L’opposizione chiede di attivare posti di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati e richiedenti asilo sul territorio

Mentre si riapre l’Hub di Castello d’Annone, il consigliere di Ambiente Asti Mario Malandrone si domanda quali interventi anche di bassa soglia, anche visto l’abbassarsi delle temperature, sta mettendo in campo il Comune di concerto con il terzo settore e se il diritto di accesso alle procedure di asilo è totalmente garantito e come verrà utilizzato l’hub di Castello Di Annone.

Sono queste alcune delle domande rivolte in una interpellanza sulla situazione dei richiedenti asilo e dei minori non accompagnati nella nostra provincia: “un mese fa ci veniva segnalata la problematica che ulteriori arrivi di MSNA rischiano di non
trovare risposta di accoglienza sul territorio – spiegavano i consiglieri Bosia, Malandrone e Briccarello in una interpellanza  – la particolare vulnerabilità dei minori stranieri non accompagnati richiede una particolare attenzione degli enti preposti per l’accoglienza, evitando la creazione di strutture di medio-grandi dimensioni, senza adeguato personale e con il rischio di compromettere la salute e la sicurezza degli ospiti. È certamente da preferire un modello di accoglienza diffusa, in strutture di piccole dimensioni e con un rapporto ospiti/operatori adeguato”.

In una nuova richiesta, a firma di tutta l’opposizione, si chiede all’Amministrazione di attivare, in concerto con la Prefettura, posti di accoglienza di minori sul territorio.
“L’attuale sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è definito dall’art. 19 del decreto legislativo n. 142/2015 e, diversamente da quello degli adulti, non è gestito esclusivamente dal Ministero dell’Interno in ragione della competenza prevista dalla normativa vigente anche in capo agli Enti Locali. A partire dal 2015, poi, ai soli fini dell’accoglienza, è stata eliminata ogni distinzione tra MSNA richiedenti asilo/protezione internazionale e non. Nell’assetto attuale sono pertanto previste una fase di prima accoglienza in strutture governative ad alta specializzazione e un’accoglienza di secondo livello nell’ambito del SAI (ex SIPROIMI), adeguatamente potenziato” concludono.

Di seguito i documenti integrali

Odg_14-22

SITUAZIONE R.A. e MSNA

Int_N_49-22


Foto Caritas Asti