Avviato da tre studenti dell’Istituto Castigliano di Asti il percorso di apprendistato duale presso la Maina Spa

Presso l’Istituto Castigliano di Asti si è tenuta questa mattina, lunedì 30 gennaio, la conferenza stampa di presentazione dei percorsi di apprendistato duale avviati per tre allievi delle classi quinte presso la storica azienda astigiana Maina Spa.

L’apprendistato duale è un percorso di formazione che si svolge in simbiosi tra Istituzione scolastica e mondo aziendale con il patrocinio della Regione Piemonte “un’esperienza più formativa rispetto ai PCTO, dove gli studenti più che tutto osservano quello che viene fatto in azienda, mentre in questo caso non è solamente un osservare, ma è proprio un fare ed è più coinvolgente, prevede molte più ore in quanto il 40% del percorso formativo avviene in azienda” ha spiegato la dirigente dell’Istituto Scolastico Martina Gado, affiancata nella conferenza dai docenti responsabili del progetto. Alla conferenza è intervenuta anche la titolare dell’azienda Maina, Francesca Parroni Maina, e due dei tre studenti che hanno avviato il percorso duale, Tommaso Eberle e Riccardo Frontera; il terzo è Yassine Hafdi.

conferenza stampa castigliano apprendistato duale

“Siamo molto contenti di aver partecipato a questo progetto” ha dichiarato la titolare dell’azienda Maina Spa, Francesca Parroni Maina che poi ha presentato brevemente l’azienda, che ha superato senza problemi anche il periodo covid come dimostrano gli oltre 35 milioni di fatturato e il record di ordinato nell’ultimo anno.

“E’ un’esperienza molto più importante e anche più difficile rispetto ai PCTO o all’alternanza, perchè si tratta di un anno intero tra azienda e scuola, e si è assunti con un contratto da apprendisti con tanto di retribuzione” ha spiegato il professor Graziano, docenti del Castigliano che segue i ragazzi nel progetto “Si tratta di formazione sul campo, l’occasione da sfruttare per avere  una finestra nel mondo del lavoro”.

La parola è poi passata ai due ragazzi, Tommaso Eberle e Riccardo Frontera: “Il patto formativo è stato diviso in un monte ore totale di 1100 ore, di cui 640 di scuola e le altre in azienda. Durante le ore di formazione cerchiamo di acquisire la maggior parte ci ciò che è la realtà del mondo in cui ci troviamo. La grossa opportunità che ci viene data è di lavorare su macchine che non purtroppo a scuola non possiamo trovare, pur avendo l’istituto macchinari ottimi che si potrebbero trovare in piccole realtà o piccole officine, mentre un’azienda leader mondiale come la Maina ha bisogno di un’elevata produzione per soddisfare la richiesta. Per noi sono macchinari nuovi, sistemi nuovi a noi del tutto sconosciuti, siamo imparando in questi primi mesi, abbiamo iniziato ad ottobre. Ci stiamo trovando molto bene, possiamo dire che, nonostante le dimensioni notevoli dell’azienda, si respira un clima familiare, molto difficile da trovare.”

I ragazzi sono seguiti da un tutor in azienda, che li segue nel percorso di apprendistato, e un tutor scolastico che serve anche per riallineare il percorso scolastico qualora per via del lavoro in azienda restino indietro in qualche materia, anche se i docenti hanno confermato che i tre ragazzi hanno ottimi voti. L’obiettivo per la scuola resta sempre il conseguimento del diploma, il percorso è volto al superamento dell’esame di maturità.

Un’opportunità importante che nei prossimi anni potrebbe interessare anche altri studenti del Castigliano, come quelli presenti questa mattina alla conferenza per sentire il racconto diretto di Tommaso e Riccardo sulla loro esperienza: “Sappiate che si fatica e non poco, un conto è parlare del solo orario scolastico, un conto è fare quattro ore a scuola e quattro ore lavorative, serve la giusta determinazione e farlo con il massimo impegno” hanno concluso i due studenti.