Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: intervista a Marco Biglia, Sindaco di Agliano Terme

Per lo “Speciale 118 Sindaci” oggi incontriamo Marco Biglia, Sindaco di Agliano Terme.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, assolutamente no.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Da un gruppo di amici di Agliano.
Un mese prima della scadenza per la consegna delle liste elettorali relative alle elezioni di maggio, ci siamo trovati insieme, e visto che si prospettava una sola lista per le elezioni, abbiamo pensato di fornire ai cittadini una possibile e valida alternativa, giusto per dare più libertà di scelta.
Ci siamo messi in gioco per cercare di fare qualche cosa di nuovo (o in più) per Agliano.
Poi all’interno del gruppo si è individuato il candidato Sindaco e la scelta è caduta su di me. Per qualche esperienza precedente e per la mia attività che mi permette una flessibilità di orari magari maggiore rispetto agli altri, ed io ho accettato questa sfida.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Dal 2012 al 2017 ero stato consigliere comunale di maggioranza a Mombercelli, mio comune di nascita, insieme all’allora Sindaco Prof. Torchiano.
Pur non avendo deleghe ufficiali mi occupavo delle Associazioni del paese e delle attività sportive. Inoltre devo dire che con il Sindaco Torchiano tutte le decisioni si prendevano in gruppo, e quindi di esperienza amministrativa ero già un po’ a conoscenza.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Il primo pensiero è stato assolutamente positivo. Mi sono detto: Il primo obiettivo è stato raggiunto. Adesso i cittadini di Agliano si aspettano di vedere sviluppato quello che abbiamo promesso. Andiamo avanti con grinta.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Penso che sia una risposta scontata e comune a tutti i colleghi ma la gestione dell’emergenza COVID-19, terribile ed unica nel suo genere, è stata veramente impegnativa e complessa da gestire in quanto nonostante le linee guida dettate dal governo di allora e dalla Regione, in prima linea eravamo noi Sindaci coadiuvati dai membri delle nostre amministrazioni ad affrontare le concrete problematiche dei nostri cittadini. A tal proposito ringrazio ancora oggi tutte le associazioni e gli aglianesi che si sono resi disponibili ad aiutare la comunità senza i quali sarebbe stato impossibile affrontare tale periodo.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Non è mai abbastanza il tempo e l’impegno che si dedica ai giovani ed agli anziani specialmente dopo lo stop forzato di vita sociale degli scorsi anni. Periodo che ha lasciato segni abbastanza evidenti di sofferenza e disorientamento in alcuni giovani e di angoscia e senso di solitudine in parte degli anziani.
Sicuramente la maggior vicinanza e la progettazione di specifici momenti di coinvolgimento per loro devono essere argomenti sul quale investire più tempo e risorse.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Sicuramente, materialmente parlando, aver dato nuova vita alla Chiesa Sconsacrata ex Confraternita di San Michele situata nella centralissima piazza San Giacomo mediante la sua riqualificazione e rifunzionalizzazione. Questo progetto è stato il risultato di una bellissima collaborazione pubblico privata tra il Comune e l’associazione BarberaAgliano che grazie all’aggiudicazione di tre bandi, due come ente pubblico e uno come ente associativo, uniti ad uno sforzo economico congiunto ha portato ad avere oggi ad Agliano un punto di riferimento unico nel suo genere e molto importante, BAart, per la promozione del territorio. Inoltre, grazie all’impegno dell’associazione una struttura aperta tutto l’anno e non occasionalmente per eventi sporadici come in passato.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Abbiamo diversi canali per comunicare con i cittadini a partire da quelli istituzionali che sono il sito web del comune e le affissioni degli avvisi nelle bacheche dislocate nel paese, abbiamo una chat WhatsApp nata per il ‘controllo del vicinato’ che raggiunge buona parte degli aglianesi ed aiuta ad attenzionare le persone in caso di strani movimenti nel paese (chat che ho utilizzato molto anche durante il periodo di lockdown per dare informative tempestive alla comunità). Altri canali per informare sull’operato dell’amministrazione, sugli eventi e sulla vita della nostra comunità sono le pagine social di ‘Agliano News’ su Facebook ed Instagram che sono molto seguite. Ma il ‘modo’ che io e la mia amministrazione prediligiamo è quella del contatto diretto che in un paese delle dimensioni di Agliano è il più gratificante, da ambo le parti. La presenza alla vita di tutti i giorni del paese per confrontarsi in ogni contesto come, ad esempio, il giovedì mattina tra i banchi del mercato, la domenica prima e dopo la Santa Messa, al bar, durante la spesa nei negozi, al circolo sportivo o semplicemente per le vie; ecco, questi sono i momenti di confronto più piacevoli dove si possono capire bene le esigenze e spiegare in dettaglio i progetti che si stanno sviluppando per risolverle, inoltre sono occasioni per raccogliere molti e preziosi consigli.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si, mi sento soddisfatto di come sto portando avanti il mio incarico perché grazie al fattivo contributo di tutta la squadra amministrativa abbiamo un ottimo grado di raggiungimento degli obiettivi inseriti nel programma elettorale presentato agli aglianesi e siamo riusciti a cogliere opportunità importanti per lo sviluppo della nostra comunità.
Per quanto riguarda la ricandidatura stiamo iniziando a ragionare all’interno del gruppo sull’opportunità di proseguire con l’impegno al fine di portare a termine i progetti che sono in fase di sviluppo e per i quali abbiamo già ottenuto, attraverso l’aggiudicazione di bandi, importanti risorse.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Penso che ogni comune abbia le proprie peculiarità e le proprie difficoltà legate ai più svariati fattori, quali la dimensione, la tipologia di territorio ecc…, pertanto non penso sia utile dare suggerimenti su azioni interne alla gestione del comune ma piuttosto quello che ho notato e che per Agliano funziona è l’essere all’interno di una Unione, nello specifico l’Unione Collinare Valtiglione e dintorni, che opera molto bene e che mette a disposizione di più comuni le competenze professionali singole. Pertanto, potrei consigliare di sviluppare sempre di più unioni che creano valore aggiunto dall’unione delle competenze.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Semplicemente della possibilità di avvalersi di più figure professionali nei momenti di picchi di lavori come quello che stiamo vivendo oggi e che si presenterà nell’imminente futuro legato alle opportunità derivanti dai PNRR. E la possibilità di gratificare di più i dipendenti per il lavoro che svolgono tra le mille difficoltà di ogni giorno.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Ad Agliano abbiamo la fortuna di avere il comando dei Carabinieri presente e questo è già sicuramente un motivo in più di tranquillità. Per aumentare il grado di sicurezza dei nostri concittadini abbiamo agito su diversi fronti.
Sul fronte tecnico abbiamo installato, grazie all’aggiudicazione di un bando ministeriale, nei principali varchi di accesso al paese e nei punti più sensibili, diversi punti di controllo costituiti da telecamere di ultima generazione di lettura targhe e di contesto. Sul fronte del coinvolgimento della popolazione abbiamo attivato il protocollo del ‘controllo del vicinato’. Sul fronte dell’informazione attraverso momenti di incontro tra la comunità e le forze dell’ordine per approfondire tematiche specifiche come ad esempio quello delle truffe.
Quello che occorre sicuramente fare è continuare a lavorare su questi tre aspetti, quello tecnico, quello del coinvolgimento e quello dell’informazione con costanza e perseveranza senza abbassare la guardia in sinergia con le istituzioni preposte a tutelare giornalmente la nostra sicurezza.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

I bisogni sociali della popolazione sono in continuo aumento e in continua mutazione in quanto seguono le vicissitudini della cronaca di tutti i giorni. Molte criticità sono emerse dalla pandemia, altre le iniziamo a vedere oggi legate al caro bollette e siamo solo all’inizio in quanto non si sono ancora accesi i riscaldamenti. La mia principale preoccupazione oggi è legata alle difficoltà alle quali molte famiglie andranno incontro nei prossimi mesi invernali.
Penso che per affrontare al meglio in generale i disagi sociali la ricetta sia: da parte nostra amministratori l’essere attenti ai segnali di ‘aiuto’ che arrivano dalle varie famiglie in quanto tante volte per orgoglio e/o per vergogna molti non esternano direttamente le proprie difficoltà. Da parte invece dell’ente preposto, ovvero il nostro braccio operativo nel sociale il Consorzio C.I.S.A. Asti Sud, essere sempre pronti ad intervenire in caso di esigenza con personale specializzato e progetti mirati.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Si, nel nostro comune ci sono diverse associazioni di volontariato che svolgono il loro preziosissimo operato per la collettività in indipendenza ma in sinergia con il Comune. Esse agiscono in molti settori tra i quali: quello sociale, quello culturale, quello scolastico, quello di promozione del territorio, quello sanitario ecc… con ottimi risultati e molta disponibilità.
Noi come ‘Comune’ ci siamo resi disponibili fin dall’inizio del mandato di assolvere alla funzione di coordinamento tra tutte le realtà associative alla luce del fatto che ognuna di esse ha un nome proprio ed una propria identità ed un settore di operatività ma ha anche un cognome, ‘Agliano’, che identifica la comunità per la quale si impegnano. Pertanto, con l’istituzione di momenti di incontro ci si confronta e ci si coordina sui vari temi e si programmano le attività e gli eventi che sempre di più vengono svolti in modo sinergico tra tutti.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Infondere sempre di più ai miei concittadini la teoria del ‘bello’. Mi spiego meglio. Come amministrazione stiamo puntando a migliorare sempre di più il nostro bel paese al fine di renderlo un posto sempre più piacevole in cui viverci e sempre più apprezzato dai turisti che sempre più ci fanno visita. Questo molti aglianesi lo fanno già e si vede nella cura con la quale sistemano gli spazi privati dalle ristrutturazioni alla cura delle facciate, dei cortili o dei balconi; per altri invece occorre ancora far capire con l’esempio che la strada per crescere come paese è che tutti remino nella stessa direzione per un miglioramento continuo facendo gioco di squadra.