Casa di Riposo Città di Asti, nessuno vuole fare il commissario liquidatore. Deserto anche il secondo bando

Ad oggi, rimane in carica il commissario straordinario Mario Pasino. 

Anche dopo la chiusura, la Casa di Riposo Città di Asti non riesce a trovare pace. Nessuno si è infatti fatto avanti per fare il commissario liquidatore del Maina, dopo che il bando,  pubblicato il 28 dicembre era già stato  prorogato ad oggi, visto che alla scadenza del termine del 10 gennaio scorso nessuno si era fatto vivo.

I candidati dovevano essere iscritti agli Albi professionali degli Avvocati,  dei dottori Commercialisti ed Esperti contabili oppure dei Notai e contestualmente iscritti nell’Albo CTU o nell’ Albo dei Periti di un Tribunale del territorio regionale.
La durata in carica era di un anno (prorogabile). Era prevista un indennità di carica, secondo i criteri stabiliti dalla legge che non sarebbe stata in ogni caso superiore a  1000 Euro mensili, al lordo delle ritenute di legge, da porre a carico della procedura liquidatoria.

Evidentemente, quella della Casa di Riposo Città di Asti è una gatta troppo brutta da pelare,  anche a causa della difficile situazione che affligge la struttura, gravata da debiti per circa 8 milioni di euro.

Ad oggi, rimane in carica il commissario straordinario Mario Pasino.