Maina, Valle e Canalis (PD): “La Regione si faccia carico dei 70 dipendenti”

Gli esponenti del Partito Democratico: "A tanta vergognosa inerzia, ora la Regione Piemonte può porre parziale rimedio facendosi carico dei 70 dipendenti, che sarebbero risorse preziose per molte Rsa"

«Dopo aver assistito come inerte spettatrice al fallimento della Casa di Riposo “Città di Asti”, ora la Regione Piemonte si faccia carico del personale, impiegandolo nelle Rsa convenzionate. Sarebbe una mossa intelligente, utile a tamponare la drammatica carenza di personale (i sindacati denunciano che un infermiere di notte deve badare fino a 180 pazienti) sia a migliorare i servizi. Si tratta di 70 dipendenti con contratto a tempo indeterminato di diritto pubblico, la maggior parte sono Oss, alcuni sono prossimi al pensionamento. La Regione Piemonte non ha battuto colpo a fronte dei tanti segnali della crisi in cui verteva la Casa di Riposo “Città di Asti”, non è voluta intervenire per cercare di porre rimedio alle difficoltà finanziarie, tuttora diserta i tavoli convocati dal Prefetto e non risponde alle richieste di incontro delle organizzazioni sindacali. A tanta vergognosa inerzia, ora la Regione Piemonte può porre parziale rimedio facendosi carico dei 70 dipendenti, che sarebbero risorse preziose per molte Rsa, bisognose di personale e in particolare di Oss. Come hanno scritto Cgil, Cisl e Uil, alla vigilia della fiaccolata in programma domani sera, il fallimento della Casa di Riposo “Città di Asti” segna la fine di un pezzo di storia della comunità astigiana. È ora che i vertici regionali diano un segnale di responsabilità e di solidarietà»: lo affermano il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle e la consigliera regionale Monica Canalis.