Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: intervista a Aurora Angilletta, Sindaca di Albugnano

Nuovo appuntamento con lo “Speciale 118 Sindaci”: questo giovedì la parola va ad Aurora Angilletta, Sindaca di Albugnano, con l’intervista completa dopo quella realizzata nel 2019 a pochi mesi dalla sua elezione.

Da bambina aveva mai immaginato di diventare sindaca?

Assolutamente no. Non ero neppure una bambina molto ambiziosa ma sempre con i piedi per terra: a 4 anni vista la mia passione per la pasta dicevo a tutti che da grande avrei voluto fare la tortellaia. Crescendo verso i 7 anni ho maturato la mia passione per i numeri e quindi ero passata al sogno del posto fisso in banca!”

Come è nata la Sua candidatura a sindaca?

Un po’ per caso, come tanti altri aspetti della mia vita: sono solita farmi trasportare dagli eventi. Quelli che ora sono i miei consiglieri avevano invitato mio marito a qualche riunione per vedere se era interessato ad entrare in lista con loro ma subito dopo il primo incontro, lui mi ha detto “Devi andare ad ascoltare, hanno tante idee buone e secondo me hanno bisogno di una persona come te”. Poi quando era il momento di decidere il candidato sindaco mi sono proposta perché condividevo pienamente il programma ed il miglior modo metterlo in atto è mettersi in gioco in prima linea.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

No, ho sempre lavorato nel privato nel settore assicurativo in ambito amministrativo e di controllo di gestione.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stata eletta?

Dopo l’euforia iniziale, perché non ho mai dato per scontato questo risultato, il primo pensiero è stato “Ora si comincia finalmente a lavorare sul serio”. Fino ad allora erano tutte promesse, che per quanto fossero concrete, erano comunque rimaste solo sulla carta. Ora bisognava realizzarle. Una bella sfida che mi ha dato uno stimolo importante anche personalmente: è un lavoro molto concreto e quindi per chi è abituato come me a trattare solo grandi numeri, risulta molto stimolante veder realizzato ogni piccolo progetto.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Direi l’emergenza Covid non è stata semplice soprattutto il primo anno in cui non vi erano risposte alle tantissime domande che arrivavano tutti i giorni dai cittadini, dai colleghi e dalle strutture sanitarie del territorio. Un periodo veramente difficile da gestire soprattutto per la grande necessità di sostegno morale che ho cercato sempre di dare, dimostrando sempre tranquillità e sicurezza.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Direi che i lavori pubblici sono quelli che mi occupano la maggior parte del tempo un po’ per via di tutti i fondi ministeriali arrivati in questi anni (efficientamento energetico o messa in sicurezza) e un po’ per i vari bandi a cui partecipo sempre con l’obiettivo di trovare nuove risorse per riattivare tutte le strutture pubbliche un po’ dimenticate in questi ultimi anni.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

La riapertura della Biblioteca Comunale e il centro polivalente annesso, la cui inaugurazione è avvenuta solo un mese fa, è il progetto che mi sta più a cuore. Si tratta di un progetto iniziato appena salita in carica con un bando all’inizio del 2020 e chiuso solo da poco a causa di un po’ di ritardi dovuti al Covid, ma che, oltre a vedere ristrutturare dei locali ormai abbandonati, ha riattivato la voglia di incontrarsi nella popolazione: principale obiettivo del progetto stesso!

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Sicuramente ci sono i canali ufficiali quali il sito internet, la pagina facebook e la pagina Instagram del Comune, il volantinaggio e i manifesti non mancano mai, utilizzo molto la stampa locale e poi ho un gruppo whatsapp con il numero di tutti i cittadini che periodicamente mi contattano direttamente. Ogni anno inoltre pubblichiamo il Bilancio Sociale che va a raccontare i progetti conclusi nell’anno e quelli futuri, gli andamenti del bilancio e della popolazione.

Soddisfatta di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Domanda difficile, direi che l’incarico è più impegnativo di quanto mi aspettassi ed il periodo di Covis, Guerra e Crisi energetica non ha aiutato. Non mi sbilancio ma sicuramente per le prossime elezioni sono più cosciente a che cosa vado incontro, quindi sarò meno istintiva.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Credo che ognuno abbia il suo modo di fare il Sindaco e questo dipende anche dal tipo di popolazione che uno si trova a dover gestire (più o meno giovane, più o meno fedele alle proprie tradizioni, più o meno tecnologica, ecc) quindi non darei dei veri e propri consigli se non quello di ascoltare la propria popolazione. Per questo ho messo un semplice tavolo fuori dal comune con delle sedie dove le persone possono venire a chiedere qualcosa in maniera meno formale, o semplicemente a chiacchierare.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Più personale! Nei piccoli comuni come i nostri il personale è ridotto all’osso e si fa molta fatica a portare avanti il lavoro, per cui spesso mi ritrovo anche io a fare l’impiegata comunale, e come me tanti altri colleghi sindaci, perché non ci sono le persone e non ci consentono di assumere.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Per fortuna durante il mio mandato non è mai successo nulla di grave e le persone non si sentono in pericolo: abbiamo in ogni caso vinto il bando ministeriale nel 2020 che prevedeva l’ampliamento della videosorveglianza per cui quando le forze dell’ordine hanno bisogno di qualche informazione in più siamo in grado di supportarli nelle ricerche.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Credo che aumenteranno sempre di più: per ora abbiamo superato l’emergenza Covid con l’emissione di Buoni Alimentari e supporto al pagamento delle utenze ed affitti, ma la situazione credo che peggiorerà sia per la diminuzione della capacità di spesa delle persone a causa dei rincari delle bollette sia da un punto di vista di sanità pubblica sempre meno presente.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Abbiamo istituito durante il 2021 la figura del volontario civico, non c’è un’associazione, ma chiunque può fare domanda e mettersi a disposizione ad esempio per organizzare eventi, gestire la biblioteca, supportare nella manutenzione ordinaria dei locali comunali, ecc… Per ora abbiamo avuto un discreto successo ma molto utile per il Comune e le sue poche risorse.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Certo mai smettere di sognare! Mi piacerebbe trovare i fondi per poter recuperare l’antica Canonica di Albugnano, il vecchio oratorio, per poter creare un ostello o un centro studi: si tratta di un immobile veramente grande ed in uno stato di grave abbandono, ma in pieno centro storico quindi sarebbe doppiamente importante recuperarlo e restituirlo a nuova vita.