Il teatro astigiano guarda al futuro, Candelaresi: ” Grandi risultati per l’Alfieri, ora un Asti Teatro dirompente”

Tempo di bilanci per il Teatro Alfieri. La stagione teatrale invernale è infatti in pieno svolgimento, così come i progetti per il futuro. E’ stata resa nota la spesa per la stagione in corso, che sarà di 149mila euro, di cui circa 40mila destinati alle compagnie teatrali. Una cifra che al suo interno contiene un utile reinvestito dalle passate edizioni. “Nonostante parte della stagione fosse già programmata, si è deciso di reinvestire l’utile della stagione precedente (15700 euro) in quella nuova, per alzare l’asticella delle rappresentazioni e dimostrare l’attenzione che l’amministrazione presta al settore Cultura – spiega l’Assessore alla Cultura Paride Candelaresinon sono molti i comuni che possano vantare un teatro così importante in cui hanno cantato personaggi come Tito Schipa e Aureliano Pertile. I cittadini astigiani possono esserne orgogliosi: magari non sempre si percepisce, ma siamo amati e invidiati da città anche più grandi della nostra”.

Il responsabile della cultura del Comune di Asti  festeggia anche il numero degli abbonamenti, che ha sfondato quota 500, arrivando a 516. “Non sono contento, sono al settimo cielo – commenta – questa estate, subito dopo le elezioni mi sono immediatamente concentrato sulla costruzione della stagione insieme a Fondazione Piemonte dal Vivo e con il sostegno di addetti ai lavori per una migliore individuazione della proposta invernale: un assessore deve avere le idee chiare, ma anzitutto deve saper ascoltare.io e il mio staff (che ringrazio) ce la metteremo tutta per fare ancora meglio, anche se quando si arriva a risultati così importanti migliorare ancora è difficile, ma io dico sempre che una goccia dopo l’altra, riempie il vaso.”

Nel frattempo, si guarda ad altri importanti traguardi, come le rassegne estive: “Più che concentrarmi ancora sulla rincorsa a ulteriori record, ci terrei a far capire l’importanza storica del nostro teatro: un gioiello di architettura e tappa obbligata di grandi produzioni. Astiteatro è invece un festival che ci ha consentito nel tempo di entrare nell’olimpo dei grandi nomi grazie anche alla numerosa presenza di prime nazionali. La longevità del festival ci impone oggi di mantenere alto il nome della manifestazione e, al contempo, delinearne ulteriormente i contorni al fine di offrire allo spettatore un’identità precisa. AstiTeatro è prima di tutto un festival estivo che trova nella possibilità di scambio e di incontro la sua principale vocazione. Mi piacerebbe molto un AstiTeatro eclettico, coloratico, pop e dirompente. Un festival che consenta di mantenere il livello delle produzioni ma che porti a teatro anche chi a teatro non ci va. La cultura non deve essere qualcosa di astratto che cammina sopra le nostre teste, ma qualcosa di accessibile a tutti che parli e includa tutta la comunità. Ho voglia di sguardi felici e rispetto verso il prossimo: solo la cultura può fare questo”.

teatro alfieri licenza uso giornalistco  assessorato cultura ph credit gabriele picelloteatro alfieri licenza uso giornalistco  assessorato cultura ph credit gabriele picello

photo credit Gabriele Picello