Le Rubriche di ATNews - Il Tri-angolo di Mengozzi

Il Tri-Angolo di Fabio Mengozzi: Da dove deriva il termine “Conservatorio”

Più informazioni su

Dodicesimo e ultimo appuntamento del 2022 con la rubrica mensile che arricchisce le proposte per i lettori di Atnews.it.


Da dove deriva il termine “Conservatorio”

“Hai frequentato il conservatorio?” Senz’altro questa è una domanda ricorrente nel dialogo con un musicista. Ma è necessario fare chiarezza prima di utilizzare questo termine. Esso è infatti spesso abusato, impropriamente utilizzato per indicare una qualunque scuola di musica. Il conservatorio, infatti, si distingue da istituti musicali privati, scuole comunali, accademie, intanto in quanto esso è una istituzione statale. Inoltre dà accesso a corsi finalizzati al conseguimento di diplomi accademici di primo e secondo livello, esattamente come l’Università cui è equiparato.

Detto ciò, resta da scoprire quale sia l’origine di questa parola, che di primo acchito non sembra possedere particolari legami con l’arte musicale. Dobbiamo allora risalire al XIV secolo, quando alcuni istituti religiosi cominciarono a offrire accoglienza a bambini poveri, trovatelli ed orfani istruendoli in varie discipline, tra cui appunto la musica. Questi orfanotrofi poco alla volta si trasformarono sino a divenire nel Settecento veri centri di studio musicale, ragion per cui si iniziò ad associare il termine “conservatorio” ad una scuola specializzata per l’insegnamento della musica, come ancora oggi avviene in tutto il mondo.

Fabio Mengozzi

“Il Tri-angolo di Mengozzi” prende spunto da un intervento sul nostro quotidiano del musicista astigiano di fama internazionale Fabio Mengozzi, compositore, pianista, direttore d’orchestra e docente di musica, in seguito ai fatti di Corinaldo (clicca QUI).

L’obiettivo della rubrica è quello, sempre nel massimo rispetto delle scelte musicali di tutti, di fornire con nozioni semplici un punto di vista alternativo da quello che offrono ogni giorno i media, di educare ed indirizzare i giovani alla musica profonda, spirituale, in modo da ampliare le possibilità di scelta nell’ascolto della musica.

 

Più informazioni su