Lettere al direttore

“Ci sono le soluzioni per evitare i parcheggi a pagamento in Piazza Campo del Palio, ma il sindaco le respinge”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei consiglieri di minoranza del Comune di Asti.


L’amministrazione Rasero ha approvato bilancio di previsione del Comune di Asti per il triennio 2023-2025. Il Sindaco lo ha illustrato con poche parole annotate su un post-it, limitandosi ad una mera enunciazione di voci e definendolo tristemente “non fantasioso”, “peggio di quello dell’anno prima” e così via. Tali affermazioni hanno fra l’altro messo in difficoltà gli assessori, intervenuti successivamente, che hanno avuto l’arduo compito di raccontare, invece, una prospettiva diversa e positiva.

Manca una visione prospettica della città, e su questo l’Opposizione si è sempre dichiarata pronta a confrontarsi: ed infatti, negli interventi, non sono mancate proposte atte a stimolare discussione e confronto, purtroppo senza esito.

Bisogna smentire fermamente le dichiarazioni del Sindaco. Prima di tutto, non è vero che non ci sono aumenti tariffari. Infatti, la TARI (Tassa Rifiuti) subisce un incremento sia per le utenze domestiche (tra il 3% ed il 4,8% sia per quelle non domestiche che registrano un incremento di circa il 5%), invertendo il trend degli ultimi anni. Questi aumenti sono determinati dalla scelta di spendere per introdurre il cosiddetto modello “verticale” nella raccolta differenziata, modello che, dove è stato introdotto, ha creato moltissime problematiche e un notevole esborso economico per famiglie e imprese.

In secondo luogo non è assolutamente vero che sia inevitabile introdurre i parcheggio a pagamento in Piazza del Palio, giustificato con la necessità di ottenere un introito di circa 700 mila euro per fare quadrare il bilancio senza aumentare le tariffe. Si tratta di una scelta totalmente impopolare, al punto che in opposizione ad essa sono state raccolte oltre ottomila firme, ed avrà pesanti ricadute negative sui molti fruitori del parcheggio, soprattutto lavoratori pendolari, ma non solo.

Il Sindaco, nella sua conferenza stampa di presentazione aveva invitato la minoranza a fare proposte alternative che non determinassero l’aumento di tariffe.
E così è stato: alcuni emendamenti, due, in particolare, propongono di utilizzare utili e riserve di ASP per sostituirli alle entrate da parcheggio, evitando la realizzazione del parcheggio a pagamento. Una proposta, questa sì non frutto di fantasia, ma che è concretamente realizzabile, considerato che il Comune di Asti detiene il 55% del capitale sociale della società ASP spa e può, pertanto, determinare la scelta.

Gli emendamenti sono stati presentati da giorni e sarebbe sufficiente una semplice sottoscrizione di accordo con il socio privato per superare il parere non positivo, sia contabile che dei revisori, determinato proprio dall’assenza di un accordo. In poche parole si tratta di UNA SCELTA POLITICA CHE IL SINDACO AVREBBE POTUTO FARE MA CHE NON HA VOLUTO FARE.

Scelte di questa portata, in ogni caso, dovrebbero essere condivise o comunque discusse avendo ben in mente una visione più ampia di città che tenga conto di numerosi fattori quali il piano regolatore, il sistema dei trasporti, il piano parcheggi, il piano urbano del traffico.

Luciano Sutera Sardo, Maria Ferlisi, Roberto Vercelli, Vittoria Briccarello. Mauro Bosia, Mario Malandrone, Massimo Cerruti, Paolo Crivelli, Valter Saracco, Roberto Migliasso, Gianfranco Miroglio, Michele Miravalle