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Speciale 118 Sindaci: intervista a Elisa Amerio, Sindaco di Castell’Alfero

Nuova intervista per lo “Speciale 118 Sindaci”: incontriamo oggi Elisa Amerio, Sindaco di Castell’Alfero.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, assolutamente no, anche se in famiglia si respirava aria di amministrazione comunale.
Mio papà è stato amministratore comunale qui a Castell’Alfero, ricopri anche l’incarico di Vicesindaco.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Il sindaco precedente, il Dr. Marengo, aveva spinto molto affinché ci fosse un gruppo di giovani a prendere in mano l’amministrazione del paese.
Io ero già assessore e pertanto mi ha chiesto di candidarmi a Sindaco, a capo di questo nuovo gruppo.
Da subito non me la sentivo, e ho meditato molto prima di accettare, ma alla fine ho deciso di mettermi in gioco.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Ero già assessore negli ultimi due mandati, prima con il sindaco Fernando Tognin e poi con il sindaco Angelo Marengo.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Premetto che sarebbe stata la prima volta che a Castell’Alfero, una donna sarebbe diventata Sindaco. E che se fossi stata eletta sarei stata la prima persona della frazione di Callianetto a diventare Sindaco di Castell’Alfero.
Avevo pertanto un po’ di paura per l’affluenza alle urne, ma non è stato così.
Alla constatazione dell’esito positivo, sono svaniti i miei timori, ma mi sono sentita pesantemente la forte responsabilità del ruolo che da quel momento avrei ricoperto.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Sicuramente gestire la prima fase del COVID quando nessuno ci dava istruzioni precise sul da farsi; poi seguire i vari bandi del PNRR dove ci sarebbe bisogno di aiuto da parte di personale già formato che purtroppo non è facile trovare.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sono svariati i temi e le problematiche e tutte, grandi e piccole, complicate o facili, devono essere seguite.
Bisogna sempre essere sul pezzo.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Sicuramente l’aver ottenuto un contributo di ben 1.760.000 euro (dal PNRR Istruzione) destinati alla realizzazione di quello che era il mio primo grande progetto, la costruzione di un nuovo asilo nido, mi ha riempito di gioia.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

A parte gli appuntamenti e i classici incontri diretti con le persone, e l’uso delle bacheche si utilizzano i moderni mezzi di comunicazione. Abbiamo il sito del comune sempre aggiornato, utilizziamo facebook, instagram, e, specialmente per le scuole gli SMS.

Soddisfatta di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Pur mettendoci del mio meglio a risolvere i problemi, una volta risolti mi viene sempre il dubbio che forse si sarebbe potuto fare di più.
In ogni caso complessivamente mi sento soddisfatta.
Per il futuro al momento è presto per decidere; mi auguro che i progetti che vengono messi in piedi in questo mandato possano essere completati.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Prendere in considerazione ed ascoltare tutti i concittadini, e di provare a mettersi nei loro panni per capirne le esigenze.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di persone competenti e collaborative nell’organico dei dipendenti comunali, come ho la fortuna di avere qui a Castell’Alfero.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più?

L’attenzione sul problema sicurezza è sempre alta.
In questi mesi stiamo lavorando per aggiungere telecamere di nuova generazione nei punti di ingresso al paese e alle frazioni.
Poi è stato messo in piedi un efficiente “Controllo del Vicinato” secondo i canoni dettati dalla Prefettura, le cui “sentinelle” sono collegate tra loro via whatsapp e anche con le forze dell’ordine.
Abbiamo la Polizia Locale in convenzione con i comuni di Tonco e Calliano, e con la Stazione dei Carabinieri di Portacomaro c’è grande collaborazione e un ottimo controllo del territorio.
Esiste anche una “Sicurezza Ambientale” in paese. Collaboriamo con il gruppo di Protezione Civile di Portacomaro che oltre ad intervenire in casi di calamità si occupa pure di prevenire, segnalando situazioni che potrebbero portare a dissesti del territorio.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

I casi registrati riguardano persone sole o che hanno perso la capacità lavorativa anche per fatti derivati dai tempi in cui ci troviamo.
Nei mesi scorsi abbiamo contribuito con buoni spesa e sgravi fiscali sulla TARI.
Poi ci sono CARITAS e COGESA che danno un grosso contributo nel campo delle loro attività e competenze.
Inoltre abbiamo attivato le “Borse Lavoro”. Si tratta di affidare piccoli lavori pubblici di competenza comunale a persone rimaste senza occupazione ed ai possessori di Reddito di Cittadinanza. Questo serve non solo come piccolo contributo economico, ma anche per dare loro quella visibilità che gli può permettere di trovare un altro lavoro.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Le associazioni di volontari che operano a Castell’Alfero sono tante.
Sono tutte assolutamente collaborative, sia quando portano avanti loro iniziative turistico-culturali o sociali o civili, ma anche quando è il Comune a chiedere la loro collaborazione.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Ho già sottolineato prima la grande felicità per l’avvio della realizzazione del nuovo asilo nido.
Poi vorrei fare interventi sul castello come la sostituzione degli infissi, la ristrutturazione del ristorante, e la sistemazione delle scuderie.
Vorrei anche fare degli interventi per promuovere nuovi insediamenti lavorativi.
Vorrei che Castell’Alfero continuasse a migliorarsi come paese sempre più ospitale sia per i turisti, sia per i cittadini residenti che per gli operatori economici.