Al via i saldi invernali: le previsioni di spesa e i consigli per il corretto acquisto

Sicilia e Basilicata hanno anticipato al 2 gennaio, oggi 3 gennaio è la volta della Valle d’Aosta, mentre in tutte le altre regioni, compresa il Piemonte, i saldi invernali partiranno giovedì 5 gennaio.

Saranno oltre 15,4 milioni le famiglie interessate che, secondo l’Ufficio studi di Confcommercio si calcola che spenderanno complessivamente 4,7 miliardi di euro , con una spesa media per famiglia di 304 euro , che corrispondono a 133 euro di spesa media per persona Federmodaitalia-Confcommercio “Saldi in crescita del 10%”

“Stimiamo una crescita dei saldi del 10% , il che sarà comunque più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni – commenta Claudio Bruno Direttore della Confcommercio di Asti – sarà la qualità dell’offerta che potrà fare la differenza per i consumatori a cui verrà data possibilità di puntare sui prodotti di moda ; abbigliamento , scarpe ed accessori saranno ancora principali oggetto degli acquisti anche per via dei prezzi che nel settore moda non hanno subito gli aumenti com’è invece avvenuto in altri settori che hanno risentito dell’inflazione” .

“Confidiamo in una rinnovata fiducia che i consumatori stanno dimostrando di riporre con sempre maggiore frequenza nei negozi di vicinto , sempre più orientati verso nuove strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione , come dimostrano i dati riguardanti le recenti spese di Natale : 45% negozi di vicinato , contro il 64,6% internet – per la prima volta in calo che è , nonostante tutto , un buon segnale” conclude Claudio Bruno.

infografica saldi
Infografica redatta dall’Ufficio Studi di Confcommercio

Consigli utili per il corretto acquisto degli articoli in saldo da parte di Federmodaitalia-Confcommercio
C’è differenza tra i saldi, ovvero vendite di fine stagione di prodotti di moda o di carattere stagionale rimasti invenduti e per i quali è obbligatorio esporre il prezzo originale, quello scontato e la percentuale di sconto, e le vendite promozionali che sono vincolate invece ad un periodo specifico dell’anno, limitato di tempo, la cui regolamentazione è demanda alle Regioni (in Piemonte non sono consentite nei 30 giorni antecedenti la data di inizio dei saldi), o ancora dalle vendite di liquidazione che sono ammesse in qualsiasi periodo dell’anno ma a certe condizioni: cessione di azienda, cessazione di attività commerciale, trasformazione o trasferimento di azienda (in questi casi deve essere data comunicazione preventiva al Comune).

Al di là poi di ogni altra considerazione e valutazione a proposito più che dell’uso, dei costi del POS che gravano sui commercianti, questi non si possono esimere dall’accettare il pagamento con “carta” per i generi posti in vendita a qualsiasi titolo,  fermo restando che la possibilità di cambiare il capo dopo lo si è acquistato è una discrezionalità lasciata al commerciante .