Gal Terre Astigiane: risultati e prospettive

Avvicinandosi alla fine della programmazione ed in vista della nuova tornata di fondi, risulta utile proporre una panoramica dei progetti finanziati.

Sulla base dei fondi messi a disposizione del Gal nel 2016 e poi attraverso i fondi aggiuntivi del 2021, si può partire dai dati: circa 2 Milioni di euro sono stati impegnati in progetti condotti da enti pubblici inerenti la valorizzazione architettonica e paesaggistica, mentre più di un Milione di euro sono andati a contributo per progetti di aziende che si occupano di ricettività e altri servizi al turismo e per progetti di sostegno alla produzione agricola e successive fasi di trasformazione e commercializzazione.

Ma è importante anche evidenziare come non si tratti solo di dati ma di molteplici storie di piccole realtà, comuni ed aziende, che, con il contributo ricevuto, hanno potuto lavorare ai propri progetti, ultimati o via di realizzazione. Il filo conduttore di questa prima programmazione è stato il turismo: turismo in ottica sostenibile, che permetta un potenziamento della capacità attrattive del territorio, valorizzandone le sue peculiarità. Proprio dai bandi inerenti il turismo si è partiti nel 2018: il primo bando aperto ha coinvolto i comuni, che hanno lavorato insieme alla definizione di nuovi itinerari sul territorio, per potenziare le opportunità di escursionismo nel Sud Astigiano. Sono così nati dei nuovi percorsi, percorribili a piedi o in bicicletta, che attraversano e connettono i piccoli comuni: ne sono esempi l’itinerario che connette i quattro comuni dell’Unione collinare tra la Langa e Monferrato, Costigliole d’Asti, Coazzolo, Castagnole delle Lanze e Montegrosso d’Asti, l’itinerario così nominato “Borghi del vino” che collega Fontanile, Quaranti e Castelletto Molina ed ancora il percorso “Dalle colline Unesco al torrente Belbo”, che unisce Mombaruzzo, Castelnuovo Belbo e Bruno; l’itinerario ispirato al tema di “Essenze e conoscenze” che unisce Calosso, Agliano Terme e Moasca; Mombercelli, Agliano Terme e Castelnuovo Calcea sono uniti invece nell’itinerario che riprende la leggenda del Santo Bevitore; non ultimi gli itinerari realizzati dal Parco Paleontologico Astigiano, che hanno coinvolto Belveglio, Cortiglione, Rocchetta Tanaro, Montaldo Scarampi, Rocca d’Arazzo, Azzano d’Asti.

Quanto realizzato è consultabile sul www.piemonteoutdoor.it; da qui è possibile scaricare i file con i tracciati dei percorsi, così da rendere più agevole la scoperta del territorio agli occhi dei turisti. Ad oggi, è stata aperta una seconda edizione del bando al fine di potenziare ulteriormente quanto avviato. I bandi successivi, sempre incentrati sul turismo sostenibile, si sono rivolti alle imprese: obiettivo prioritario valorizzare l’accoglienza ed i servizi al turismo e quindi spazio ad agriturismi, enoteche, affittacamere, botteghe, che hanno ottenuto dei contributi su investimenti atti a migliorare i propri servizi e a crearne di nuovi. Dal ristorante nel centro storico di Castagnole delle Lanze, agli agriturismi di Costigliole d’Asti, oppure alle attività di ricettività in via di realizzazione a
Castelnuovo Belbo, si tratta di piccole realtà che hanno lavorato nell’ottica di creare valore per sé e per il territorio, ambasciatori di tradizioni e prodotti peculiari. A queste realtà, si affiancano poi quelle attività di supporto al turismo, quali ad esempio le attività di noleggio e bike di Nizza Monferrato e Canelli.

Sempre nel contesto delle attività turistiche, è stato avviato in due edizioni anche un bando rivolto a neo o aspiranti imprenditori: questo ha permesso di sostenere l’avvio di nuove attività enogastronomiche, ad esempio a Castagnole delle Lanze e a Canelli, e di ricettività, come ad Isola d’Asti e Calamandrana. Con la seconda edizione, chiusa qualche mese fa, è partita l’attività di una nuova pasticceria a Canelli, mentre gli altri progetti sono ancora in corso. Il bando più propriamente dedicato alle attività produttive, pubblicato in tre edizioni, ha visto protagonista il mondo della vitivinicoltura, con imprese coinvolte in progetti di filiera, atti a portare dei miglioramenti sia nella propria azienda, ma anche a rafforzare la filiera complessiva. Gli investimenti realizzati hanno riguardato sia la produzione viticola, sia l’acquisizione di attrezzature per la trasformazione dell’uva in vino.

Il bando che per certo sul territorio del Gal ha dato il via a molteplici interventi è stato quello comunemente definito di “valorizzazione dei centri storici”: quasi tutti i comuni soci del Gal, 29 su 32, e 6 parrocchie del territorio hanno richiesto ed ottenuto un contributo attraverso questo bando, con progetti inerenti la riqualificazione di edifici e spazi pubblici, garantendone una fruibilità immediata, requisito stesso di ammissibilità del bando. Il restauro di alcune chiese, come la cappella di San Carlo a Costigliole d’Asti , la chiesa di San Giovanni Battista ad Incisa Scapaccino, dello spazio museale in centro ad Agliano Terme, così come la riqualificazione di piazze a Rocchetta Tanaro e a Montegrosso d’Asti e in frazione Repergo ad Isola d’Asti, del centro storico di Belveglio e Calamandrana, sono tra i primi progetti ultimati; tutti vanno nella direzione di valorizzare elementi caratteristici del territorio, a beneficio in primis della collettività e poi dei  turisti che lo percorrono. Gli altri lavori sono in corso e andranno a termine nei prossimi mesi.

“È partita proprio in questi giorni la seconda apertura di questo bando, e ad inizio gennaio si terranno gli incontri di presentazione delle opportunità riproposte con questo sostegno ai comuni e ad enti privati quali le parrocchie”, ricorda la direttrice del Gal Maria Beatrice Pairotti. Mentre si lavora sugli ultimi bandi aperti, si guarda alla nuova programmazione che sarà avviata nei prossimi mesi e con essa si arriverà alla pubblicazione di un nuovo filone di bandi. “Siamo soddisfatti del lavoro fino ad ora svolto e restiamo in attesa dei nuovi fondi, che  permetteranno di riaprire varie possibilità di contributo e sostengo ai comuni e alle imprese locali, per continuare il percorso virtuoso avviato”, rimarca il presidente Filippo Mobrici, in carica sin dalla costituzione del Gal, nel 2016.