Sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra: ad Asti presidio sotto il Municipio

Sciopero Generale questa mattina di CGIL e UIL contro la manovra finanziaria.

Ad Asti i rappresentanti delle sigle sindacali si sono riuniti sotto il Municipio per un presidio “contro una manovra che danneggia lavoratrici, lavoratori, pensionati a favore di evasori e grandi patrimoni”. Secondo Cgil e UilIl Governo ha deciso di abbassare le tasse sui patrimoni portando l’aliquota sui redditi da capitale dal 26% al 14%, di estendere la Flat Tax ai redditi sino agli 85.000 euro e di aumentare il tetto del contante a 5000 euro, favorendo evasori e mafiosi. Diminuisce la tassa sull’extra gettito delle imprese energetiche. Non solo. Ha deciso di bloccare la rivalutazione delle pensioni e di rendere più difficile l’accesso alle pensioni per le donne, inserendo norme penalizzanti per il diritto alla finestra di opzione donna. La tanto annunciata riforma della Legge Fornero si riduce a l’inserimento di quota 103 (41 anni di contributi e 62 di età), una norma che riguarda poche migliaia di persone. Si attaccano i poveri ed i disperati senza creare alternative lavorative e si regalano soldi alle imprese. Si aumenta la precarietà e si favorisce il lavoro nero con la reintroduzione dei voucher”.

Ad Asti era presente questa mattina anche Luisa Limone della CGIL Piemonte che così ha commentato: “Noi riteniamo che sia giusto prima di tutto considerare questo momento come una prima tappa. Bisogna considerare però il fatto che per ogni passaggio della manovra che stiamo mettendo in discussione portiamo avanti delle proposte e intendiamo farci portatori come organizzazioni sindacali unitariamente con la Uil di un progetto di sviluppo di questo paese che consenta a tutti di avere una dimensione ecosostenibile e soprattutto alle persone e ai più giovani di avere un lavoro che sia accettabile e dignitoso. Pensiamo anche agli anziani: in questa manovra non è prevista la rivalutazione delle pensioni ed è importante che gli anziani dopo anni di lavoro abbiamo una vita dignitosa. 

Sull’assenza della Cisl allo sciopero Limone commenta: “Guardo con preoccupazione all’assenza della Cisl, ma mi auguro che si tratti come hanno dichiarato solo di un momento di riflessione. Ritengo comunque che sia stato un passaggio sbagliato perché occorre subito e saldamente dare una risposta al paese e soprattutto sostenere chi lavora con un lavoro da reddito dipendente e quelli che hanno un lavoro flessibile quindi i giovani, oltre ovviamente agli anziani”.

presidio cgil uil
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