stato l’ascolto e la presa d’atto anche delle nostre ragioni. Di questo ne siamo orgogliosi e di questo dovrebbero esserne orgogliosi tutti gli ambulanti astigiani”. 

Riflessioni che sono state considerate come irricevibili dall’ala più dura degli ambulanti, rappresentati come detto dal G.O.I.A.,  Gruppo Organizzato Imprese Autonome presieduto da Giancarlo Nardozzi che però non è un interlocutore per l’Amministrazione Comunale. Quest’ultimo gruppo, nelle chat degli ambulanti, accusa la commissione mercatale di eccessiva arrendevolezza nei confronti dell’Amministrazione, che a detta loro, cerca di dividere il fronte compatto della protesta.

Come risultato di questa intricata vicenda, domani in piazza ci saranno sicuramente un’ottantina di ambulanti decisi a non scendere a patti con l’Amministrazione, mentre altri saranno presenti ma in veste più di “pontieri” che di dimostranti.

E’ intanto atteso anche un incontro con il Prefetto di Asti, Claudio Ventrice: “”Chiediamo  il suo prezioso intervento affinché possa venir attuata una reale e concreta procedura di concertazione con la categoria interessata – scrivono al rappresentante del Governola drastica riduzione dell’orario proposte dall’Amministrazione rischiano di danneggiare le attività economiche del mercato in modo irreversibile”.